Piange... il telefono (Luigi De Caro, 1975)

Regìa di Lucio De Caro, 1975
Con Domenico Modugno, Marie Yvonne Danaud, Francesca Guadagno, Louis Jourdan, Claudio Lippi, Gigi Ballista


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Sentimentale costruito sulla nota (ai tempi) canzone portata al successo in Italia da Modugno stesso. Come attore non è così male, pur essendo un adattato… peggio di lui la Danaud.
Per i primi 35’ non succede un bel niente, poi esplode il dramma e il film delira completamente. Infatti Modugno, che fa il pilota d’aerei, viene catturato e passa 7 anni prigioniero in Africa, lasciando senza notizie la sua donna che è pure incinta a sua insaputa… boh. Quando tornerà, nulla sarà più come prima ovviamente… e lui sta pure per crepare per una malattia al cuore.

La bambina è davvero odiosa, ma il film come bizzarria si può anche vedere. Tra gli attori di supporto spicca (ah ah) Claudio Lippi.
Dvd 01, qualità così così.





il film non ho mai avuto il coraggio di vederlo, però la canzone e i suoi passaggi in tv me li ricordo bene, una paranoia indicibile di questo babbo che rincorreva la sua bimba illegittima e viceversa

va detto che modugno che tutti ricordano per volare/nel blu dipinto di blu e qualche altro mainstream per molti versi era invece clamorosamente avanti coi tempi, con canzoni pazzescamente a livello sperimentale e tematiche affrontate di una scomodità unica

fra l’altro lui voleva fare l’attore (era infatti diplomato al centro sperimentale), non il cantante, ma destino volle che Nel blu dipinto di blu cantato in coppia con Dorelli a San Remo ebbe un clamoroso successo nei giorni in cui morì il padre del suo partner canoro e dovette rassegnarsi ad eseguirla ovunque solo lui e al destino canterino.

L’ ho visto un paio di anni fa, il quel periodo ricordo che ascoltavo molte canzoni di Modugno tra cui Piange il telefono, che,lo ammetto, mi piacque molto, il film altro non è che un “videoclip” molto fedele al testo della canzone.

Oddio non mi pare che poi come cantante gli sia andata male, eh… come attore nei 2-3 film in cui l’ho visto mi è sempre parso mediocre, non so quale successo avrebbe potuto avere.

Ne “Lo scopone scientifico” Modugno non sfigurava affatto, accanto a gente “scafatissima” del calibro della Mangano e Sordi, perciò ha dimostrato di saper recitare eccome. “Piange…” non l’ho mai visto, ma mi ha sempre incuriosito: per la presenza di Lippi, del francese Louis Jourdan (che tanti possono rammentare come cattivissimo in “OO7 Octopussy”), e della futura doppiatrice Francesca Guadagno. Eppoi la canzone è davvero “stracultissima”, e all’epoca Modugno e la Guadagno han fatto diverse sortite televisive, per lanciare il film…
P.S. Godi, popolo: www.youtube.com/watch?v=aIu8JUz2N44&feature=related La melodia della canzone assomiglia un pò troppo a quella di “Roses are red” di Bobby Vinton, fateci caso…

La canzone è qualcosa di obiettivamente agghiacciante, ti fa venir voglia che la bambina finisca sotto un treno in corsa lanciato a 400 km/h tipo il TGV; poi una roba del genere io la posso accettare solo da Mario Merola, ma questa probabilmente è una cosa mia. Cioé, certa sbobba sdolcinata ai massimi livelli come questa canzoncina qua, se me la porge Merola la ingollo in un sol boccone, ed è facile che mi vengano anche gli occhi lucidi; se la sento da chiunque altro, Modugno o non Modugno, partono le risate e i vaffanculo più selvaggi.

Ciò detto, Piange… il telefono per me vale la visione :slight_smile:

come già detto il film non l’ho visto

ma però a leggere la trama parere personale ci hanno voluto ricamare una storia da un certo punto di vista più rassicurante della canzone

mi ricordo distintamente di mia madre quando la davano in tv che non sapeva come cazzo spiegarmi di sto disgraziato che parlava alla figlia al telefono che non l’aveva mai vista e la mamma si negava, c’era del malcelato torbido a gògò sotto, robe da scappatella extraconiugale finita col guaio se non divorzio cattivo, non mi si venga a dire che quà che là

Mi spiace che tu abbia dovuto subire questo trauma da bambino, Pier… no scherzi a parte è vero, nel film la cosa viene presentata in modo diverso a costo di sfiorare il ridicolo: Modugno molla la sua amata (che è pure incinta) per 7 anni solo perché viene rapito da dei guerriglieri africani.

Ho ancora il 45 giri, quand’ero piccolo lo consumavo sul mio Penny, non sapendo che la canzone non fosse di Modugno ma di Claude François.

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Uno dei rari casi in cui la versione italiana supera di gran lunga quella originale. Francois era bravo, ma non poteva competere con la maestria interpretativa di Modugno.