Rabid - Sete di Sangue (D. Cronenberg, 1977)

Magari le sensazioni saranno le stesse,visto che è un capolavoro del genere.

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ah si?
e Videodrome che è?

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Il termine capolavoro da alcuni forumisti viene spesso utilizzato a sproposito. Cmq è un bel film, ma nettamente inferiore sia a Scanners che al magniloquente Videodrome.

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Francamente me lo sono rivisto l’altra sera e fatico a capire come si possa definirlo un capolavoro, noioso oltre ogni limite splatter quel tanto che basta e completamente privo di significato.
A proposito qualcuno mi vuole spiegare che cazzo èquella cosa che spunta fuori dalla Chambers nel cinema tipo un pungiglione dal capezzolo? Boh!
Onestamente Cronenberg mi ha sempre disturbato e annoiato ma visto che tutti magnificavano sto film mi sono detto magari mi sbaglio, e invece no!
Bah de gustibus non sputtanandom est

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E’ un’appendice di cui si serve la sua epidermide per succhiare sangue(è il suo nutrimento).

Comunque,non lo considero inferiore a Scanners.Al contrario,il pur delizioso thriller ESP mi sembra più hollywoodiano come impostazione(i rimandi a Fury sono espliciti);Rabid mi sembra più disturbante e originale,sia per l’idea che per i sottintesi sessuofobici già presenti in Shivers.

Non da me,sto bene attento a centellinare tale vocabolo.Infatti ho sottolineato come consideri Rabid un capolavoro nel suo genere.

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Ho comprato questo film un mese fa in edicola, sul cartoncino c’era scritto CULT HORROR, ma chi editava il dvd non compariva tra le note… mi sono fidata ma una volta aperto il pacco sul retro della custodia scopro il logo della Quinto Piano… pessimo riversamento da vhs, qualità video e audio deprecabile, immagino ci fossero pure delle censure visto che certe sequenze sembravano avere il singhiozzo… insomma, me ne sono sbarazzata all’istante.

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un altro capolavoro.
così come considero un capolavoro l’intera produzione cronenberghiana, comprese quelle pellicole che -apparentemente- parrebbero più compromesse con le logiche mainstream (tralasciando il caso, cmq interessante e prezioso, Fast Company).

ché alla domanda “e videodrome che è?” si potrebe rispondere subito: e “crash” cos’è? e “Il Pasto Nudo” cos’è? e “inseparabili” cos’è?

ogni film del Regista concorre a tracciare una mappatura precisa di quello che è il suo campo di indagine, siano essi i suoi primi film, selvaggi e forse anche un pò grezzi, siano essi i lavori più maturi.

quoto alla lettera Tuchulcha e anzi, aggiungo, che secondo me Rabid non è un capolavoro nel suo genere. è un capolavoro punto.
ovvio poi ognuno ha i propri legittimi gusti.
:wink:

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A mio giudizio, l’edizione DVD 5° Piano è di qualità video scadente. Può essere considerata accettabile, o quasi, da chi la visiona su TV CRT 4:3, ma con i nuovi televisori 16/9 ad alta risoluzione tutti i difetti emergono impietosamente.
Nonostante io abbia guardato il film qualche tempo fa, non credo di sbagliare se dico che il video è affetto da: rumore perenne, causa di sfarfallio; luminosità scarsa e contrasto mediocre. La codifica letterbox fa il resto.
Certo che l’etichetta in questione ha sfornato prodotti anche peggiori, come il demone sotto la pelle, dello stesso regista, ma ciò non salva il DVD in questione.
Peccato perchè il film avrebbe meritato un’edizione molto più curata.

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Confermo quanto detto da Stampante. Purtroppo la 5° piano ha sfornato dei dvd ignobili sotto l’aspetto qualitativo nonostante l’alta qualità di alcune pellicole (oltre ai film di Cronemberg, anche il capostipite della saga zombesca romeriana “la notte dei morti viventi”). Non fatevi invogliare dal prezzo: piuttosto un dvd in meno ma che sia degno di tale nome.

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Segnalo anche in questo topic questo doppio dvd francese che contiene Il Demone Sotto La Pelle e Rabid.
Di “Shivers” ho già parlato nel topic apposito, qui mi limito a segnalare la buona qualità audio/video del film e gli extra.
Qui c’è una bella intervista in francese a Serge Grunberg (autore di un libro su Cronenberg) e uno special su Marilyn Chambers.

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un ottimo libro direi: Serge Grunberg - DAVID CRONENBERG
Shake Edizioni Underground

inoltre credo che fosse lui a presentare il bellissimo documentario che anni fa registrai dal satellite, in cui insieme a Cronenberg stesso discuteva del suo cinema:

DAVID CRONENBERG - I HAVE TO MAKE THE WORD BE FLESH
1999 di A. S. Labarthe
:wink:

il doppio dvd sembra davvero ottimo!

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Qualcuno sa darmi info sull’edizione stormovie? Sulla cover c’è scritto edizione rimasterizzata,c’è da fidarsi? Questa è l’edizione a cui mi riferisco http://www.kultvideo.com/scheda.asp?item=19257&type=DVD

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Non ho idea,ma mi pare che in qualche feltrinelli o alla Fnac avevo visto un’edizione diversa da quella Cult horror, che ho io. Sicuramente sarà migliore. Ma alla fine l’importante è gustarsi questo bel film dal sapore romeriano. Personalmente lo trovo meglio dei successivi, come Brood(pure bello) e Videodrome, che non mi è piaciuto per niente.
Mi piace l’atmosfera della clinica e la scena della signora nella metro…:smiley:

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Ieri sera ho provato a mettere su il dvd italiano della Pulp, ma dopo un quarto d’ora ho dovuto rinunciare. Hanno messo i sottotitoli italiani prendendoli pari pari dal doppiaggio, che purtroppo per motivi ignoti è totalmente diverso dai dialoghi inglesi. In sostanza, i personaggi dicono cose e nei sottotitoli ne leggi altre, addirittura in 3-4 punti (nei primi 15’, ripeto) i personaggi sono zitti ed i sottotitoli continuano per altre 3-4 frasi. Seguire il film così è impossibile, vedermelo doppiato… sì quello potrei farlo, ma ora che so che in pratica i dialoghi sono quelli di un altro film… :mad: :mad:

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È un malcostume molto diffuso e molto cialtronesco.
Ovviamente è molto più facile trascrivere i dialoghi italiani che tradurre i dialoghi in inglese.
Quando si fa così, però, bisogna sempre indicare che i sottotitoli italiani sono per non udenti e non devono essere forzati quando si guarda la versione in lingua originale.
Spesso però questi sottotitoli vengono spacciati per generici “sottotitoli in italiano” mentre invece sono solo una trascrizione/truffa dei dialoghi dell’adattamente italiano.
Spesso poi non sono neanche dei veri sottotitoli per non udenti visto che vanno fatti in maniera particolare e non sono certo una mera trascrizione dei dialoghi e basta (e lo dico con cognizione di causa visto che li ho fatti per anni).

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Grazie della segnalazione: allora direi che di Rabid mi tengo stretta l’edizione uscita in edicola dato che l’upgrade non sarebbe all’altezza. Purtroppo con certe label italiche è sempre così e la Pulp è una di queste… in pratica quasi tutte le label italiane, tranne forse la RHV (che però spesso impone i sottotitoli sulla versione originale) e ultimamente la Cecchi Gori (ma non metterei la mano sul fuoco su tutti i titoli) che specifica se i sub sono solo per non udenti o meno, si limitano alla trascrizione dei sottotitoli a partire dalla edizione italiana invece che approntare una traduzione dall’audio originale… la cosa più grave è che ho riscontrato questo tipo di pratica anche in label “serie” che dovrebbero avere più rispetto per il cinema, ossia la Dolmen e la Bim… ad esempio se provate a vedere un episodio di “Attenti a quei 2” (telefilm tra i più massacrati dall’adattamento italiano, tanto che un episodio ambientato nel nostro paese non fu mai trasmesso) in originale con sottotitoli vi accorgerete della totale discrepanza tra il parlato inglese e i sub italiani…

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giusto per curiosità: ma il disco Pulp che formato ha?
full come il QuintoPiano o wide anamorfico come lo Stormovie?

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Il dvd Pulp dura 86’37’', ecco gli screenshots:


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ah ok, grazie per l’info;)
il master mi sembra equivalente a quello Stormovie… sarà il medesimo.

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Ho visto il bluray, uscito da poco per la Pulp, e dura circa 91’30’'. Non se sia dovuto al fatto che venga da un master americano (all’inizio compare il logo della Lionsgate).
La qualità del master mi sembra buona. C’è la giusta grana, ma il quadro è sempre pulito. Un pò scurina una scena notturna, ma credo resti la miglior versione edita in Italia.

Come già scritto, i sottotitoli seguono il terribile adattamento italiano:

[SPOILER]
I dialoghi italiani sono più ridondanti e didascalici, come se il pubblico nostrano non potesse altrimenti comprendere lo sviluppo della trama. Ci sono situazioni nelle quali un personaggio, in originale, emette urla e che nella versione italiana invece spiega cosa sta accadendo!!!
Un personaggio centrale viene trasformato da amica a sorella della protagonista, forse per eliminare ogni possibile subliminale attrazione erotica dell’una per l’altra (nemmeno fosse un film degli anni quaranta); i dialoghi di un film erotico, giocati sul tema del contrasto tra sogno e realtà (che sta vivendo la stessa protagonista), diventano più smaccatamente pruriginosi.

Ma la vera perla è la scena conclusiva: costruita abilmente da Cronenberg con sole immagini, in Italia viene accompagnata da una posticcia voce fuori campo di uno speaker, presumibilmente della televisione, che parla di contagio e di apocalisse, in puro stile romeriano.

Questa chiusa, che io ho scoperto solo ieri essere frutto dei distributori italiani, ha tratto in inganno anche un eccellente studioso come Gianni Canova. Nel suo ottimo Castoro su Cronenberg (prima edizione 1992, quindi difficilmente l’autore poteva aver visto altra versione del film se non quella italiana), dedica l’ultimo paragrafo dell’analisi di “Rabid” proprio alla voce finale. Cronenberg, che ha costellato il film di trasmissioni televisive per rappresentare il fatto che l’immagine viene dopo la mutazione, nel finale userebbe solo una voce per indicare un futuro stato di salute.
Peccato che tutto questo non fosse nella mente di Cronenberg, ma solo in quella di chi ha adattato il film…[/SPOILER]

Ciliegina sulla torta: la bella intervista a Cronenberg, contenuta negli extra, presenta altri cialtroneschi sottotioli. “Rabid” diventa spesso “Rabbid”; cover story, nel senso di fatto da copertina, diventa storia di copertura; Politics si traduce con Poesia…

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