Pier Luigi Ighina e le sue invenzioni

Totalmente d’accordo con te… cmq guardatevi anche questo filmato tratto da un Report di oltre 10 anni fa (come passa il tempo) con un’intervista a Pierluigi Ighina http://vimeo.com/2825339

[flash]http://vimeo.com/moogaloop.swf?clip_id=2825339&server=vimeo.com&show_title=1&show_byline=1&show_portrait=0&color=&fullscreen=1" type=[/flash]

“E chi è (o meglio era, purtroppo) costui?” direte voi…
in tal caso leggete anche qui: http://www.ioomla.net/?p=305

Pier Luigi Ighina Nasce a Milano nel 1908. Mostra fin da ragazzo attitudini verso lo studio della natura e del magnetismo naturale. Di lì a qualche anno ha frequentato le più autorevoli scuole di Milano come tecnico in elettronica e radioelettronica, tanto che fu chiamato a lavorare come collaudatore prima alla Magneti Marelli, poi alla CGE, e successivamente alla Grande e prestigiosa Ansaldo Lorenz di Genova. Di seguito ha fatto dei corsi di specializzazione in Sistemi Radiotelevisivi e nel 1926 scelse di arruolarsi come volontario nella Marina Militare: ed è lì che fece il primo incontro con Gugliemo Marconi, il quale scelse lui (dato le comuni attitudini) come collaboratore segreto per poter portare avanti gli studi sul Ritmo Sole-Terra e sugli studi di Madre Natura, per più di dieci anni stette a fianco di Marconi facendo le più autorevoli scoperte, come la separazione e l’emissione del Monopolo Magnetico Positivo e Negativo da una elettrocalamita con il metodo di scintillazione (sulla costruzione e il funzionamento di tale tecnologia rihiedendo, a suo tempo, al Ministero dell’ Industria il rilascio del brevetto per invenzione) . La macchina a scintillazione per la produzione di Monopoli Magnetici, Accumulatori di Monopoli, Apparecchio per lo scioglimento dei metalli e composti a distanza, e tanti altri.”
(http://www.geocities.com/mangiasmog/ighina/index.html)

[SIZE=4]AGGIORNAMENTO
Scusate ma il video del Report su Ighina tratto da Youtube era solo uno spezzone… adesso invece ho postato il servizio completo che dura 16 minuti: sono tanti ma vale davvero la pena di vederlo. Qui sotto cmq trovate la trascrizione dell’intervista a Ighina che ho preso dal sito di Report: la parte inerente i terremoti l’ho appositamente evidenziata.
http://www.report.rai.it/R2_popup.html
[/SIZE]

L’ultima storia che vogliamo raccontare è quella del ricercatore Ighina, 90 anni, aiutante di Marconi. Di Marconi tutti sappiamo che a 20 anni inventò la radio. Ma poi? Marconi, spiega Ighina, aveva scoperto l’energia attraverso la forma a spirale del guscio della lumaca.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Girando a destra, noi possiamo capovolgere la lumaca. Va sempre a destra ma capovolgendola va a sinistra. E quindi noi viviamo dentro a questa riflessione di energia.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Dal sole parte una spirale gialla. Dalla terra, invece, una spirale blu. Proseguendo gli studi di Marconi, Ighina ha determinato che l’incontro dell’energia solare, positiva, e dell’energia terrestre, negativa, forma la materia. La pulsazione di questo incontro è l’atomo magnetico.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
L’atomo magnetico prende l’energia solare e si apre, prende quella terrestre e si chiude. Questa è la vita nostra. Pulsare sempre, tutto pulsa.
Quello che non pulsa non vale niente.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Tutti gli esperimenti di Ighina sono basati sul ritmo di energia solare e terrestre. Attraverso questo ritmo si possono rigenerare cellule vive, neutralizzare terremoti, allontanare e avvicinare le nuvole.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Mamma mia, cosa vuol dire l’energia, eh?
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore (mostrando un’apparecchiatura)
Ecco, questa è la valvola dei terremoti. Antisismica. Che cos’è il terremoto? Il terremoto è nato con gas compresso. Se noi andiamo in bicicletta, affinché non scoppi la gomma, dobbiamo metterci la valvola. No? E così anche questo fa lo stesso. Tale e quale, ma non lo vogliono capire. E allora io sono della lega di chi se ne frega. Peggio per loro, no?
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]E lei ci può provare che attraverso questa valvola si evita il terremoto?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Si, se ho ancora i giornali glieli porterò: a Modena è venuto il terremoto, a Faenza è venuto il terremoto e a Imola niente.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]Lei l’ha proposta a qualcuno questa valvola?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]A tutti.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]E cosa le hanno risposto?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Che se ne fregano.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]Perché?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Perché gli costerebbe troppa fatica. E poi non ci credono.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]Lei ha mai provato a brevettare una sua invenzione per commercializzarla?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Non serve.
[COLOR=Black]VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
[/COLOR]Perché non serve?
[COLOR=Black]PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
[/COLOR]Perché se lo sanno lo fanno tutti. Perché frenare una cosa che posso divulgare a tutti per farla adoperare?

VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Allora adesso ci sono le nuvole in giro. Lei cosa farà?
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Ecco, si vede la rotazione.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
No, non c’è ancora!
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
(su immagini delle nuvole)
Come no, guarda là! Non vedi che ruota?
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Ighina dice che le nuvole sono in rotazione. In effetti si comincia a vedere uno spiraglio.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Guarda come si apre, sopra l’elica! Non lo crede nessuno.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Dopo 10 minuti lo spiraglio si allarga.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
(su immagini delle nuvole)
Vedi che si apre tutto? Puoi dire che non è vero?
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Dopo appena mezzora il cielo sopra all’elica di Ighina è ormai completamene aperto, letteralmente spaccato in due. Sarà un caso? Chi lo sa? Sta di fatto che tutti quelli che sono venuti qui hanno sempre visto la stessa cosa: le nuvole che si aprono.
Lei potrebbe far piovere dove c’è la siccità praticamente.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Ma non vogliono.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Risolverebbe il problema della siccità nel mondo.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Ci ho provato, ho mandato questa idea in Africa. Sa cosa mi hanno detto? Se la prenda e la porti via perché noi guadagniamo sulla mancanza di acqua.
VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Ma Ighina, come ama sottolineare, se ne frega. La soddisfazione lui la trova da altre parti: per esempio nello stupore e nella meraviglia dei bambini di fronte al cielo che si apre sopra la sua elica.
PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
E’ la più grande soddisfazione della mia vita.
MILENA GABANELLI in studio
Giuliano Preparata, buonasera. Lei è docente di fisica alla Statale di Milano, lavora con Fleishman alla fusione fredda in uno di quei pochi laboratori sparsi per il mondo, in qualche modo, insomma, lei è dentro le istituzioni. Che cosa pensa di questi 3 arzilli vecchietti che abbiamo appena visto?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Io sono molto colpito dalla vivacità intellettuale di queste persone, anche molto anziane. Personalmente, avendo visto nella mia vita tante credenze sfatate, sono portato a dare credito a costoro.
MILENA GABANELLI in studio
Quindi non sono dei ciarlatani?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Assolutamente. Non hanno nessun aspetto della ciarlataneria. Sono persone che probabilmente hanno scoperto delle cose nuove, incomprensibili all’interno della visione generalmente accettata della fisica, e che dovrebbero essere guardate con grande interesse e grande simpatia perché potrebbero aprire degli scenari nuovi.
MILENA GABANELLI in studio
Ma la storia dell’elica che apre il cielo, per esempio, nessuno ci crede…
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Come nessuno crede: lì c’era un cielo assolutamente nuvoloso, parte quest’elica e il cielo si apre. Secondo me questo è un fatto reale. Il fatto che uno non ci creda vuol dire che non ha gli strumenti per capire come ciò avvenga, ma questo invece di portare alla ridicolizzazione di chi propone certe cose dovrebbe condurre lo scienziato vero, curioso, a darsi da fare per vedere cosa manca nella visione che viene generalmente accettata per poter, una volta che questi fenomeni siano stati riprodotti senza molti dubbi, riportarli nell’ambito della razionalità scientifica.
MILENA GABANELLI in studio
Quindi lei dice che quando non ci sono strumenti per capire il fenomeno, non ci si crede. Funziona così?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Si, secondo la teoria delle percezioni: se noi non ci aspettiamo una certa cosa, potremmo anche avere davanti un elefante e non percepirlo come tale ma pensare che sia una montagna grigia, per esempio.
MILENA GABANELLI in studio
Lei, rispetto a questi signori che ne sono fuori, è nell’istituzione. Oggi il ricercatore autonomo che ha una grande idea, magari anche di forte interesse sociale, come può accedere ai fondi della ricerca?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Praticamente non ha nessuna chance. Cerchi di immaginare che Archimede Pitagorico arriva ad una grande agenzia creata per fare un certo numero di cose come risolvere il problema dell’energia, della struttura dei materiali ecc. Questo signore dice “io ho risolto questo problema”. Ma come? Qui ci sono migliaia di persone che, anno dopo anno, si celebrano in conferenze, che quando possono riempiono le prime pagine dei giornali sui loro grandi risultati, sui geni che hanno trovato, sulle macchine che hanno costruito. Sono quasi sempre tutti americani: ogni tanto c’è qualche italiano che ha la fortuna di essere aggregato a questi gruppi e di venire valorizzato.
Arriva Archimede Pitagorico e dice che le cose non si fanno così. E gli altri che fanno? E’ arrivato il Messia? Non è questo ciò che succede.
MILENA GABANELLI in studio
Ma allora sbagliano tutti. Se l’iter è questo, e non solo italiano, qualcosa di giusto ci sarà?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
La scienza, nel corso di questo secolo, è diventata un fatto socio-economico importantissimo cosa che non era all’inizio di questo secolo. All’inizio del secolo l’accademia non contava nulla., In Europa c’erano al massimo una decina di cattedre di fisica teorica, oggi ce ne sono decine di migliaia. Vuol dire che essenzialmente, dopo la seconda guerra mondiale, con il fatto che i fisici hanno mostrato alla società che facendo una bomba atomica avevano risolto il conflitto mondiale, è venuta fuori l’idea che la scienza fosse un importantissimo elemento del funzionamento di una società.
MILENA GABANELLI in studio
Ma questo è vero.
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Il vero aspetto della scienza, che poi provoca tecnologia, è che è filosofia naturale e investigazione della natura. Io dico spesso ai miei studenti che l’investigazione della natura, la ricerca della verità scientifica, non può essere una carriera, deve essere una sorta di missione.
MILENA GABANELLI in studio
Se Einstein vivesse oggi, cosa succederebbe?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Einstein, che pubblicò nel 1905 3 lavori fondamentali che innescarono tre rivoluzioni scientifiche, era stato sbattuto fuori dal Politecnico Federale di Zurigo e si lavorava come esaminatore federale dell’ufficio brevetti di Berna. Einstein aveva 27, 28 anni, inviò i suoi lavori che furono pubblicati. Se Einstein fosse vivo e mandasse dall’uffifio federale dei brevetti di Berna, al Phisical Review, a Nature, a Science, non verrebbe sicuramente pubblicato, senza il minimo dubbio.
MILENA GABANELLI in studio
Cosa dovrebbe cambiare nel modo di gestire la scienza?
GIULIANO PREPARATA – Università Statale di Milano
Occorre destinare una piccola percentuale, il 5% o meno, dei fondi statali alle ricerche non accademiche, non convenzionali.
Questi inventori che abbiamo visto potrebbero accedere a dei fondi. Il 5% dei fondi statali sono una piccola fetta che non toglie nulla alla scienza ufficiale ma potrebbero contribuire a dare un enorme impulso a queste persone che hanno idee nuove. Ma se noi andiamo a chiedere all’accademia di dare a costoro la possibilità di distruggere il monopolio dei grandi, non glielo daranno mai.
MILENA GABANELLI in studio
La ringrazio per essere stato con noi. Buonanotte.

Ho cominciato ad informarmi, dopo il post di Steed su questo Ighina, personaggio senza dubbio affascinante e intrigante. Così ho scoperto che si è creato un circolo culturale a suo nome:

http://www.ighina.it/

che pero` ha pubblicato anche documenti di Ighina che lasciano alquanto basiti:

http://www.ighina.it/download/Ighina_allegato_002.pdf

Qui il video un po più ingrandito:

http://www.youtube.com/watch?v=CzZcO9dfFko

Articoli su Ighina:

http://www.ascensione.org/le_scoperte_di_ighina.htm
http://www.edicolaweb.net/libro50b.htm

Il suo libro:

http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-ighina_p_luigi/sku-494224/l_atomo_magnetico_studi_teorie_progetti_e_applicazioni_di_grandi_scoperte_scientifiche_.htm

E altri links:

http://www.rexresearch.com/ighina/ighina.htm
http://www.cmseritti.altervista.org/index_file/Page4998.htm

Ecco… adesso mi ha fatto scattare un collegamento con Battiato… il Centro Internazionele di Studi Magnetici era collegato in qualche modo a Battiato e al suo disco Pollutionhttp://it.wikipedia.org/wiki/Pollution

« Copia conforme di un “Avviso” catturato in Imola il 9 ottobre 1972 redatto a cura del
Centro Internazionale Studi Magnetici » (Pollution - Franco Battiato)

Queste parole, stampate sulla copertina del disco, introducono un avviso di connotazione pseudoscientifica, datato 25 settembre 1972 ed emesso da un certo Centro Internazionale Studi Magnetici, del quale vengono forniti indirizzo (viale Romeo Galli, 4 - Imola, Italia) e recapiti telefonici (23722 40026). L’avviso tratta di una riunione, che sarebbe avvenuta in Francia il 14 settembre 1972, di tutti i centri internazionali studi magnetici. Durante la riunione, avrebbero comunicato che a Imola, due giorni prima, era stato inaugurato il più grande stroboscopio magnetico al mondo (dispositivo di esistenza non comprovata). Secondo l’avviso, in un previsto esperimento coinvolgente 18000 persone, si sarebbe tentato di bloccare tutti i veicoli a benzina e Diesel in Italia, mediante presunti mezzi magnetici. Il tutto si sarebbe svolto per far prendere consapevolezza e far meditare sul presunto principio di ritmo magnetico sole-terra (fenomeno mai descritto dalla scienza) e quindi deviare l’umanità dalla catastrofe in cui sarebbe stata per precipitare.