Post Mortem (Pablo Larraín, 2010)

//youtu.be/O3O1K8rm5BQ

Visto ieri al cinema (anche questo in lingua originale, tié).

Un film davvero potentissimo, devastante, mi ha genuinamente sconvolto e ha continuato a tormentarmi dopo la visione.

È ambientato in Cile nel settembre '73 e segue Mario, un funzionario statale (abbastanza laido, invero) che si occupa della trascrizione dei referti delle autopsie, innamorato di una sua vicina di casa che fa la ballerina in un postaccio squallido. In mezzo a tutto questo arriva il colpo di stato, il cadavere di Allende che arriva per l’autopsia (e viene fatto passare per suicidio), i cadaveri che si ammassano senza sosta e il rapido abbruttimento dell’uomo…

Davvero, è un film bellissimo ma assolutamente ostico e pesante, con scene molto sgradevoli e spesso insostenibili (il finale fa star male davvero), con un’atmosfera sporca, sporchissima e un’atmosfera opprimente.

Scommetto che piacerebbe molto a steed.

Il regista e il protagonista sono quelli di Tony Manero, che non ho visto ma che recupererò quanto prima.

Ci sono millemille elementi che mi convincono a vederlo, in primis il regista di Tony Manero che ha cinismo ed una cattiveria non nera ma grigissima, che è peggia e più reale imho.

Dici al cinema, ma in Italia?

Sì, l’ho visto in un prestigioso cineclub, con i sottotitoli in italiano.

Hai informazioni su un’eventuale proiezione in cinema meno prestigiosi?

Il film è uscito regolarmente in sala in Italia (quanto meno nella capitale) solo che è durato pochissimo e così non ho fatto in tempo a vederlo…

Ovviamente avendo apprezzato parecchio Tony Manero è molto probabile mi piacerà anche questo… spero di riuscire a recuperarlo quanto prima… tu intanto recupera Tony Manero che ne vale la pena…

Film ricco di senso, accurato, desolato, mortifero fino al midollo, volutamente spento. Anche stavolta l’arrivo della violenza e della morte è tratteggiato in un modo che gela profondamente, soltanto attraverso il punto di vista di chi si trova ad avere a che fare col precipitato della situazione attorno a lui: i cadaveri che si accumulano, in un’ascensione di morte da cui non si vede via d’uscita. Difficile non portarselo dentro, anche se a differenza che in “Tony Manero”, il rigore registico alcune volte si confonde con scelte forzatamente “artistiche”

non per fare l’uomo della strada, ma che bisogno c’è di far durare il finale così tanto? E pure la scena di sesso.

Per me il finale non si tocca, la sua forza è anche (ma non solo) [SPOILER]nella sua durata interminabile.

La scena di sesso non era poi così lunga, dai…
Ho trovato semmai un po’ troppo insistita e forzata la scena del pianto.[/SPOILER]

Non ne ho idea… È però in programma al cinema Arsenale di Pisa fino a mercoledi.

Finito di vedere poco fa nel DVD edito da CG. Non mi pare un effetto voluto ma ho notato un master molto rovinato in alcuni tratti, pieno di graffi e spuntinature. Mi sembra strano per un film recente…

Va beh, film particolarissimo. Durante la visione si rimane quasi annichiliti e con molti dubbi, alla fine del film tutto questo crolla e quello che ottieni è un grigiore spesso, mortifero. Una peculiarità registica dovuta anche all’eccellente personaggio di Mario, un uomo misero, quasi insignificante che dietro la sua squallida esistenza conterrà tutto il senso di morte dei cadaveri. Ho apprezzato moltissimo le interpretazioni dei 3 personaggi principali, molto discreti ma semplicemente funzionali. Le donne molto brave nella loro triste bellezza.

Ho un dubbio… La prima autopsia viene effettuata su una donna che si chiama Nancy Puelma ed un altro cognome che non ricordo. Questo succede all’inizio del film. Quindi è una sorta di flashforward?

Un bel poster