Anno 1970
Durata 90
Origine ITALIA
Colore C
Genere WESTERN
Specifiche tecniche PANORAMICA EASTMANCOLOR
Produzione DEVON FILM (ROMA) IFI ESPANA (MADRID)
Distribuzione TITANUS
Regia
Ignacio F. Iquino
Attori
Erika Blanc
Bruno Corazzari
Richard Harrison
Antonio Molino Rojo
Leontine May
César Ojinaga
Elena Pironti
Gustavo Re
Fernando Rubio
Maria Cinthia Rosello
Alberto Severi
Fernando Sancho
Critica Un western realizzato con sufficiente mestiere e non privo di sequenze di un certo vigore, anche se alcune dispersioni e lungaggini ne rallentano tuttavia il ritmo (Segnalazioni Cinematografiche 69)
I western non sono mai stati la mia passione, quindi quello che dirò è probabilmente frutto della mia ignoranza…ma come recitano gli attori? …voglio dire (a parte il doppiaggio osceno) sembrano recitare con le battute scritte sul palmo della mano!
Purtroppo di “spaghetti” c’è solo il bel titolo italiano (assolutamente ingiustificato), in un film inerte e insignificante, come sempre quando i registi europei si rifacevano direttamente ai classici americani. Pare incredibile che nel '71 si girassero ancora western così. La trama saccheggia elementi da “La pistola sepolta” con Glenn Ford, “Lo straniero ha sempre una pistola” con Randolph Scott e soprattutto due gangster con Bogart: “Ore disperate” e “La foresta pietrificata” (che erano già stati alla base di “Una pistola per Ringo”). Quasi interamente ambientato in una stazione di posta, dove dei banditi prendono in ostaggio i passeggeri di una diligenza, tra cui è nascosto il testimone di un processo a carico di un loro complice. C’è la solita solfa barbosa del pistolero buono che ha sepolto la pistola e deve prenderle per tutto il film prima di entrare veramente in azione, con annesso il solito stupidissimo moccioso che crede il babbo un vigliaccone. Troppe assurdità: perché i banditi non fanno fuori direttamente tutti i passeggeri? Perché dalla città nessuno va alla stazione di cambio a vedere che fine ha fatto la diligenza? Il budget miserabile si nota da particolari come i paesaggi delle finestre della stazione di posta, visibilmente degli acquarelli dipinti direttamente sui vetri, o come durante una cavalcata solitaria del protagonista si vede un tizio dietro un cespuglio (un attrezzista distratto o un passante curioso?). Sempre grati al dio del cinema, che fece fare “Per un pugno di dollari” a Eastwood e non ad un cetriolone come Harrison. Erica Blanc è fin troppo bella e algida per fare la colona. Sancho, al solito, ha l’aria di divertirsi un mondo. Quasi tutti pessimi gli altri attori. Discreto il duello finale e curiosi i flashback in bianco e nero.
L’ho visto ora nell’edizione “Wild West”. IL master non è il massimo. Spesso i colori sfumano fino a quasi diventare uno solo. Harrison mostra i suoi soliti limiti…
infatti di entusiasmante ci trovo solo il titolo…il cast sembrava buono, ma alla fine nessuno eccede…darth il casolare (dove si svolge tutto il film)sembra dalle nostre parti hai indagato un po’???
Il fiml è girato tutto in Spagna. Se intendi il casolare stazione di posta è Can Robert, una casa contadina che si trova a Matadepera (Barcellona).
Altre location: area tra fraga e seros, Esplugas city (Il villaggio), deserto di Los Monegros e il Parco naturale de Sant Llorenc ( Matadepera).
Visto che sono disoccupato me lo sono guardato stamattina alle 8.25 su Rai Movie. Nell’ultimo anno, ad orari diversi, l’avranno trasmesso un 3-4 volte su Rai Movie. Per un fanatico degli spaghetti western come il sottoscritto, una sufficienza non gliela nego. Tuttavia la recitazione a volte, è veramente ai limiti della recita scolastica.
Bel titolo ed ottime location.