Playing for Keeps - Quello che so sull'amore (Gabriele Muccino, 2012)

http://www.imdb.com/title/tt1540128/
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=54061

Muccino e un cast di star
per tornare a parlare d’amore

Il regista parla del suo ultimo lavoro in uscita nelle sale americane (a gennaio in Italia). “E’ un film difficile da ingabbiare in una definizione: è comico e drammatico insieme, come la vecchia commedia all’italiana”

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/11/18/news/muccino_torna_a_parlare_d_amore-46948070/

Booh?! Bel cast indubbiamente, e certo sarà meglio di “Baciami ancora”, veramente letale. Muccino fa bene a stare lontano dalla terra dove Accorsi e Santamaria vengono definiti “attori”…

Per il momento stroncato dai critici negli States:

Critics Consensus: Playing for Keeps Misses the Mark

http://www.rottentomatoes.com/m/playing_for_keeps_2012/news/1926410/critics_consensus_playing_for_keeps_misses_the_mark/#newsletter

Some bad movies are aggressive in their awfulness, while others are simply uninspired or clichéd. Critics say Playing for Keeps falls into the latter category, squandering an attractive cast on a script that offers plenty of jarring tonal shifts but no surprises. Gerard Butler stars as a washed-up soccer pro who decides that coaching his kid’s soccer team will help make up for all the time he’s been out of his son’s life. However, the other players’ moms immediately take a shine to the hunky new coach, and complications ensue. The pundits say Playing for Keeps is slavishly devoted to the romantic comedy playbook without exuding much personality of its own, and at times it’s surprisingly sexist.

Pure la partenza commerciale è stata molto scarsa: appena 6 milioni di dollari! Che per Muccino sia arrivato il tempo di tornare in Italia?

Alla fine l’ho visto, tanto lo davano in aereo, che poteva costarmi. E a mio avviso non è malvagio, certo non è Citizen Kane, ma ho visto molte commedie USA (e nostrane) notevolmente peggiori di questa. È la solita commedia dolceamara, il tizio che aveva successo, poi perde tutto, poi sta per risalire la china, ma…
Tutto abbastanza normale, con un cast discreto e una buona ambientazione, niente di trascendentale, ci si diverte moderatamente per un’ora e mezza, punto lì. Non un capolavoro o una prova magistrale, ma nemmeno giustifica tutta questa acredine. Ripeto, c’è molto di peggio, alla fine si lascia guardare.

PS: ovviamente, se il titolo originale ha un senso sulla storia, quello italiano non c’entra una benemerita mazza.