Porzus - Renzo Martinelli, 1997


Ieri sera ho visto questo film del regista Martinelli, tanto vituperato da buona parte della critica nostrana per le sue posizioni “revisioniste” (basti pensare agli altri suoi film, Piazza delle cinque lune, Vajont…).
Il film narra la vicenda della contrapposizione tra le famose brigate partigiane Garibaldi, legata al partito comunista, e la Osoppo, di ispirazione cattolica, nelle zone di confine con la Jugoslavia del maresciallo Tito.
Su ordine del comandante di zona della Garibaldi, Geko, i membri della Osoppo saranno uccisi, con l’accusa di essere di fatto fiancheggiatori dei fascisti. Come ben si sa, le cose non stavano proprio così…
La vicenda credo sia nota a tutti, e mi pare se ne sia già parlato sul forum da qualche parte (mi par di ricordare che si sia parlato anche della presenza del nonno di De Gregori tra i partigiani della Osoppo), e pertanto non mi dilungo sulla vicenda storica; vorrei invece parlare del film in quanto tale.
Il film si basa su due linee temporali ben distinte: la prima, basata sull’incontro dopo moltissimi anni tra gli ormai anziani Geko (Gastone Moschin) e Storno (vicecomandante della Osoppo, Gabriele Ferzetti); la seconda, la narrazione vera e propria della vicenda storica, dove svettano tra i protagonisti i bravissimi Lino Capolicchio, Gianni Cavina e Giuseppe Cederna.
Per quanto concerne la prima parte, ho trovato abbastanza caricaturale, ed eccessivamente sopra le righe, la recitazione di Gastone Moschin (impeccabile da un punto di vista della tecnica recitativa, comunque…), più misurata quella di Ferzetti. I dialoghi e le situazioni sono invece resi bene.
Nella parte della narrazione storica, mi è piaciuto molto Gianni Cavina nella parte di Spaccaossi…
P.S. pare che Martinelli stia lavorando a una fiction sul Barbarossa, fortemente voluta da Umberto Bossi.

Oltretutto le sue “tesi” e la sua supponenza non è minimamente supportata da un qualsivoglia valore registico. E non parlo di regia in senso tecnico, ovvero saper azzeccare un’inquadratura, cosa per la quale pure il Martinelli ogni tanto riesce. Ma parlo in senso più generale, cioè quell’arte, così tanto difficile, di saper dominare l’intera maniera cinema si da girare un film quantomeno buono, visto che la mediocrità del nostro è veramente cosa evidente.
Il p.s. poi spiega tante cose e ne avvalora altre ancora…

Diciamo che costruisce i suoi film con una visione che non appartiene all’arte cinematografica, ma ad altro (politica, storia -revisionista o meno, giornalismo, voglia di creare “scandali”…ecc.ecc.).
Poi, si può essere o meno d’accordo con le idee che propina, ma questo è un altro discorso.

Si ma siccome le sue teorie revisioniste le esprime attraverso i film e quindi utilizzando il mezzo cinema, si richiede il minimo sindacale del cineasta. Che poi lui affermi con assoluta sicurezza “Io giro da Dio” poco conta. Perchè a parlare sono le “chicche” da cinephìle che ci riserva come il penoso morphing di Porzus appunto o il ridicolo inseguimento del Mercante di Pietre.
E poi non si tratta di idee condivisibili o meno. Qui si tratta di raccontare corbellerie belle e buone. E qui non siamo più nel campo della libertà di opinione.

Beh, diciamo che su Porzus qualche verità l’ha anche raccontata, dai.

Facevo un discorso più generale dei film di Martinelli.

Si, certo. In effetti Piazza delle cinque lune, ad esempio, è un delirio totale…

Salve a tutti,

ho visto che Porzus è stato finalmente trasposto su DVD :slight_smile: Vorrei sapere se è stato rimasterizzato o se la qualità dell’immagine è la stessa della vecchia VHS.

Grazie in anticipo!

Premettendo da subito che, intervengo con “colpevole” ritardo, solo perchè non avevo ancora visto questa discussione, mi dilungherò un po di piu’ soprattutto sulle edizioni in dvd, io subito avevo la vhs allegata a “Panorama” in quanto ero curioso di vedere questo film, amando i film storici e, mi era piaciuto molto… motivo per cui, attesi un po di anni e, circa tre anni fa, come riportato in precedenza da Lore, lo acquistai in dvd per l’edizione “CDI”, che, mi aveva già rifilato due sonore fregature come “Mamma Ebe” e “Le amiche del cuore”, inspiegabilmente censurati e di cui me ne occupai nei relativi post… cosi’, pensai di trovarmi l’ennesimo film “amputato”, invece con mia enorme sorpresa, vidi che era uguale alla versione in vhs e quindi, immagino integrale (113 min. ca. con il visto censura del 29/8/1997), le caratteristiche tecniche comprendevano l’audio stereo 2.0 Dolby Digital, nessun sottotitolo presente mentre quello video in 16:9 anamorfico, panoramico 1.75:1, e questo è tutto quello riportato sulla cover. L’anno scorso il film è stato “rieditato” dalla Sony Pictures, ma sempre sotto marchio “CDI”, però ho notato, in quanto regalato ad un mio amico, che, le caratteristiche erano uguali, se non la custodia che qui è trasparente anzichè nera… per cui, spero di esser stato abbastanza esauriente, in caso contrario… c’è questo spazio per discuterne!!! :wink:

//youtu.be/hlKkrn8qlVU

Finito di vedere proprio oggi.
Su tutti trovo piacevole la recitazione sempre tre metri sopra le righe di Gastone Moschin. Bene anche Ferzetti che cerca pur invano di tenergli testa , Cavina e Cederna. Particine anche per Lino Capolicchio e Pietro Ghislandi.
Forse con Piazza delle Cinque Lune il Martinelli migliore e ho detto tutto.

Pur con qualche difetto di regia (l’“enfasi” che ci mette…) e di cast (Crespi…), un film da non trascurare, e un episodio vergognoso che in qualche modo andava rammentato, per quanto mi concerne senza per questo “sputtanare” il concetto di Resistenza. Chissà cosa ne pensa adesso Martinelli medesimo…
P.S. E comunque son preferibili le “peckinpahate” di “Porzus” alla visione della guerra da Mulino Bianco di Luchetti e del suo “I piccoli maestri”. Quando penso ad Accorsi (ACCORSI!) partigiano (PARTIGIANO?!), mi vien voglia di arruolarmi nella Repubblica di Salò…

Beh, stavolta son d’accordissimo… Accorsi pur piacendomi tantissimo, in quel film non si puo’ vedere perchè sembra comico… ma la colpa non è sua, ma del regista che lo ha voluto… allora era molto meglio in “Capitani d’aprile”… ma, come hai detto tu Zardoz, questo film andava fatto per fare vedere a molti un episodio che magari come me ignoravano… poi piu’ recentemente venne fatto “Il sangue dei vinti”, anche se lo rammento solo perchè come questo si fece vedere le vendette dei partigiani dopo la Resistenza… una cosa che comunque si sapeva già di piu’ e che sottolinea come durante le guerre la razza umana diventi ancora piu’ terribile… ma, conoscendo bene l’argomento perchè vissuto dai miei nonni in prima persona che eran sotto il giogo nazifascista, non per questo son cresciuto con “i paraocchi”… ed allora per non andare off-topic, concludo dicendo che è bene “sentire tutte le campane”… ovviamente poi avendo una propria idea ed è per questo che ho apprezzato questo film…

“Il sangue dei vinti” lo considero una macchia purtroppo indelebile, nella carriera di un regista come Soavi. Ho visto qualche spezzone, e mi è parso una roba proprio vergognosa. Se parliamo di “vendette” compiute nel dopoguerra, direi che andrebbero distinte le cose fatte per “cazzi” personalissimi (magari questioni di soldi, o di sesso…), e gli omicidi compiuti nei confronti di gentaglia che magari durante il ventennio ne ha fatte di cotte e di crude, sperando nell’impunità che dava loro la camicia nera. E allora, questi ultimi casi, far fuori individui simili lo chiamo semplice sacrosanta Giustizia. Tornando al film di Martinelli, il discorso è un altro: all’epoca (presentazione del film al festival di Venezia), il regista si dichiarava “di sinistra” (e, successivamente, con “Piazza delle Cinque Lune”, sembrava accreditare questa sua immagine). Poi, Dio solo sa perchè e come, si è “impantanato” in una marea lercia di nazionalismo (“Carnera”!), leghismo da trogloditi (“Barbarossa”!), nonchè razzismo e xenofobia (“Il mercante di pietre” e “11 settembre 1683”). Per qualche minuto, vorrei entrare nella testa di Martinelli e risolvere il mistero…

Certamente Zardoz… io la penso esattamente come te dal punto di vista de “Il sangue dei vinti” ( forse ci si dimentica le cose che vennero fatte durante l’occupazione nazifascista, magari solo per “vendette personali” come hai detto tu, lo si accusava di esser un “ribelle antifascista” con tutte le conseguenze che poi comportava… ma, non mi voglio dilungare perchè non è questo il luogo per parlare di certe cose!) ed aggiungo che, l’autore da cui è stato preso lo spunto, il sig. Giampaolo Pansa, si è sempre dichiarato di “sinistra”, salvo poi iniziare a scriverne “peste e corna”, una cosa che non ho mai capito, ma, non sono il solo… probabilmente vuole fare del “revisionismo storico”, come è stato detto da molti… ed a questo che volevo collegare il discorso che tu hai fatto sulla carriera cinematografica di Martinelli che, dopo questo film, intendiamoci non tanto come argomenti, però ho trovato che, secondo me questo rimane il suo prodotto migliore ( “Piazza delle Cinque Lune”… non l’ho visto, ma conto di recuperarlo al piu’ presto!) magari perchè era all’esordio, per cui, aveva forse piu’ libertà… oppure magari dopo, davanti ai denari, ha cambiato completamente mentalità e soggetti… fatto stà che il dubbio rimane pure a me… :Ai posteri l’ardua sentenza! :confused:

'Azzo, quando ci troviamo d’accordo, siamo proprio “vicini vicini”! Scherzi a parte, recupera “Piazza…”, giacchè merita. Eh, già: pure Pansa ha cambiato “parrocchia”. Ha “visto la luce”, mi sa… dei guadagni facili! E delle ospitate tv…si prendessero per mano lui e Martinelli, e andassero allegramente a fare in culo, và!
P.S. “Rivedere” la Storia è una cosa fondamentale, a volte. Altrimenti, saremmo ancora alle enciclopedie staliniane, piene di “sospette” omissioni. “Falsificarla”, come fanno tanti TROPPI in Italia, è ben altra…Storia, appunto!

Visto la settimana scorsa, come giudizio tecnico concordo con i commenti di zedocaixao, tra rallenty e morphing…una cosa atroce. Peccato, perché il cast c’è, il tema pure (ed era pure ora che si raccontassero le porcate dei titini), ma lo svolgimento è terribile. Forse Martinelli è l’Uwe Boll italico?

Non so quale fosse la qualità dell’immagine della VHS, ma il dvd ha lo stesso livello dell’abilità tecnica di Martinelli, appunto atroce. Era un bel po’ che non vedevo una schifezza simile, come abbia fatto la Sony ha metterci il marchio è un mistero.