Questa è l'America parte II - This is America part 2 (Romano Vanderbes, 1980)

un impero e tutto il suo male: per vanderbes l’america si riconferma sineddoche del/dei mondo, base operativa del peggio e madre di tutti i vizi, inferno dantesco, giardino dei supplizi, continente tutto gelo merda cipolle e vomito. alzando il tiro a zero ci fa fare rafting tra le rapide di degrado sessuale morale e urbano: a tal pro si parte facendo sarcasmo sul mercato delle bare postmoderne e irridendo la possibilità di farsi ibernare offerta da certe agenzie; e poi giù in picchiata, sempre con gusto per il pittoresco e un tono spesso allegrone e quasi festaiolo (per certo compiaciutissimo, pur fingendo di condannare ciò che mostra senza pudori) sulle pasticcerie erotiche, corsi serali per l’emancipazione sessuale delle casalinghe (come se casalinga volesse automaticamente dire asessuata o sessuofoba), nutrizionismo a base di spaghettate di vermi e lombrichi (con primi piani di donne che si abbuffano accompagnate da spiritosaggini del tipo “dite la verità, non glielo dareste un bacino?”) e via destreggiandosi tra bizzarrie sessuali gastronomiche e di costume (a due millimetri dalla coppa trash le suore karateca).

il tono quasi goliardico subisce una brusca virata quando ci si addentra nel regno sotterraneo dei clochard fianco a fianco a ratti king size. dai ratti è un attimo dare un posto al sole ad alligatori e piranha, quindi ad apparizioni di jello biafra ed alice cooper, per poi passare ai piatti più forti: riflessioni sul permissivismo attorno al possesso di armi che precedono in pochi battiti bowling a colombine di un’ampia spanna temporale ed eguagliano the killing of america; due superblob: uno con live and let die, che vale da solo il film, magistrale nel restituire il cupio dissolvi di un intera nazione dal dopoguerra a oggi; l’altro con helter skelter, prevedibilmente (oggi; un po’ meno allora) mansoncentrico, del tutto assente dall’edizione italiana, tagliata anche in altri passaggi (la censura dirà soprattutto no a una chiesa della droga, chiedendo la rimozione di un sermone apologetico del consumo a fini ludici).

dopodiché dal crimine si passa al come arginarlo e si addiviene a elettrochoc e lobotomia, pratiche allora ancora in voga, riprese con tutta l’indulgenza che ci si può attendere da questo filone. mai quanta ce ne aspetta nel colpo di grazia finale con sadica e puntigliosa esecuzione alla sedia elettrica di un condannato a morte (anch’essa tagliuzzata nella versione italiana), che per inciso è la medesima che mino damato passò (non integralmente) su tmc nel 1992, facendo molto più scalpore di questo film (tempo addietro la si trovava anche su yt). per falsa che possa sembrare/essere, ancorché presentataci non senza qualche castroneria filologica (il commento la decreta in vigore dal 1925, in realtà il primo uso è di fine ottocento) è sicuramente orchestrata mille volte meglio di quella farloccona del primo faces of death e dà tutti i ceffoni che il resto del film ci nega, rischiando di addormentarci.

sipario, buonanotte.

non saprei all’estero, da noi ebbe anche meno successo del primo, non tenne bordone neanche una settimana (quanto meno a milano). come il primo è recuperabile, per gli amanti del filone, su vhs eureka video.

s-l500

s-l500 (1)

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Sai che mi sa che 'sto film l’ho visto in televisione?

uhm, strano forte. emittenti locali a parte, che io sappia nessuno dei due ha mai avuto passaggi ufficiali in tv. e se sì, puoi star certo che non sono stati integrali. ricordi grossomodo il periodo? forse confondi con america così nuda così violenta, che aveva impostazione e alcune scene molto simili?

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Allora è possibile che è come dici tu però le suore karateka e la spaghettata a base di vermi e lombrichi la ricordo chiaramente. Così come ricordo chiaramente il condannato alla sedia elettrica. Considerando l’anno di distribuzione in Italia non credo che sia oltre l’81 (dall’82 almeno a Roma la fase pionieristica delle televisioni locali era pressoché finita). Però tieni presente che le locali, anche se a Roma un po’ meno, spesso trasmettevano film senza permesso. Questo lo sai benissimo.

beh si, l’ho pur premesso, se l’hai visto pre-mammì in una locale, ci sta, ben sappiamo che nel gran reame delle locali era tutto possibile. per certo non ha avuto (non dagli 80 al 2015 almeno: dopo nin zò) passaggi ufficiali in rai, mediaset o syndication. il film è uscito tra marzo e aprile 81, anche se le locali più ardimentose si procacciavano bootleg e li mandavano in onda senza timori né vergogne, mi sembra strano che tu possa averlo visto tra aprile e dicembre 81. più probabile 82 o 83. te la buttò lì: non è che hai magari visto più volte il trailer (che però io non ho mai captato in tv negli allora onnipresenti blocchi anica/isvema?)

Sai benissimo che c’è stato un periodo che si trasmetteva veramente di tutto però la possibilità che abbia visto il prossimamente non la escludo e col passare degli anni e confondersi dei ricordi l’ho fatto diventare come una visione completa del film.

se fosse ancora possibile scaricare i pdf di scelta tv, sarebbe fatta.

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Avendo visto sull’IMDb le date di uscita di Milano e Torino, chissà quando è uscito a Roma, allora posso quasi certamente escludere che l’abbia visto in televisione e che quello che mi ricordo è soltanto il prossimamente. Affermo questo perché come ho scritto sopra a Roma era molto difficile che ci fossero queste emittenti che trasmettevano film in modo piratesco. Un po’ perché le più cercavano di darsi una professionalità, una serietà, una credibilità che altre non pensavano minimamente di non solo poter ma neanche voler avere, un po’ perché c’era sicuramente più controllo. Le distribuzioni erano praticamente tutte qui perciò se, che so, Tele Colli Euganei (sempre che sia esistita una emittente con questo nome; è solo un esempio ovviamente) trasmetteva un film che stava ancora in prima visione al cinema era più difficile raggiungerla, ma qui dove ti andavi a nascondere?

non è comunque poco, sei tra i rari fortunati che lo videro.

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Il fatto è che quelle sequenze di cui sopra sono sicuro di averle viste più di una volta. Perciò se non era il film intero devo aver certamente visto il prossimamente che a quanto pare all’epoca, almeno nell’area romana, veniva trasmesso più volte.

p.s.: Tuttavia il film che mi fece più effetto in assoluto fu il bellissimo … E LA TERRA PRESE FUOCO visto su TVR Voxson una caldissima giornata d’estate del 1980.