Professione giustiziere - The Evil That Men Do (J. Lee Thompson, 1984)

io non sarei così severo con i bronson thompsoniani dei primi 80. erano cattivi e coraggiosi per l’epoca e beneficiavano ancora d una scrittura solidissima. per jack lee - e per il nostro vigilante di fiducia - il piano inizia davvero a inclinarsi con la legge di murphy, che pure ancora si lasciava vedere senza imprecazioni.

qui charles è commutato in veste di killer in ritiro (quasi ad appoggiare una scaletta su professione assassino) e a thompson parte felicemente quella brocca trattenuta, in termini di graficità esplicita, l’anno prima (stupisce difatti il divieto ristretto ai 14: forse non c’era abbastanza scabrosità?) specie nell’inusitato flirtare col naziexploitation (gli snuff fatti circolare da una sorta di neo-mengele). ma al di là dell’efferatezza in libertà, a colpire sono le atmosfere dalle parti del zombesco iberico 70’s e non, specie nel bellissimo finale surreale, con quei minatori sull’asse grau-de ossorio-romero-fulci.

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