Polselli al cinema Trevi (Roma)

mercoledì 2 maggio
(In)visibile italiano: il cinema psicotronico di Renato Polselli
Non è facile raccontare o descrivere un film di Renato Polselli. Si ricorre spesso a etichette o definizioni fuorvianti. Anche perché sono poche purtroppo le pellicole che hanno avuto una distribuzione regolare. Si sono così spesso sviluppate leggende cinefile, specialmente al periodo considerato più estremo del regista, gli anni Settanta, con titoli che non lasciano dubbi in proposito: La verità secondo Satana (1970), Riti, magie nere e segrete orge del ’300 (1971), Rivelazioni di uno psichiatra sul mondo perverso del sesso (1971). Laureato in filosofia, regista e sceneggiatore all’inizio degli anni Cinquanta di melodrammi, negli anni Sessanta, Renato Polselli (nato il 26 febbraio 1922 ad Arce, Frosinone e recentemente scomparso il 1 ottobre 2006) si lancia con un certo successo nel cosiddetto genere gotico all’italiana con film quali L’amante del vampiro (1960), Il mostro dell’opera (1961), senza disdegnare però anche il genere commedia (Avventura al motel, 1963, Le sette vipere, 1965). Ma è il cosiddetto decennio degli anni Settanta a far guadagnare a Renato Polselli la fama di “autore maledetto” in film nei quali la trama è solo un pretesto per elaborazioni visionarie deliranti con tanto di luci ed effetti psichedelici e teorie libertarie para-psicologiche (da qui il termine creato ad hoc: psicotronico). Il breve omaggio rientra nell’ormai consueto appuntamento di (In)visibile italiano attraverso la riesumazione di film come Avventura al motel e soprattutto di una pellicola divenuta oggetto di culto chiamata Mania.
Un ringraziamento a parte merita la No Shame Films, che si sta occupando ormai da anni alla pubblicazione d’interessanti quanto irrinunciabili dvd sul cinema di genere, e per tale evento presenterà al pubblico il dvd de L’amante del vampiro. L’omaggio è stato curato anche dall’Associazione Culturale La Farfalla sul Mirino.

ore 17.00
Avventura al motel (1963)
Regia: Renato Polselli; soggetto e trattamento: R. Polselli; sceneggiatura: Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi; fotografia: Ugo Brunelli; musica: Franco Potenza; montaggio Otello Colangeli; interpreti: Eva Bartok, Riccardo Billi, Carla Calò, Memmo Carotenuto, Hèlène Chanel, Antonio De Teffé; produzione: Afro Taccari per I.C.I.T.; origine: Italia; durata: 100’
Classico film costituito, come era in voga al tempo, da numerosi e brevi episodi atti a risaltare il caratterista di turno. Nucleo centrale è un motel appartato. Tuttavia, a differenza di altri prodotti simili, Avventura al motel se ne distanzia nel male e nel bene. Nel male per l’esiguità dei mezzi: gli interni poverissimi ricordano gli scenari di cartapesta dei film di Ed Wood. Nel bene perché Polselli è riuscito a personalizzare un prodotto altrimenti tristemente seriale. Un esempio su tutti: due statuine del Settecento commentano le brevi storie che s’intrecciano fra stanze e corridoi. Il finale preannuncia, forse involontariamente, quello poetico di Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini. «Il film, nonostante presenti un cast artistico di buon rilievo, ha circolato pochissimo e quasi esclusivamente in sale di provincia. Sconosciuto l’incasso» (Poppi-Pecorari).

ore 19.00
Mania (1974)
Regia: Ralph Brown [Renato Polselli]; soggetto e sceneggiatura: R. Polselli; fotografia: Ugo Brunelli; musica: Umberto Cannone; montaggio: Roberto Colangeli; interpreti: Brad Euston, Ivana Giordan, Isarco Ravaioli, Mirella Rossi, Eva Spadaro, Max Dorian; produzione: G.R.P. cinematografica; origine: Italia; durata: 80’
Mania appartiene alla produzione polselliana più bizzarra ed esteticamente più trasgressiva, cioè quella degli anni Settanta, che non a caso ha raccolto molti adepti e “stracultisti”. Le didascalie dei titoli di testa non lasciano dubbi in proposito: «Quando le ombre cupe della notte annullano la visione del mondo, allora dai misteriosi abissi del subcosciente si scatenano le forze incontrollate dell’inconscio e nessuno sa più quali siano i confini della realtà». Thriller? Horror? Melodramma? Impossibile etichettarlo e la stroncatura di qualcuno che riuscì a vederlo (il film pare sia stato distribuito pochissimo e non risulta iscritto al P.R.C.), rivela, involontariamente, interessanti aspetti “transestetici”: «Sembra di percorrere uno di quei “tunnel dell’orrore” che gli imbonitori dei Luna Park consigliano alle coppiette in vena d’emozioni grandguignolesche. Gli spettatori hanno più occasioni per sorridere che spaventarsi» (S. C., «La Stampa», 28/8/1974).

ore 20.30
Tavola rotonda con Tano Cimarosa, Michele De Angelis (No Shame Films), Steve Della Casa, Franco Grattarola, Vanessa Polselli, Monica Repetto (Deriva Film), Oscar Righini, Antonio Tentori

a seguire
Presentazione del dvd della No Shame Films
L’amante del vampiro (1960)
Regia: Renato Polselli; soggetto e sceneggiatura: R. Polselli, Giuseppe Pellegrini, Ernesto Gastaldi; fotografia: Angelo Baistrocchi; musica: Aldo Piga; montaggio: Renato Cinquini; interpreti: Hèléne Remy, Tina Gloriani, Walter Brandi, Maria Luisa Rolando, Isarco Ravaioli, John Turner; produzione: C.I.F. (Consorzio Italiano Film); durata: 84’
«Con L’amante del vampiro, Renato Polselli, eclettico autore nostrano dalla filmografia tanto particolare quanto curiosa (da rivalutare assolutamente) realizza uno dei primi horror italiani, seguendo di fatto il capolavoro di Mario Bava La maschera del demonio. […] Polselli realizza un gioco affascinante, d’atmosfera, in cui sono presenti già in maniera accentuata per l’epoca risvolti erotici e morbosi che diventeranno elementi imprescindibili nella filmografia vampirica. Il dvd Noshame ci presenta il film nel suo formato originale 1,33:1 in un bel master b/n restaurato, ed è corredato da un nutrito pacchetto di extra che faranno la gioia dei cinefili-bis: interviste al regista, testimonianze di giornalisti e la riproduzione elettronica del formato del film tratto dal giornale d’epoca Malia» (Servini).