In un’afosa giornata estiva alla parrocchia di Don Giuseppe arriva Luigi, ha urgenza di parlare col Parroco e di condurlo nel bosco dove secondo lui c’è una porta che arriva diretta… all’inferno, ma perché? Cosa cerca?
Un film con tanti, troppi ingredienti appetitosi, un voto di 8,3 sull’imdb, al pari di Lawrence D’arabia per dirne uno a caso, in più c’è una componente horror con una trama intrigante ed è ambientato nell’isola di Ischia che lo pone di prepotenza nel topic C.I.I..
Tornando coi piedi per terra è a mio avviso un prodotto si ambizioso ma allo stesso tempo ingenuo, i flashback temporali sono realizzati in maniera approssimativa e sbrigativa, e dire che il regista gli anni '80 li ha pure vissuti, peccato, stilisticamente non si distingue il presente dal passato creando confusione, vabbeh poi sono io che sono eccessivamente pignolo sul tema, non si degenera nel ridicolo, ma bastava poco per fare meglio.
Volendo trovare un punto a favore, ci sono pochissimi e flebili momenti di tensione, ma nel loro piccolo ben realizzati e funzionano molto bene, quando il Prete viene rapito nel bosco dal demone e quando costui si trasforma nell’Ade, riguardo il finale e il periplo dell’isola (cinematografica) mi viene da pensare ci sia sicuramente un legame affettivo del regista stesso con la strage del 2 agosto, ma da qui costruirci questo film come questo attorno è un giro molto largo. Il finale se non altro chiude bene il cerchio e da comunque un senso al tutto, senza deludere eccessivamente, ben vengano film come questo.
Il voto IMDB va sicuramente ridimensionato,
Per chi volesse approfondire c’è una nutrita pagina FB:
Preview del regista/protagonista stesso: