Un aggettivo per questo film? Curioso.
Non me la sento di definirlo brutto né posso dire che mi sia piaciuto, ma non è neanche abbastanza bizzarro da meritare una segnalazione in tal senso.
La storia: un uomo timido, ingenuo e sempliciotto - a Londra per seguire una partita con degli amici tifosi del Manchester - conosce una prostituta e passa tutta la notte a casa sua a parlare e credere alle frottole che lei gli racconta.
All’inizio sembra in tutto e per tutto una commedia all’italiana degli anni 60 se non fosse che:
- Non fa ridere
- La recitazione è piuttosto sopra le righe
E vabbè, dopo un po’ si capisce che non c’è proprio l’intenzione di far ridere bensì di strappare al massimo qualche sorriso dolce-amaro ma devo dire che i toni mi hanno lasciato perplesso.
A un certo punto la ragazza, che scopriamo di origine italiana, rivede dopo tanto tempo i suoi familiari (che hanno un ristorante, pensa un po’) e dovrebbe essere un momento drammatico, con la madre che la chiama disgraziata e lei che rivela che il padre la molestava, ma tutto questo avviene con gli attori che parlano in italiano con un forte accento inglese, il che dona alla scena un’atmosfera quasi surreale.
Ma chiaramente questa è una sfumatura che solo un pubblico italiano può percepire.
A parte questo, il film riesce a essere per lunghi tratti terribilmente noioso, nonostante qualche intermezzo simpatico.
Non lo consiglio se non per curiosità (per chiudere il cerchio dopo averlo definito curioso).