Anno 1970
Durata 90
Origine ITALIA
Colore C
Genere HORROR
Specifiche tecniche EASTMANCOLOR
Produzione AKLA PRODUCTIONS
Distribuzione REGIONALE (1971) - AVO FILM
Vietato 18
Regia Mario Colucci
Attori Farley Granger (Spike) Lucia Bosé (Sylvia Forrest) Giacomo Rossi Stuart (Donald Forrest) Stelvio Rosi (Dott. Williams) Mia Genberg (Susan West) Gianni Medici (Joe) Giulia Rovai (Fidanzata Di Joe) Franco Beltramme (Sam) Dino Fazio (Ispettore Wright) Francesco Lavagnino (Prof. Lawrence) Loredana Nusciak ()
Soggetto Mario Colucci
Sceneggiatura Mario Colucci
Fotografia Giuseppe Aquari
Musiche Angelo Francesco Lavagnino
Montaggio Enzo Micarelli
Scenografia Silvano Pani
Costumi Massimo Bolongaro
Note - STELVIO ROSI E’ ACCREDITATO COME STAN COOPER, GIANNI MEDICI COME JOHN HAMILTON
Extra: Something Weird : Intervista a Roger Fratter e Daniele Pulici , Trailer
Film lo vidi diversi anni fa’ in master davvero pessimo,lo ricordo poverissimo ma di grande atmosfera,il dvd sarà l’occasione per rivederlo decentemente si spera
Le atmosfere anticipano un po’ quei pornomacabri anni 80 tipo Malabimba e la bimba di Satana. Qua non ci sono zozzerie, solo il plot da thriller gotico-paranormale; poveristico ma a mio avviso suggestivo, soprattutto nel finale un po’ di paura la mette.
Una persona affidabile sta confrontando il dvd con il master della vhs Gvr e per ora mi ha detto che nei primi 10 minuti ci sono diversi microtagli di 1-2 secondi vediamo poi alla fine cosa vien fuori(possono essere dovuti al restauro?) ma aspettiamo un confronto finale per vedere se ci sono tagli piu’ grossi o meno
Fortunatamente la persona che ha fatto il confronto mi ha detto che a parte i microtagli iniziali di 4 secondi dopo la scritta regia di… mi ha escluso che ci siano altre cose mancanti,mi ha comunicato che invece piu’ avanti ci sono microsequenze in piu’ nel dvd
Salve a tutti, finalmente riesco a rientrare nel mio forum preferito (Avast permettendo).
Ho preso il DVD CineKult. Non so nulla in merito ai microtagli citati da Bobby Keller, ma posso garantirvi che la qualità video è stupenda: master nitido e ben definito, esente da graffi, colori scintillanti, visibilissimo anche nelle scene buie. Anche l’audio è OK.
Il film a me è piaciuto.
Lo spunto iniziale è quello di “Old Dark House” di James Whale. Il film sfrutta i classici topoi del genere (seduta spiritica, possessioni, voci dall’oltretomba, finestre che sbattono ecc.) ed è penalizzato da una messa in scena poveristica. Ciononostante ha una sua atmosfera e Colucci dimostra un certo talento. Sono diverse le sequenze caratterizzate da inquadrature sofisticate e movimenti di macchina ben studiati. Anche la fotografia è molto bella. A mio parere il ritmo lento contribuisce a creare quel clima claustrofobico tipico di molte pellicole del gotico italiano. Notevole la prova di Lucia Bosé.Terrificante la sequenza in cui Giacomo Rossi Stuart, posseduto, parla con la voce della defunta proprietaria della villa.
A me il film sembrò di una noia clamorosa. Non succedeva veramente un cazzo dai! Magari me lo riguardo…
Chissà perchè la vhs aveva la stessa copertina di La morte cammina con i tacchi alti.
a mio gusto il film, pur avendo elementi apprezzabili (atmosfera, tensione, fotografia, e qualche trovata ad effetto), risulta nel complesso poco riuscito. Estremamente lento nel procedere, con personaggi forzati. Farley Granger dovrebbe essere un serial killer efferato e pazzoide, ma è più un Diabolik romanticone intento primariamente a far innamorare le borghesotte annoiate come la Bosé. La stessa Bosé, che dopo 10 secondi dalla sua entrata in villa inizia a proporre giochi erotici tra sconosciuti, è fuori luogo, non tanto per l’atteggiamento pruriginoso in sé, quanto perché non c’è la minima progressione emotiva del personaggio, è tutto “a freddo”, ab rupto.
Belle però le scene degli orologi che smettono di colpo di ticchettare, le risate sataniche di Rossi Stuart nella soffitta, a mo ’ di Norman Bates, e soprattutto i titoli di testa, con le scritte in fermo immagine annunciate da una musica tesissima e carica di presagi (fosse stato così tutto il film!)
La tanto celebrata scena della possessione di Rossi Stuart invece viene un po’ azzoppata dal doppiaggio femminile che, oltre ad essere poco in sincrono col labiale dell’attore, fa anche un po’ effetto “voce d’oltretomba con la morta che ha la testa in una lavatrice”, tanto è ovattata.
Clamorosa Mia Genberg, ammazza quanto era bbona! :shock: