Ragione di stato (Andrè Cayatte, 1978)

Ho scoperto dell’esistenza di questo film consultando la solita guida TV Mediaset (ormai avrete capito che sono un affezionato di tali canali :laughing:); passerà nella notte tra il 19 e il 20 su Rete 4, ed è indicato come una Prima TV (il significato di ciò a questo punto è ambiguo, come mi faceva notare @Frank_n_Furter ). Il cast è tanta roba quindi non me lo perderò di certo. Coproduzione italofrancese.

3 Mi Piace

Grazie della segnalazione. Cayatte è regista interessante.

2 Mi Piace

Film che negli Stati Uniti sarebbe entrato di diritto nel filone “paranoia movies” (che personalmente apprezzo) che tanto prosperavano in quel decennio.
Sarà sicuramente una mia colpa viziata dal fatto che il meccanismo di tali film è spesso sempre il solito, però l’ho trovata abbastanza/molto manierata come pellicola. Diciamo che succede tutto quello che ci si può aspettare da un film del genere; e allora non resta che apprezzare la sempre brava Vitti nel ruolo d’una cocciuta idealista (un po’ ingenua) e il “mercante di morte” di Yanne.

C’è qualche pretestuosità sparsa (Yanne che va a trovare la Vitti in albergo, la preoccupazione esagitata riguardo ad un aereo abbattuto con armi francesi, il plateale ratto della Vitti) ma tutto sommato è un discreto film di denuncia lento, verboso ma senza fronzoli.

Idealmente da vedere insieme a “finché c’è guerra c’è speranza” di Sordi, sia per la trattazione dell’argomento in comune e sia per controbilanciare l’atmosfera fredda e rigida di Cayatte.

1 Mi Piace