Questa è Hollywood!

Prime incriminazioni dopo lo scandalo dello 007 privato Pellicano: «Ascoltava le telefonate delle star e le vendeva agli avvocati»
Attori spiati, un detective fa tremare Hollywood
Dalla Kidman a Stallone, intercettazioni abusive per scoprire amori segreti e affari

NEW YORK — Il più celebre detective privato di Hollywood — l’italo-americano Anthony Pellicano, un vip con clienti come Michael Jackson e Liz Taylor — è in prigione, accusato di aver spiato a pagamento numerose star di Hollywood (da Nicole Kidman a Sly Stallone) per conto di clienti altrettanto ricchi e famosi, che adesso temono di finire nei guai.
È la trama del dramma, vero, che dall’inizio dell’anno tiene la Mecca del cinema con il fiato sospeso ed è culminato con l’incriminazione, l’altro ieri, del regista John McTiernan. È il primo personaggio dello star-system coinvolto in uno scandalo che, in attesa che prenda il via il processo, sta facendo tremare il mondo del cinema americano ancor più di quanto fece quello a luci rosse della maitresse Heidi Fleiss, che negli anni '90 gettò luce sulle strane abitudini sessuali di attori e registi di grido.

McTiernan, autore di film d’azione con Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis e Sean Connery come Predator, Die Hard e Caccia a Ottobre Rosso rischia cinque anni di prigione per aver pagato Pellicano (mentendo a questo riguardo all’Fbi) per ascoltare le conversazioni telefoniche del produttore Charles Roven, con il quale aveva girato il film Rollerball,
un fiasco commerciale.

Tutto inizia nel gennaio 2004, quando due reporter che indagano sui presunti rapporti tra l’attore Steven Seagal e la mafia ricevono anonime minacce di morte riconducibili a Pellicano. Gli agenti che perquisiscono il suo ufficio non credono ai propri occhi. Oltre a un mini arsenale di armi illegali ed esplosivi, trovano ore e ore di registrazioni telefoniche memorizzate nel computer dello «007» privato. Gli inquirenti diffondono una lista di 81 vittime cadute nella diabolica rete di Pellicano. Ma decidono di svelare lentamente i nomi dei clienti — finora 14 individui, per lo più avvocati — che hanno pagato il detective, innescando una catena di incriminazioni che i diretti interessati definiscono «uno stillicidio».
Una delle prime star interrogate dall’Fbi è Nicole Kidman: le autorità trovano le registrazioni delle telefonate da lei effettuate subito dopo la separazione da Tom Cruise, nel 2001. Secondo l’Fbi il committente delle spiate potrebbe essere Dennis Wasser — amico e collaboratore di Pellicano nonché avvocato di vip come Steven Spielberg — che era stato ingaggiato da Cruise per seguire la sua pratica di divorzio.

Davanti al gran giurì chiamato a indagare sulla vicenda sfilano anche altri nomi altisonanti: dall’attore Warren Beatty all’ex presidente della Paramount Pictures Brad Grey, dal super agente Mike Ovitz alla top model Naomi Campbell. Ma la vera ossessione di Pellicano, si scopre, è un’altra: Sylvester Stallone. Contro la star di Rambo e Rocky il detective aveva raccolto una montagna di «prove» compromettenti. «Voleva usarle per intimidirlo e ricattarlo, come ha fatto con altre celebrità, costringendole a mettersi sotto la sua ala protettiva», ha testimoniato Paul Barresi, il manovale ingaggiato da Pellicano per portare a segno il suo piano.
A dargli una mano, sono stati per anni numerosi agenti di polizia, che dietro lauti compensi gli hanno messo a disposizione i file riservati del Los Angeles Police Department. Alla fine, secondo il Los Angeles Times, tutta Hollywood esce male dallo scandalo. «Commissionato dagli avvocati più cari ed esclusivi di Hollywood — scrive il quotidiano — per conto dei loro ricchissimi, famosissimi e narcisisti clienti, assillati da beghe matrimoniali, querele professionali e vendette private».

Alessandra Farkas
05 aprile 2006

Mi sembra che la Hollywood attuale non sia cambiata granchè,rispetto a quella celebrata nei romanzi di Ellroy…

LA Confidential… :slight_smile:

Zitti-zitti…:slight_smile: