(immagine dell’Accademico Vicentino che lavora di vanga su un sepolcro,estraendo a fatica dal fango una vetusta pellicola)
Attendo fiducioso mentre con una mano strazio le mie gonadi…
Lo sai che in una recensione di questo dvd si parlava della tua professione di “Fulci historian” definendolo un “*cushy job”? :mrgreen:
dovrebbe voler dire “un lavoro facile, non pesante e molto piacevole”…
E come dargli torto?
Il fatto è che, per la maggior parte del mio poco tempo, faccio anche tante altre cose… :sad:
Anche all’estero si chiedono da dove sia saltata fuori quell’intervista:
http://www.dvddrive-in.com/reviews/t-z/touchofdeth88.htm
[left]Most interesting of all the supplements is a very rare audio interview with Lucio Fulci himself!! It’s labeled as an interview/commentary, but it’s best to say it’s an interview playing over the film, as it doesn’t directly coincide with TOUCH OF DEATH. The brash Italian man speaks in his native language, with English subtitles, and sure to disappoint his followers, almost the entire interview talks about his early films of the 1950’s and 1960’s. After some mention of MASSACRE TIME, going chronologically, Fulci reaches discussion about ONE ON TOP OF THE OTHER about 68 minutes into the interview/commentary, where he talks about casting the film, shooting the film, and the fact that his daughter (who hates his films) only likes ONE ON TOP OF THE OTHER and DON’T TORTURE A DUCKLING of his filmography. Fulci says his version of BEATRICE CENZI is better than Riccardo Freda’s, curses out the Italian film guide for not giving DUCKLING a positive review, reminisces about Tomas Milian (who he says is now “fat and bald and lives in America”) and finally gets to give some interesting thoughts on A LIZARD IN A WOMAN’S SKIN. Despite the interview not really holding much of interest for Fulciphiles, it’s interesting to hear the late fiery-tempered director talk about his career, even if it’s not the films we know and love him for. It finishes about 77 minutes into this 82-minute film, so one can hope that the conclusion of the interview will appear on another Media Blasters Fulci disc! Strangely, there is no credit to where the audio interview came from…!
[/left]
Mmmh…intanto io mi industrio in un’altra furtiva grattatina…
…
Per quanto riguarda la qualità del film?
ke mi dite?
Divertente…sembra un film di H.G.Lewis catapultato negli anni 80. ma niente di imperdibile, anzi…
Non mi piace granchè.Bravo il protagonista e divertenti alcuni siparietti di humor nero,ma la storia è esilina e gli effettacci li ho trovati un filino risibili.Comunque lo trovo quantomeno guardabile,a differenza da altre cose fulciane del periodo che onestamente non reggo.
Il film ha una idea di partenza folgorante. Anche la sceneggiatura, secondo me, è più che discreta, ma è la messa in scena ad essere carente, non certo aiutata da una produzione canagliesca e da un budget esiguo (180 milioni).
Però il finale m’ha lasciato un po’ così…ha un risvolto a metà fra hard-boiled e il fantastico che sulla carta mi piaceva,non saprei dirti perchè sullo schermo non m’ha convinto.Sarà un problema di messinscena,come hai rilevato tu.Bello il personaggio dell’allibratore,era Conti o ricordo male?
Fra parentesi,al posto di Lucio il gore non l’avrei inserito.Avrei puntato più sull’atmosfera,una cosa al livello degli sceneggiati televisivi di Proietti per intenderci.
Sì, era proprio Conti. Il finale, girato in quella specie di garage, perde ogni possibile fascino, tanto è lo squallore. Gli aneddoti sulla lavorazione raccontati nel “Terrorista” credo rendano bene l’idea del livello di tutta l’operazione…
Tipo “Il commissario Rocca”?
Senza gore, dici? Non ci ho mai pensato, potrebbe essere. Anche se, in fondo, era proprio quello che gli veniva chiesto e che apriva il mercato. Vedi “Le porte del silenzio”, che in assenza di una goccia di sangue non ha trovato alcuna distribuzione e a cui è stato addirittura imposto uno pseudonimo.
Tutta colpa di quel fetentone di Aristide,con la sua fissa per gli pseudonimi.Effettivamente ritengo abbastanza probabile anch’io che senza le truculenze avrebbe avuto difficoltà a vendere il film,ma se ci pensi l’impostazione a metà fra noir e ghost story si sarebbe prestata a un bel raccontino senza effettacci,magari per la televisione.Vabbè,data la cialtronaggine di chi commissionava il film aspettarsi di più era utopia…
Sabato 11 novembre, Rete 4, alle 4:30
Riproposto su Rete4
Domenica 19 novembre
Alle 04.00
qualcuno sa dirmi che cosa centa il titolo del film con il film.
nel film non ce nessuna alice e nessuno specchio rotto , che senso ha mettere un titolo del genere in questo film
La mia interpretazione è del tutto personale.
A mio modo di vedere c’entra perchè
Alice (rimando al paese delle meraviglie in questo caso degli orrori) è l’artefice della distruzione dell’uomo (dalla doppia personalità=specchio)
Qualcuno ha l’edizione in dvd MediaBlaster di cui accennava Paolo nei primi post? com’e? ci sono anche extra?