Prima della Rivoluzione (1964)

Anno 1964
Durata 100
Origine ITALIA
Colore B/N
Genere DRAMMATICO
Produzione IRIDE CIN.CA
Distribuzione CINERIZ
Vietato 18

Regia
Bernardo Bertolucci
Attori
Adriana Asti Gina
Francesco Barilli Fabrizio
Allen Midgette Agostino
Cristina Pariset Clelia

Nella sua opera seconda, e a 23 anni, Bertolucci si muove in una terra di confine tra Pasolini e Godard (citato espressamente), suoi maestri, con un gran bel pezzo di nouvelle vague italiana (forse insieme a Brass prima e Bellocchio poi) ambientato nella sua Parma. Storia d’amore tra il giovanissimo Francesco Barilli (proprio lui, il futuro regista de Il profumo della signora in nero, nonchè nipote del regista) e la giovane zia Adriana Asti. Da citare la scena dell’uscita dal cinema, con consecutivo riassunto dei punti chiave della Nouvelle Vague, alla quale Bertolucci non ha mai fatto mistero di ispirarsi e- a livello ideale- di appartenervi. E anche la sequenza al Teatro Regio di Parma. Il film, va detto, risulta un pò datato e non ha secondo me il vero spirito rivoluzionario di un Chi lavora è perduto, ma è perfettamente guardabile, e anche godibile, tutt’oggi.
Consigliatissimo, anche se il miglior Bertolucci dovrà ancora venire.

C’è in DVD per la RHV, dovrebbe (come tradizione) essere ottimo.

Il film ha compiuto ieri 50 anni dalla prima proiezione. Unendoci al coro delle celebrazioni, sul blog che raccoglie gli scritti di Adriano Aprà abbiamo ripubblicato un saggio d’epoca e una lunga intervista a Bertolucci.

Bertolucci e il cinema come «certezza»
http://www.adrianoapra.it/?p=236

Intervista a Bernardo Bertolucci
http://www.adrianoapra.it/?p=241

Visto nell’ottimo dvd della collana Bianco e nero all’italiana del Corsera, che in sostanza è quello della RHV con una diversa cover, mi pare di capire.

Film arduo ma godibile, più stile che sostanza comunque. Almeno per me: certe sofisticherie di Bertolucci le ho sempre gradite poco, e qui il discorso centrale del film sfiora in più punti la fuffa, ammettiamolo.

Bella fotografia, belle musiche (Morricone, con un paio di canzoni di Gino Paoli). Morando Morandini è doppiato da Gastone Moschin, con un effetto curioso. Splendida Adriana Asti, una zia che tutti quanti avremmo voluto avere a 20 anni, ma pure dopo :smiley:

sì è vero, diciamo che è una discreta mattonata ma al tempo stesso un gran film, con una sua potenza soprattutto estetica
bellissima l’ambientazione parmigiana, dentro e fuori la città
l’ho visto nel blu-ray RHV che oltre ad essere ottimo come qualità video, valorizzando al massimo il film, ha anche un sacco di interviste come extra