Regìa di Renzo Martinelli, 2003
Con Donald Sutherland, Giancarlo Giannini, Stefania Rocca, F.Murray Abraham, Aisha Cerami, Nicola Di Pinto, Pino Calabrese, Greg Wise
Pur con mille difetti devo riconoscere a Martinelli la voglia di fare del cinema, il suo pensare in grande. Peccato che i difetti del film siano davvero troppi.
C’è Bruno Bilotta in un piccolo ruolo… ah ah
c’è già da qualche parte un topic aperto (da me credo)
ma comunque continuo a pensare che visto con “certi” occhi, ossia perfino come si potrebbe vedere un poliziesco 70’s di “genere”, questo film non è male
le ricostruzioni sono fatte molto bene, poi qualche spunto e qualche robettina qua e là… bhè non è esattamente campata per aria ecco
E complice il nuovo forum smarrito chissà dove…
Per me un ottimo film, forse (e ci vuole anche poco) il migliore della filmografia del Martinelli.
Tiene viva la tensione e la curiosità per la spiegazione finale.
Il personaggio di Branco (G.Giannini) è un idolo.
discreto, garbato, ricostruiti bene alcuni punti…però, come avevo letto in una critica di Morando Morandini: “Non fa luce su nulla”…
manco con un fiammifero…
Il miglior film di Martinelli, il che non significa granchè, si capisce: cioè è “solo” un buon film. Ma paragonato a immondizia tipo “Il mercante di pietre”, “Carnera” e (non ancora visto, ma lo dico “sulla SFIDUCIA”) “Barbarossa”, diventa Kubrick, o Tarantino.
P.S. Basato sulle inchieste del parlamentare PCI Sergio Flamigni. Ovvero “tutto quello che i brigatisti COSIDDETTI ‘rossi’ non hanno mai raccontato nè mai racconteranno, se non vogliono rimetterci la pelle”. Ah, i “misteri d’Italia”…
oddio non saprei se l’intento del film era di fare luce su una delel vicende comunque più oscure e complicate della storia d’italia, ma mi sa di no, a maggior ragione se la storia si base su un’indagine che era già stata portata avanti da altri
comunque il film è pieno di spunti rimasti irrisolti dai processi, a partire dal fatto che
pare che accertato che qualcuno, un fotoamatore mi sembra, fece una serie di fotografie immediatamente dopo l’agguato di via fani, consegnò il rullino alla polizia e il rullino sparì…
senza contare gli altri due grossi enigmi
i due personaggi fantasma in moto che “controllarono” l’esito dell’attacco e i due killer vestiti da aviatori… le persone in divisa danno più nell’occhio e se le indossi vuol dire che sei costretto, ossia farti riconoscere da chi non sa chi sei
insomma prendi un pò di spunti veri (che indipendentemente da tutto possono spingerti a riflettere), li frulli un pò e li ritiri fuori dentro una storia di fantapolitica, così fanta che alla fine può anche essere verosimile, senza mortificare lo spettacolo, che per quanto macabro è pure sempre uno spettacolo
qui lo dico e qui lo nego 35 anni fa sergio martino non si muoveva in modo molto diverso
“Amici”,
Bang-Bang! Kapow! (citazioni da Batman il telefilm…). Credo che questo sia il livello di lettura del testo in cui vi muovete quando guardate un film.
Sarebbe meglio che non siate voi a parlare di politica (e per l’amor di Dio neanche di storia!) altrimenti qualcuno potrebbe anche darvi retta…
Il film è osceno. Amen. Ma…
Meglio che torniate a studiare le 7 versioni della locandina di un cortometraggio allegato a un giornale pubblicato in spagna in tedesco (con sottotitolo in aramaico) del 1973, e della differenza fra la natica della Fenech e quella della Guida… lasciate perdere le cose serie…
E’ proprio vero:
Disinformation is Power…
quello che le commissioni d’inchiesta non hanno mai avuto il coraggio di dire è che c’era anche tarantino in via fani
Per me tu non sai manco cosa sia una commissione d’inchiesta, nè come funzioni. Non si chiama nemmeno così.
Ti sei imparato questo assemblaggio di parole solo perchè l’hai sentito tante volte tra una pubblicità e l’altra.
Idem per “via fani”… ci sei mai stato? E’ solo una parola “viafani” (tutto attaccato).
Guarda meno la tv e leggi qualche libro ogni tanto.
Ti saluta Quentin.
Perdona la confidenza e scusa se ti appaio indiscreto, ma che diavolo vai cianciando?