Data di uscita:13 agosto 1971 (Italy)
Genere:Western
(Cast nei titoli)
Klaus Kinski … Dan Hogan
Victoria Zinny … Eleanor
Paolo Casella … John Webb (as Paul Sullivan)
Dino Strano … Reed (as Dean Stratford)
Patrizia Adiutori … Santa
John Ely
Anthony Rock
Dante Maggio … Jonathan (as Dan May)
Fortunato Arena (as Ares Lucky)
Anna Zinnemann … Daisy
Adriana Giuffrè
Gianni Pulone
Aldo Barberito … Greene
Goffredo Unger … Skelton (as Freddy Unger)
Alias:Pray to Kill and Return Alive (USA)
Shoot the Living and Pray for the Dead
To Kill a Jackal (USA)
Durata:90 min
Nazionalità:Italy
Lingua:Italiano
Colore:Colore
Aspect Ratio:2.35 : 1
Sonoro:Mono
Divieti:Germany:12 / Sweden:15 / West Germany:12
Company:Castor Film
Movie Connections:Citato in Red Dead Revolver (2004) (VG)
L’ho visto.Un bel film,impostato in maniera originale a metà tra il noir e il road movie,ambientato nel West dei dintorni di Roma.Ottimo Kinski,passabili gli altri.Se ci fosse stato un budget più elevato ed un attore di maggior spessore al posto dell’anonimo Paul Sullivan sarebbe stato un capolavoro del genere.Complimenti ad AB Channel che ha proposto il film in un ottimo master
Doppiaggio:
Klaus Kinski: Giacomo Piperno
Paul Sullivan: Riccardo Cucciolla
Dino Strano: Silvano Tranquilli
Aldo Barberito: Giorgio Piazza
Dante Maggio: Antonio Guidi
John Ely: Sandro Iovino
Goffredo Unger: Renato Mori
L’attore che interpreta Cobra è doppiato da Mario Bardella
Sì, indubbiamente atipico come western. Ambientato nella sua prima parte in una stazione telegrafica e per il resto del film in mezzo a uno scenario desertico. L’azione è poca ma incisiva. Sembra quasi più uno studio di caratteri, infatti la rappresentazione mostra diverse analogie con la struttura teatrale. Anche quando si abbandona la claustrofobia delle quattro mura l’en plein air non risolve mai la condizione implosiva dei personaggi. Interessante la costruzione d’immagine di Vari con una predilezione per gli zoom (avanti e indietro) e le inquadrature dal basso con focali corte per deformare quasi mostruosamente le figure dei banditi. Un Kinski superbo senza eccedere mette in ombra chiunque. Paolo Casella (presente con Kinski in La belva di Costa, di un anno precedente) funzionalmente anonimo e una Adiutori - in genere bellissima - un po’ dimessa.
Si, bel fim atipico. Il modello è, come giustamente scrive Giusti, il capolavoro noir Ore disperate, con i personaggi rinchiusi in una stanza…
Un tema che ho visto in un altro film anomalo, un mix tra un western e un poliziesco, La lunga notte di Tombstone (cronaca di una rapina) di J.J.Balcazar.
Paolo Casella, in effetti, assomiglia troppo a George Hilton e Kinski qui è scatenato, veramente (con tanto di balzi felini stile Castelnuovo e la staccionata dell’olio cuore :D). Interessante la crudeltà di Kinski nell’ammazzare a sangue freddo…
A mio parere il personaggio del barista, interpretato da Dante Maggio, nella parte iniziale stona un po’, un po’ troppo macchietta immersa in un clima drammatico e crepuscolare…Accidentaccio!
PREGA IL MORTO E AMMAZZA IL VIVO (1971) (Ita.mono - 16:9/2.35:1 + trailer/note) / . / Regia: Giuseppe Vari / Cast: Klaus Kinski, Victoria Zinny, Paolo Casella, Dino Strano, Patrizia Adiutori, John Ely / Genere: Western / Distr.: Cecchi Gori
gran bel film, sono contento di questa uscita. ho già un dvd greco in italiano ma la qualità è davvero scarsa, questo della cecchi gori non può che essere meglio
Film veramente carino con un Kinski strepitoso:alcune sue battute e certe sue azioni sono davvero imperdibili e macabre…
Consigliatissimo,anche se la scena finale mi ha leggermente deluso
Film veramente carino con un Kinski strepitoso:alcune sue battute e certe sue azioni sono davvero imperdibili e macabre…
Consigliatissimo,anche se la scena finale mi ha leggermente deluso
Rivisto,anche meglio di quello che ricordavo(che era un giudizio gia’ molto positivo)gran film,grande atmosfera,personaggi ben delineati,anche la colonna sonora fa la sua discreta figura,probabilmente è il “capolavoro” di Giuseppe Vari
grandissimo Morabito quando racconta i litigi con Kinski
Melelli sempre interessante
quanto al film non posso che associarmi all’unanime giudizio positivo, un mezzo capolavoro
molto particolare la struttura, come avete detto una prima parte claustrofobica e poi il lungo cammino verso il confine, estenuante e coinvolgente al tempo stesso
Kinski, in una delle sue prove migliori, si mangia tutto il cast
mi sono goduto molto il film anche grazie all’ottimo master Koch Media
Morabito è fantastico, classico tecnico romanaccio senza peli sulla lingua.
Ci ha detto anche un altro aneddoto micidiale ma non posso dirlo in pubblico perché è troppo scomodo.
In ogni caso la sua antipatia per Kinski è sconfinata ed esilarante…
Bè, è notorio che Kinski stava sulla minchia al 99% della gente con cui ha lavorato…
P.S. Solo una cosa: l’aneddoto “non raccontabile” riguarda lui, il regista o gli attori?
Riguarda alcuni membri del cast tecnico e un membro del cast artistico.
Di più non dico, sono programmato per non parlare neanche sotto Pentothal, come Diabolik.
by Koch Media in agosto.