Qual è il vostro critico del cuore?

Ovvero c’è un critico che ha accompagnato o inconsapevolmente spinto la vostra cinefilia? Comincio io: Marco Giusti con il suo stracult scoperto da piccolissimo con la sua version Flavia Vento.

Tullio Kezich. Più mi trovavo in disaccordo con lui, più mi veniva voglia di riguardare il film. Cioè, quasi sempre (però ne rispettavo l’arguzia).

ne avrei tantissimi di critici preferiti, e molti sono stati delle vere e proprie milestones della mia evoluzione di amante del cinema
ma per non scrivere un post chilometrico mi limito a Franco La Polla, di cui leggevo i consigli tv sul Resto del Carlino da piccoletto
è stato il primo a presentarmi i film in modo critico e in maniera anche molto divertente per le sue prese di posizione che agli occhi di un inesperto sembravano folli e strampalate, quando invece erano semplicemente particolari, molto personali e un po’ provocatorie

Alberto Farina: il suo castoro su Landis mi ha folgorato.

Il critico verso il quale provo più gratitudine è sicuramente Antonio Bruschini, che in un tempo in cui non c’era ancora internet mi ha folgorato aprendomi gli occhi su un mondo che nemmeno pensavo potesse esistere. “Operazione Paura”, “Mondi Incredibili”, “Profonde Tenebre” e tanti altri ancora sono stati libri fondamentali nella mia formazione. Se non li avessi mai letti non farei il lavoro che faccio e non avrei questa passione.

Libri, come già detto tante volte, imperfetti e a volte un po’ sgangherati ma assolutamente onesti e affascinanti, capaci di farmi pensare: “Voglio vedere TUTTI questi film!”. E non è una cosa da poco. E so che come me ci sono tante altre persone (anche in questo forum) che grazie a questi libri si sono trovati catapultati in un mondo pazzesco, per entrare nel quale i libri di Antonio erano le chiavi.

Antonio ha avuto tanti coautori nei libri che ha scritto (dall’inseparabile Tentori a Melelli passando per De Zigno e Luca Rea) ma per me lui è stato la vera costante. Il giorno che lo conobbi (ovviamente in un cinema) ero davvero emozionato perché finalmente incontravo la persona che forse più di tutte era riuscita a farmi divorare dalla sana passione per un certo tipo di cinema. Perché poi aveva un approccio positivo, gioioso, divertito… Lo stesso approccio che cerco di avere ancora oggi, ora che sono passati oltre vent’anni da quando lessi per la prima volta un suo libro (ero ancora al liceo).

E il fatto che poi sia stato un mio grande amico nella vita è una cosa che mi inorgoglisce tanto. La prima volta che venne a casa mia vide buona parte dei suoi libri nella mia libreria e la cosa gli fece molto piacere (anche se molti li ho a casa dei miei). Non sono tutti belli e riusciti (l’ultimo libro - sul giallo e thriller italiano, edito da Glittering - non è proprio il massimo) ma fanno tutti parte della mia vita e penso spesso che Antonio mi manca tanto e che, tra le tante cose, mi dispiace che non ci sarà più un suo nuovo libro.

Io vado un pò fuori dal seminato, ho letto diversi libri sul cinema negli anni, alcuni molto belli, altri magari meno condivisibili da parte mia ma comunque ben fatti ma il vero “critico” che mi ha aiutato a crescere nella mia passione da nove anni a questa parte è stato proprio il forum gentedirispetto da cui ho attinto a piene mani (anche per i libri da leggere sul cinema, appunto) facendo tesoro di tanti suggerimenti/recensioni/interviste ecc. E sia ben chiaro che non è leccaculismo :smiley: , la penso proprio così. Per altro i vari nomi di critici veri da voi citati sono tutti degni di nota, altroché.

Leccaculismo per leccaculismo, sarà da una vita che ho tentato d’iscrivermi al vostro forum. Vi ho conosciuti per via di Pollanet, che è stata una mia scoperta da fanciullino. E’ stato per me un posto fondamentale di formazione di cinema di genere, che mi ha fatto conoscere tanti titoli ignoti. Ricordo ad esempio quando, ai tempi delle medie, vidi “I guappi non si toccano”, che avevo trovato per caso in tivvù, e di cui non vedevo l’ora di vederlo perchè ne avevo letto su Pollanet (anche se non diceva nulla di particolare). Per ciò che riguarda la critica diciamo “poco simpatica”, senza dubbio nomino gli ormai scomparsi “Duellanti”: purtroppo ho acquistato il numero dedicato ad “Habemus Papam” con grande pentimento: analizzavano l’assurdo: pensate a 18 pagine, dove criticavano l’impossibile; ad esempio “due pagine dedicate alla metafora della finestra del Papa” ecc. ecc.

Direi Giovanni Grazzini e le sue raccolte di recensioni. In tv, i cicli presentati da Vieri Razzini. Poi una “triade” composta da Aldo Fittante, Claudio Carabba e soprattutto il concittadino Callisto Cosulich. E anche quando non son d’accordo con lui, le recensioni di Pier Maria Bocchi son quasi sempre “spettacolari”.

Nessuno ha ancora citato il sor Gordiano!! :mad:

Mi era venuta la tentazione ma mi sono trattenuto… :smiley:

Critico forse no, ma scelgo il mitico dr.Freudstein, il tizio che curava un sito web fatto di recensioni di film “cult” (qui se ne parla). E’ grazie a lui che ho “scoperto” alcune chicche che neanche immaginavo esistessero. Da lì poi venne (o era lo stesso periodo?) il ng it.cultura.horror e a seguire gdr, nocturno, ecc.

Per onestà intellettuale devo dire Davide Pulici, il primo “incontro” fu col numero con allegato il book sui mondo movies e mi aprì un mondo sconosciuto.