Poltergeist (Tobe Hooper, 1982)

Un pizzico di coda di paglia ce l’aveva, dai. E anche da varie testimonianze, si parla di Spielberg che ha materialmente diretto parte del film. Inoltre, era molto presente, durante le riprese. Anche troppo: produttore ok, ma…

Oh, i soldi li aveva spesi e voleva essere sicuro. Per me rimane un film decisamente legato all’universo cinematografico spielberghiano (a dirla tutta, la storia presenta non poche somiglianze con un tv movie anni 70 di Steve, Il Signore delle tenebre), che comunque Hooper ha diretto con la consueta professionalità e un pizzico di gore dove ha potuto (era stato pensato come horror “per famiglie” ma la scena dello specchio rimane duretta). Lo considero un film suo ma la mano di Spielberg dietro la narrazione si sente eccome.

Hai tagliato la testa al toro: c’è molto Spielberg, e solo un pizzico di Hooper. Che ci ha messo giusto l’impegno professionale, e poco più.
P.S. Concordo sulla scena dello specchio, che lascia ancora sconcertati. Col suo gore, appare addirittura fuori posto rispetto al tono generale della pellicola.

Quando lo vidi in sala, tanti spettatori reagirono malissimo a quella scena perché non se l’aspettavano. Sul fatto che ci sia poco Hooper non saprei: a mio avviso, la spiegazione finale sul perché dell’infestazione e l’idea di una casa stregata moderna e tecnologicamente accessoriata rientrano un po’ nelle sue corde. Di Spielberg ci vedo più l’idea dell’infanzia minacciata da incubi e dell’amore familiare come difesa contro l’orrore. Del resto, Dario Argento trattò infinitamente peggio Lamberto Bava durante le riprese di Demoni e Demoni 2…

Ecco a tal proposito un pezzo estratto da Eaten Alive at a Chainsaw Massacre: The Films of Tobe Hooper di John Kenneth Muir

[i]Spielberg ha avuto una potente influenza in Poltergeist, come sceneggiatore e produttore, ma questo film critica i pilastri Americani (come il governo, il commercio, la famiglia, la periferia) come Spielberg non farebbe mai. Inoltre, egli è considerato il maestro della perfetta famiglia middle-class, ma nei suoi film incentrati sulla famiglia (CETK ed E.T.), essa è composta da genitori single, e caratterizzati da carenza paterna. Invece, nei film di Tobe Hooper che hanno al centro famiglie middle-class (Funhouse, Invaders from Mars), i nuclei hanno due genitori, simili a quelli di Poltergeist. Quindi il setting familiare di Poltergeist non è automaticamente un riferimento alla filmografia di Spielberg.

I ragazzini sono dei personaggi centrali nei film di Spielberg, con le loro stanze colme di giocattoli. Ma questo vale anche per Hooper: le stesse stanze con giocattoli, posters, ecc. appaiono in Funhouse, Salem lot, Invaders from Mars.

Infine, c’è la presenza dello spinello. In Poltergeist i genitori vengono mostrati mentre usano droghe nella loro stanza da letto. In quale film di Spielberg un personaggio eroico (non comico) ha mai usato droghe? In Funhouse, i ragazzi protagonisti fumano marjuana prima che inizi l’orrore, proprio come in Poltergeist.

Tutta questa questione su chi ha diretto il film serve solo ad offuscare l’ovvio: Spielberg (come sceneggiatore e produttore) e Hooper (come regista) hanno collaborato per creare un film terrificante, con spunti sociali e che ha superato egregiamente il test del tempo.[/i]

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Esattamente: alcune descrizioni della famigliola vengono dall’immaginario di Spielberg (la sorella maggiore che mastica gambi di sedano, per esempio, era un ricordo della sua infanzia. Lo rivelò la mamma di Steven in un’intervista al settimanale Gente, all’epoca in cui uscì il film), le strizzate d’occhio maliziose sono chiaramente frutto di Hooper. A mio avviso, voler sostenere a tutti i costi che è quasi tutto Spielberg e pochissimo Hooper resta un’esagerazione.

Ho appena visto l’episodio di Ai confini della realtà (1959) - Little Girl Lost, scritto da Richard Matheson…
Beh, Poltergeist è moooolto debitore a questo episodio…

Be’, sì. Il soggetto è in debito con ben due racconti di Matheson, quello da te citato (tradotto anche in Italia col titolo Bambina smarrita) e Su dai canali (l’idea del televisore fonte di minaccia per un’intera famiglia).

Li ho recuperati e letti: Dai canali è in pratica una tv che si mangia i genitori di un ragazzino (mentre lui era al cinema). Interrogato dalla polizia, il ragazzino in stato di shock racconta che nei giorni precedenti sulla tv appariva una scritta, MANGIARE, indipendentemente dal canale scelto. La sera che tornò dal cinema (mandato apposta dai genitori per non essere disturbati dal guardare la tv) i genitori erano spariti, c’erano i loro resti digeriti sul pavimento, e sulla tv c’era la solita scritta, ma con le ultime due lettere cambiate: MANGIA - TO.

Per quanto riguarda Bambina smarrita, l’episodio di ai confini della realtà è molto fedele al racconto, tranne il finale: spostano il divano dalla parete dove era avvenuto il fenomeno e ci mettono la tv!

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Finalmente è spuntata una delle famigerate scene tagliate di Poltergeist
La scena avviene la mattina successiva ai fenomeni visti dai parapsicologi nella casa dei Freeling. La dottoressa Martha Lesh è all’università per conferire ad un suo superiore gli avvenimenti e questi le consiglia di chiamare Tangina.

La Warner Bros ha fatto rimuovere il video…

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circa la malaventura generale del film, questo particolare:

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Era la sorella di Griffin Dunne.

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A mio avviso anche bravina, come attrice. Ha fatto pochissimo recitativamente, poi quella fine atroce.