Regarding Henry - A Proposito Di Henry (M. Nichols, 1991)


http://www.imdb.com/title/tt0102768/

A Proposito Di Henry, ovvero il cinema americano che odio di più. Meccanico, ruffiano, banale, stupido, ipocrita, buonista, prevedibile, cialtronesco… Insomma, per quel che mi riguarda è robaccia pura.
L’ho recentemente rivisto su Sky e la pessima impressione che mi fece quando lo vidi nei primi anni '90 si è cementificata.
Una sonora schifezza, scritta in maniera imbarazzante (non è un caso che la sceneggiatura sia di quel cialtrone di J. J. Abrams) e capace di mortificare anche il buon lavoro tecnico alle spalle (belle location e bella fotografia di Peppino Rotunno). Pure la musica è brutta, tra l’altro.
Comunque il coacervo di banalità e di ruffianate contenuto in questo film è davvero troppo.

Sicuramente è il peggior film di Nichols, regista davvero altalenante, capace di oscillare tra l’ottimo e l’atroce.

Un film da dimenticare, per me.

Visto ormai troppi anni fa, in vhs, ma in originale con subs english. Teoricamente, sarei d’accordissimo con Brass: il tipico film “di redenzione” che tante troppe volte si risolve in robaccia melassosa (vedi “Jerry Maguire”, tanto per capirci…). Però…però… vero: Nichols non è al suo massimo, la Bening frigna troppo, ma il film resta a galla e si fa seguire grazie a un Harrison Ford particolarmente convinto. Anche se, detto fra noi, quasi lo preferivo all’inizio, carognetta e coi capelli ben “ingellati”. DOPO, formato “mammola”, pare quasi il babbo di Forrest Gump. Insomma, film “d’attore” e non di regia, e nemmeno di sceneggiatura, nel complesso…

Io personalmente non ho visto questa grande interpretazione di Ford, anzi.
Sarà che il personaggio è così ridicolo che irrita e basta, ma non mi pare che Ford sia al suo meglio. Passa tutto il film a sgranare gli occhi e a fare facce da scemotto. Anche la scena in cui “impara” a leggere (tra l’altro realizzata senza stacchi) non mi è sembrata granché. La bambina gli ruba la scena, lui si limita a fare il mezzo scemo.
Insomma, per me è davvero scarso anche da quel punto di vista e comunque il film resta concettualmente aberrante (il “messaggio” è specificato dalla tagline del film).

Guarda, ho detto infatti che l’ho visto “troppi anni fa”, diciamo pure una ventina. Indi può darsi che ribalterei il mio giudizio sull’opera, e magari sulla prova di Ford. Ma il ricordo, ripeto, non è negativo…

È il classico caso in cui un attore bravo (o comunque dignitoso) interpreta un personaggio “speciale” e tutti si sperticano in lodi nei suoi confronti. In realtà Ford non fa nulla di che, guarda fisso nel vuoto per un po’, poi si trasforma nel classico ingenuo dal cuore d’oro che ha nella sua semplicità la sua grande forza. Solite cose, abbastanza stantìe per i miei gusti.
Ford funziona molto meglio all’inizio, prima dell’incidente, quando fa lo squalo stronzone. Dopo che Leguizamo gli spara diventa una macchietta.

Che poi questo film è quasi una commedia, alla fine. Terribile.

Come dicevo, appunto: cinico, spietato, e con completi eleganti, Ford è comunque preferibile nei panni dell’avvocato figlio di mignotta. Poi, si sa, e specie in quel periodo: se metti un divo al centro del film, devi poi portare il pubblico in sala. Indi, alterni la lacrimuccia, le battutine, un pizzichino(ino ino…) di critica sociale, e voilà il piatto è servito: cinema commerciale hollywoodiano.

Atroce filmazzo nato in un periodo in cui i divi facevano a gara per accaparrarsi questo tipo di ruolo, a partire da Hoffman in Rain Man e proseguendo con De Niro in Risvegli (Forrest Gump è un’altra cosa e soprattutto di un altro livello).
Ford però non è né Hoffman né De Niro - per quanto in quegli anni De Niro si fosse già ridotto a caricatura di sé stesso - e quindi la sua interpretazione si limita a: capelli impomatati al’indietro = sono uno cinico e spietato, capello farloccone = sono una persona speciale. Avendo il fisico del ruolo il cinico è spietato gli esce pure bene ma le boccucce e gli occhioni proprio no, Ford non ha mai avuto queste sensibilità d’interprete e qui lo conferma in pieno, se ce n’era bisogno. Poi è un film veramente irritante per la ruffianeria a buon mercato.
Com’era quella frase?

  • Non voglio le uova.
  • Ma erano il tuo piatto preferito!
  • Ah… allora dammi tante uova…

Brrrrr!

P.S.
Azz non ricordavo che la sceneggiatura fosse di Geigei Abrams, certo che ne ha scritte di porcate.

Un film che non mi è mai piaciuto… e l’ho pure visto al cinema… pensate che coraggio (!)… ed il bello è che ai miei ma non solo piacque e continua a piacere… io quello che mi ricordo di piu’ è l’orologio (un simil "scuba-Watch e che non era male ma, si ruppe quasi subito… era senza loghi del film, forse mi pare solo dentro il quadrante ma minuscolo!) che era allegato alla VHS per la vendita, in quanto… ebbene si’, mi regalaron pure quella e poi la pubblicità dei biscotti Ritz… da qui infatti poi molti lo soprannominaron, “il film dei Ritz”!!! :frowning:

//youtu.be/PtipW0DoQBs