Pound (Robert Downey, 1970)

18 cani rinchiusi in una grande gabbia si illudono di essere adottati, ma alla sera verranno tutti gasati (non rivelo niente, lo si sa dall’inizio).

Film allegorico in cui i cani sono interpretati da attori senza alcun tipo di trucco. Tipico lavoro della controcultura (tratto da una piece off-off-Broadway dello stesso regista) è invecchiato malissimo (ho fatto fatica a finirlo).

L’unico attore di una certa fama è Antonio Fargas, ma viene ricordato soprattutto per essere l’esordio assoluto del figlio del regista all’epoca cinquenne.

Distribuito in sala solo a NY e LA, mai pubblicato né in vhs, né in dvd e rimasto invisibile per decenni, ora si trova in lingua originale con sottotitoli in inglese su YouTube tratto da una mediocre copia lavoro con tanto di contatore.

Il titolo significa ‘libbra’, mentre il titolo della piece ‘The comeuppance’ sta per ‘il giusto castigo’.

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Robert Downey jr. (cinque anni) nel film.

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