A distanza di anni, questa sera, ho rivisto con piacere il film di Hooper prodotto da Spielberg.
Come allora, in due o tre occasioni, sono sobbalzato letteralmente sul divano!
La copia in mio possesso è quella edita dalla Warner per la collana “I Miti Cinema” (Decisamente + economica e suppongo identica all’originale Warner).
A quando una versione rimasterizzata, con audio 5.1 rielaborato e qualche extra interessante?
Nel frattempo dico la mia:
Secondo me è veramente un gran bel film…con un ritmo davvero elevato(non a caso Spielberg è lo sceneggiatore o comunque il cosceneggiatore e il soggettista, non mi ricordo bene cosa facesse, ma sicuramente ha contribuito alla riuscita del film!!)…e degli effetti speciali più che buoni…
Assieme a fury è tra i miei preferiti del “genere soprannaturale”…
Spielberg in effetti ha messo mano parecchio in questo film,si mormora che certe cose le abbia girate lui.Diciamo che la pellicola è spielberghiana nella rappresentazione del nucleo familiare e nei risvolti da buonismo per catechismi,mentre lo spiritaccio irriverente di Hooper si avverte di più nell’ironia di determinate situazioni(valga per tutte il finale).
Sicuramente l’ironia di Hooper si sente parecchio…quanto ai vari catechismi non saprei…non mi sembravano tanto pronunciati…
si vede il tocco di spielperg secondo me nel ritmo che ha il film che non lascia un attimo di tregua…
Il tocco ovviamente che aveva all’inizio della sua carriera e che, aimé, credo che abbia perso…
La stanza recita “Il cinema horror, giallo, thriller dagli esordi al '90” ma la sezione generale indica “ITALIANO”…negli anni (mesi e giorni…) scorsi è capitato di parlare di film non prettamente italici (vedi i vari “Esorcista” “Esorcista II” “Il mostro della strada di campagna” i vari Corman, Suspense ecc…
Questo per dire che la stanza è improntata principalmente su titoli ITALIANI, ma non si disdegnano brevi e temporanee incursioni estere all’insegna comunque del “PRE-1990” o comunque titoli di nicchia…lascio al buon senso delle persone il non aprire 200 topic su film stranieri ultra inflazionati…quindi, se volete parlare di titoli “vagamente” horror e stranieri, nell’indecisione, consiglio di postare il tutto nel “General Discussion…”
A me sì,invece.I discorsetti della medium e della parapsicologa su ciò che ci attende nell’aldilà erano roba da funzione domenicale;e nel secondo capitolo della saga si peggiorava sensibilmente,ahimè…
Questo film non mi stancherei mai di vederlo… ho preso pure l’edizione speciale della Warner, e tutte le volte mi vien a mente di quando lo vidi per la prima volta… avevo appena compiuto dodici anni e mi spaventò molto, veramente un classico del genere!!!
Rivisto recentemente in blu-ray, a me pare di Spielberg al 100%, perfino il modo in cui sull’ultima inquadratura compare il suo nome sembra voler dire tra le righe “A S S film”
E’ un film che ho visto diverse volte, e sicuramente mi piace. Ma appunto vorrei sapere l’EFFETTIVO “apporto” di Spielberg. Se si è “limitato” al ruolo di produttore (magari…invadente), o se è intervenuto pesantemente durante il montaggio (addirittura, se e QUANTO ha diretto materialmente la pellicola). Dopo trent’anni, qualcosa di abbastanza preciso si potrebbe sapere…
Mah. Io posso dire che a tratti l’Hooper’s touch ce lo vedo, a partire dalla trovata delle bare che emergono dal pavimento. Sicuramente Spielberg è intervenuto pesantemente sulla sceneggiatura (questo lo si sapeva già, all’epoca; nel film troviamo anche elementi auto-biografici) e i risvolti buonisti distano anni luce dagli universi malati e raccapriccianti del cinema del buon vecchio Tobe. Per il resto bisognerebbe chiedere ai diretti interessati, in effetti non ho letto da nessuna parte dichiarazioni del regista in merito.
A clause in his contract with Universal Studios prevented Spielberg from directing any other film while preparing E.T. the Extra-Terrestrial.[6] Time and Newsweek tagged the summer of 1982 “The Spielberg Summer” because E.T. and Poltergeist were released a week apart in June. As such a marketable name, some began to question Spielberg’s role during production. Suggestions that Spielberg had greater directorial influence than the credits suggest were aided by comments made by the writer/producer:
"Tobe isn't... a take-charge sort of guy. If a question was asked and an answer wasn't immediately forthcoming, I'd jump in and say what we could do. Tobe would nod agreement, and that become the process of collaboration."[7]
The Directors Guild of America “opened an investigation into the question of whether or not Hooper’s official credit was being denigrated by statements Spielberg has made, apparently claiming authorship.” Co-producer Frank Marshall told the Los Angeles Times that “the creative force of the movie was Steven. Tobe was the director and was on the set every day. But Steven did the design for every storyboard and he was on the set every day except for three days when he was in Hawaii with Lucas.” However, Hooper claimed that he “did fully half of the storyboards.”[6]
The Hollywood Reporter printed an open letter from Spielberg to Hooper in the week of the film’s release.
Regrettably, some of the press has misunderstood the rather unique, creative relationship which you and I shared throughout the making of Poltergeist.
I enjoyed your openness in allowing me... a wide berth for creative involvement, just as I know you were happy with the freedom you had to direct Poltergeist so wonderfully.
Through the screenplay you accepted a vision of this very intense movie from the start, and as the director, you delivered the goods. You performed responsibly and professionally throughout, and I wish you great success on your next project.[8]
Several members of the Poltergeist cast and crew have over the years consistently alleged that Spielberg was the ‘de facto director’ of the picture, while other actors have claimed Hooper directed the film. In a 2007 interview with Ain’t It Cool News, Rubinstein discussed her recollections of the shooting process. She said that “Steven directed all six days” that she was on set: “Tobe set up the shots and Steven made the adjustments.” She also alleged that Hooper “allowed some unacceptable chemical agents into his work,” and at her interview felt that time “Tobe was only partially there.”[
Boh direi che zio Steve è stato più magnanimo di Leone nei confronti di Valerii… del resto, pure Schock viene accreditato a Mario Bava ma in tanti (compresa la buonanima di Ivan Rassimov) hanno dichiarato che la maggior parte del materiale era stato girato dal figlio Lamberto. Come dicevamo sopra, questo film non era tanto nelle corde di Hooper che infatti nelle sue opere più personali predilige plot più realistici e meno orientati verso il fantastico; diciamo che è stato un buon marchettone, quindi presumibilmente non gli interessava imporsi più di tanto e considerato che Spielberg ha una personalità molto forte… io comunque lo considero un film suo, per quanto fortemente influenzato dall’immaginario spielberghiano. Un po’ come La Setta di Michele Soavi: registicamente e stilisticamente suo ma l’impronta argentiana si avverte più che nel precedente La Chiesa, a livello di sceneggiatura.
L’ho rivisto la settimana scorsa, in br. Continua a piacermi, sicuramente. Ma sono sempre più onestamente convinto, dato l’apporto “ufficiale” del buon Steven (dai titoli di testa: autore del soggetto, co-sceneggiatore e produttore), che l’apporto poi “ufficioso” (leggasi: in sala montaggio, e “final cut” del film) sia stato pesantissimo, e determinante. Ciò detto, promosso dopo quasi 40 anni.
P.S. E naturalmente: www.dvdbeaver.com/film2/DVDReviews33/poltergeist.htm
In questa intervista Tobe spiega com’era nata la “diceria” che il film l’aveva diretto Spielberg: alcuni reporter andarono sul set e videro Spielberg che girava scene di seconda unità, mentre Hooper stava girando il film con gli attori sul retro.
Si lamenta sardonicamente anche del fatto che in passato in tanti ebbero produttori molto influenti (cita David O’Selznick) ma solo a lui è capitato di rimanere avvinghiato a questa ingiusta detronizzazione…