primo mondo u.s.a. e getta di un trittico parajacopettiano che esplora le cose più strane sconce macabre a stelle e strisce, cui volendo si potrebbe idealmente e apocrifamente ascrivere anche l’inqualificabile mondo new york come quarta parte, dato che col terzo capitolo saremo più o meno là…
questa prima parte è più concentrata sulle bizzarrie erotiche (quanto a orrori e violenza, il carico a 90 lo metterà il secondo episodio), ma quando fa dell’obiettivo un obitorio non ci va giù piumato: la sequenza che più si imprime nella memoria anche a molti anni di distanza dalla visione è quella degli aborti clandestini e non, con tanto di aborto in diretta (davvero disturbante per quanto a favore se ne possa essere) e immagini davvero raggelanti di feti di ogni mese accatastati (vedasi parentesi precedente). vi sono poi gli incidenti fatali di indianapolis, già allora datati, e indagini (oggi risibili) sui culti satanici, la chiesa della cocaina che ti comunica con due o tre piste al posto della canonica ostia (!!) e un ponte dei suicidi di cui buttgereit avrà senz’altro preso appunti per il suo quarto episodio in der todesking e che è poi il medesimo ponte attorno al quale verrà realizzato the bridge.
tutto il resto bascula attorno a bizzarrie sessuali cui i sexymentaries ci avevano ormai assuefatti.
a livello di curiosità, annovera anche un giovanissimo schwarzenegger qui alla sua probabile prima apparizione, quando ancora il culturismo era un fenomeno che faceva un po’ di sensazione.
il sarcastico commento di pino locchi fa il resto.
non saprei in patria, da noi non ottenne fausti esiti, a milano dove pure i mondo andarono abbastanza forte, non scavallò una settimana di programmazione. lo stesso flano sparì dall’indomani.
da noi reperibile in vhs per la eureka video; in giappone spacciato come terza parte della video saga the shocks