Pinocchio (Giulio Antamoro, 1911)

https://www.imdb.com/title/tt0194248

TITOLO ORIGINALE: Pinocchio
REGIA: Giulio Antamoro
PAESE: Italia
DURATA: 54’
ANNO: 1911
CAST & CREDITS: Cast: Ferdinand Guillaume, Natale Guillaume; Soggetto: Carlo Collodi (romanzo); Produzione: Cines

SINOSSI: Prima trasposizione cinematografica del celebre racconto di Carlo Collodi con protagonista Polidor (Ferdinand Guillaume) nei panni dello scalmanato burattino di legno Pinocchio. La pellicola di Giulio Antamoro è stata restaurata e sonorizzata dal MIC Lab.

Visibile gratuitamente qui (previa iscrizione) https://www.cinetecamilano.it/film/1734
o sul tubo

Avendolo visto, merita almeno una visione per il suo “andar fuori dai canoni” letterari… di seguito riporto ciò che viene detto in merito al film sul sito Cineteca Milano

Il Pinocchio/Polidor è una comica lunga, quasi 50 minuti, in cui confluiscono la ricchezza espressiva del cinema muto che attinge dagli spettacoli circensi e di strada, con un linguaggio di sintesi e colori espressivi. Della storia di Collodi rimangono accennati solo gli episodi più noti (Mangiafuoco, il gatto e la volpe, la balena, il paese dei Balocchi) a cui si affiancano invenzioni tutte cinematografiche come l’attacco degli indiani, l’esercito candese e un memorabile volo di Pinocchio sulla palla di cannone che attraversa l’oceano come se fosse un novello barone di Münchausen.

Un Pinocchio postmoderno e inaspettato come le musiche originali composte ed eseguite dal gruppo spagnolo “Miclono” nel 2018.

Citazione

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Data la durata i fatti sono decisamente compressi. Pinocchio è anche più discolo dell’originale. Personaggi come la Fata Turchina (la procace Lea Giunchi) e Mangiafuoco sono poco più che comparse. Un po’ più di spazio è dato al Gatto e la Volpe e a Lucignolo, mentre mancano completamente la casa sul lago, i conigli becchini, il tonno, la scuola, l’abecedario e, soprattutto, il Grillo Parlante! E anche in questo film, inoltre, non c’è la parte dedicata al paese delle api industriose. Stranamente lunga la parte dedicata all’arrivo nella città Acchiappacitrulli (molto inquietanti le maschere delle varie comparse). Polidor in alcuni momenti del film sembra anticipare Totò, mentre Geppetto appare dotato di una certa eleganza e non pezzente come descritto da Collodi. Chissà come venne in mente di inserire degli indiani (cannibali!) e dei soldati canadesi. Con tutte quelle scenografie e quei costumi deve essere stato uno sforzo economico notevole per l’epoca. E chissà dove vennero girate le scene sul mare. Consiglio di vedere il film completamente muto perché la musica al pianoforte è a dir poco insopportabile.

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In realtà anche io non amo gli accompagnamenti di pianoforte o musica classica nei film muti… ma qui ci stanno dei pezzi elettronici molto interessanti che danno ancora più cupezza all’opera stessa… a mio avviso alcuni molto azzeccati

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L’ho visto tramite youtube e in quel caso l’accompagnamento è completamente al pianoforte. O meglio, io ho retto fino a 30 minuti dopo ho tolto l’audio anche perché mi sembrava che il musicista andasse letteralmente per conto suo. Concordo sulla cupezza dell’insieme. Quando alla fine dal burattino esce fuori il bambino, sempre interpretato da Polidor, il primo di fatto muore (e questo non c’è in Collodi in cui il burattino viene trasformato in bambino). Perciò noi vediamo l’attore sdoppiato: da una parte il bambino in carne e ossa vivo e dall’altra il burattino ormai senza vita. Considerato che è interpretato da un essere umano fa una brutta impressione.

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La cineteca allora opta per un’altra colonna sonora di accompagnamento… molto più sperimental… per la parte finale sono d’accordo con te in quanto a inquietudine… e pensare che la prima stesura del libro di Collodi è ancora più dark di questo gioiellino muto… Pinocchio muore impiccato.

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