Q & A - Terzo Grado (S. Lumet, 1990)

Solido dramma poliziesco dell’inossidabile Lumet, a base di sbirri corrotti e razzismo, tratto da un romanzo di Erwin Torres (l’autore di Carlito’s Way).
Bello, ben scritto, ben recitato e ben diretto. Attori tutti bravi e ritmo sempre abbastanza alto (nonostante sia a tratti un po’ verboso).
Un Lumet nella media (quindi su livelli nettamente più alti rispetto a presunti filmoni di autori più pubblicizzati).

Il dvd italiano ha un buon master (e una cover orrenda), ha l’audio originale e niente extra.

Un pò troppo lungo, ma valido e amaro, specie nel finale. Fino a un certo punto del film, il carognone Nolte mi riesce più simpatico del buono Hutton, che comunque nel confronto attoriale esce perdente. Bel ruolo anche per Armand Assante, boss spietato ma con un suo codice. La vecchia vhs Penta faceva abbastanza schifo, buonissimo invece il master dvd MGM. Se non l’avete mai visto, vale abbondantemente una visione.

Rivisto recentemente dopo molto tempo, resta per me un gran bel film! Concordo con quel che ha già scritto Giorgio_Brass; persino la non richiesta (per i miei gusti) infiltrazione sentimentale ha tutto sommato un suo motivo d’essere non essendo smielosa, anzi!
Devo anche essere onesto: cioè che per me lo eleva a culto personale è il doppiaggio italiano! Stupende le cadenze spagnole che i doppiatori usano per caratterizzare i personaggi Portoricani. Mi rendo conto che sia una costruzione tutta italiana ma -per me- in questo caso dona un valore aggiunto alla pellicola (Marinelli, presente qui, è tra l’altro la voce spagnoleggiante di Iñigo Montoya ne “la storia fantastica”).
Altro fattore aggiunto è la totale assenza di correttezza tra i personaggi: sfottò razzisti a iosa e considerazioni sprezzanti. Portoricani, ebrei, italiani, irlandesi, afroamericani, froci, trans…ce n’è per tutti!

Un neo? Quel pre-finale sulle note di un AOR invadente proprio non riesco a farmelo piacere!

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