Quattro Mosche Di Velluto Grigio (D. Argento, 1971)

Quattro mosche di velluto grigio - Italia, 1971
Regia: Dario Argento

Interpreti
:: Stefano Satta Flores
:: Jean-Pierre Marielle
:: Mimsy Farmer
:: Michael Brandon

Roberto Tobias, un giovane musicista, ossessionato dai sensi di colpa per aver ucciso involontariamente una persona, è perseguitato da un assassino che ammazza le persone che in un modo o nell’altro gli sono vicine…
(www.film.tv.it)

Ho recuperato questa vecchia vhs (copia da tv orrenda chiaramente) che pensavo di aver perso e che magicamente è rispuntata fuori dalle mie carabattole accatastate.
Questo è uno di quei film che si può ben dire abbia un alone di culto smisurato rispetto alla sua reale valenza artistica.
Si è già detto molto sui motivi della sua irreperibilità, ci sono stati falsi annunci, smentite…
Ed ecco la domanda da un milione di dollari, ad oggi ci sono novità su una futura release o ci accontentiamo delle vhs di 4 mano?

Ci accontentiamo, mi sa. Però non condivido l’opinione assai diffusa secondo cui sarebbe un film sopravvalutato: per me resta uno dei migliori Argento di sempre, nonchè uno dei migliori thrilling italiani degli anni 70. Stupenda la colonna sonora morriconiana, memorabile il barbone interpretato da Bud, da antologia sequenze come l’incipit nel teatro deserto, l’accoltellamento in cima alle scale (omaggio dichiarato a Psyco) e la decapitazione nel finale. E poi il dettaglio rivelatore che dà il titolo al film è un lampo di genio, magari il cinema italiano fosse ancora in grado di sfornare robe così…

Quoto Corrado per quanto concerne l’analisi del film…le edizioni che circolavano in VHS (e ora prontamente in DVD) sono, sostanzialmente tre:

  • L’edizione da Retequattro primi '90 (ne possiedo una copia registrata all’epoca ma prendevo il canale veramente male…)

  • La versione “da master” che la leggenda vuole che su nastro si vedesse benissimo ma il riversamento in DVD fa cagare…mah…

-La VHS “francese” che è quella che si vede meglio ma ha i colori sbiaditi e il nastro leggermente frusto.

Scusa Shanghai sai anche se ci sono differenze a livello di integrità ?

Dovrebbero (ma il condizionale è d’obbligo) essere tutte e tre pressochè identiche…in alcune versioni della famigerata “Vhs Francese” manca qualche frame a causa di un maldestro riversamento a monte dell’operazione…più che altro una delle tre, non ricordo quale, ha il formato video piuttosto sballato con tagli, nei titoli di testa, ai bordi del televisore…

In effetti… :smiley:

Uhm… pure io non lo trovo fra i migliori Argento… ma son convinto che a visionarne un master valido guadagnerebbe molti punti: non posso giudicare una pellicola senza poterne apprezzare la fotografia originale e dovendo tener conto di un dubbing amatoriale.
Per la seconda domanda… mi sa che ci accontenteremo ancora a lungo della copia di VENTOTTESIMA mano.
Infine, relativamente all’integrità… circolano due versioni differenti del finale: una è quella arcinota della vhs francese, la seconda - più lunga e ricca di spiegazioni verbali - dovrebbe appartenere alla sola versione italiana. Questo, almeno, nel mio dvd marcio.

Un forumista mi passò la versione “da master” ma non fa per niente schifo, anzi, a parte qualche salto all’inizio è decisamente ottima.

Punti di vista personali: per me fa pietà…

Io ho una registrazione in VHS (da me effettuata) da un passaggio televisivo su Italia 1 della metà degli anni '80.

Ricordo. Era un ciclo intitolato “Tutto Argento” e passarono tutti i suoi film (escluso “Le cinque giornate”) fino a “Tenebre”. Credo fosse il 1985.
Io invece “4 mosche” lo registrai su Rete4 nel 1991, e mi pare che quello sia stato proprio l’ultimo passaggio televisivo.

Infatti è così, trattasi del master che hai poi passato a me.

esatto: il ciclo si aprì con una piccola introduzione di Argento e il doppio spettacolo de L’uccello + Il gatto a 9 code.

4 mosche fu trasmesso la settimana successiva e si trattava del secondo passaggio tv dopo il primo avvenuto sempre su Italia 1 l’ anno precedente. Prima di rete 4 fu trasmesso anche dalla Svizzera italiana.

Che è proprio quello che registrai io.

Sicuro fosse passato l’anno precedente? Io ricordo invece che Italia 1 l’aveva trasmesso in prima visione nell’83…

Diversi anni fa Luigi Cozzi mi mise in contatto con un collezionista privato che, a suo dire, possedeva una copia in 35mm di “Quattro Mosche”. L’idea era quella di proiettarla nel corso di una rassegna sul giallo italiano.
Purtroppo il collezionista mi disse che Cozzi si era sbagliato e che lui non aveva mai avuto una copia del quindi.
Continuai quindi a cercare tra i tanti collezionisti che conoscevo all’epoca (molti di quali in possesso di autentiche rarità) ma nessuno aveva una copia di “Quattro Mosche”.
Non sono mai riuscito a trovarne una sola copia, anche in cattivo stato.

Qualcuno di voi ha mai visto il film in pellicola in occasione di seconde visioni (cineclub, festival, proiezioni ben successive all’uscita nelle sale)?
Mi sembra così strano che non salti fuori neanche una copia in 35mm…

Argento le ha bruciate tutte nella scena finale di Inferno.

sicuro: registrai solo l’audio perchè non avevo ancora il betamax, mentre ebbi occasione di farlo nei due successivi passaggi su Italia 1 e rete 4, mentre rinuncia a quella dalla svizzera per la cattiva ricezione (il master cmq era lo stesso di mediaset)

La versione da master e quella da Italia 1 sono identiche: stesso formato, stessa durata

Poi ho ritrovato questo master diffuso dalla Luminous, con i titoli in francese; non riesco a capire se sia stato artificialmente convertito nel formato 2,35:1 (nell’immagine catturata non compaiono le bande nere, che sono comunque presenti).

Luminous:

Master:


Il film l’ho visto parecchie volte al cinema ma sempre nei primi anni '70 (l’ultima volta potrebbe essere stata circa nel 1975). Poi sparì.
In tv l’ho registrato nei primi anni 80, non potrei giurarci ma l’83 potrebbe essere giusto.
Per quanto riguarda il valore del film: sarà perchè è stato il primo di Argento che ho visto (nel '73 al quando compii 14 anni) ma a me è sempre piaciuto un sacco, uno dei più belli di Dario e con scene bellissime (quella finale è eccezionale).