Ah! Urca, non conoscevo 'sto Lionel Stander (pensavo fosse un anagramma di Ilona Staller :D): ma era un giochino dai…
Si e tutti e due per non esservi accorti che esisteva già un thread dedicato a questo film. Usa l’ABC luke, usa l’ABC…
:google:
Cazzarola, credimi: l’ho cercato inutilmente ieri sera…va bene che era l’una e mezza…cmq. chiedo magnanimità.
Non perfetto. Molto bello. Di sicuro unico.
Anche se è probabilmente il primo spaghetti fortemente politicizzato, non è, come avevo immaginato, un film “rivoluzionario”, ma un tipico western gotico di quel periodo.
[SPOILER]I campesinos che combattono contro il nobile yankee schiavista sono per quasi tutto il film lasciati fuori campo, quasi una presenza spettrale. Nel finale vagamente scespiriano funzionano più come incarnazione dei fantasmi psicologici dei due protagonisti, che non come soggetti “politici”.
Tante le scene da ricordare: le uccisioni e i laconici sermoni di Requiescant, la gara di tiro a bersaglio tra ubriachi, Castel che si aggira nel tempio tra le ossa dei suoi famigliari, il duello tra “impiccati”, la morte di Damon. [/SPOILER]
E’ interessante notare le notevoli somiglianze tra molte pellicole uscite quasi contemporaneamente. In questo si respira la stessa aria, affascinante e tragica, di film come “Le colt cantarono la morte e fu… tempo di massacro”, “Texas addio”, “Sette dollari sul rosso” e “1.000 dollari sul nero”. Di quest’ultimo riappare il finto tempio azteco che faceva da base al Sartana cattivo in quel film (o forse è Cardone che ricicla la scenografia di Lizzani?). Sto sviluppando l’opinione che il 1966 possa essere stato l’annata più interessante e originale dell’epopea degli spaghetti, un periodo a cavallo tra la fresca ingenuità dei primi western nostrani e il clima barocco del periodo immediatamente successivo.
C’è molta ironia, soprattutto nel personaggio di Requiescant, ma Lizzani non commette l’errore di molti registi impegnati, che quando si buttano nel cinema di genere spesso esagerano in autoironia, per dimostrare che non si lasciano compromettere da materiale tanto vile. Semmai in questo caso nel finale ci si prende anche un po’ troppo sul serio, con due o tre discorsoni seri di troppo.
Il film “è” Lou Castel, che crea uno dei personaggi più originali e strampalati mai visti in un western, esatto opposto del personaggio che interpreterà l’anno dopo in “Quien Sabe?”. Specie di San Francesco con la colt, maldestro quanto imprevedibilmente letale, attraversa il film con la sua aria lunare, specie di Candido volterriano nel Far West, guidando il cavallo con una padella, perdendo continuamente cappello e pistola. La cosa incredibile è che con la sua recitazione fuori dagli schemi rende un personaggio simile perfettamente credibile. Mitico!
Suo contraltare perfetto un Mark Damon spiritato e teatrale, che crea un cattivo davvero inquietante e affascinante, un nobile decadente, tormentato e omosessuale che sembra uscito da un racconto di Alan Poe.
Ad impreziosire ulteriormente ovviamente c’è la presenza di Pasolini, nei panni di un prete rivoluzionario, la cui aria da totem vivente viene amplificata dal doppiaggio, ovviamente straniante per chi ha in mente la sua inconfondibile voce. Rilevante anche la presenza di Franco Citti, straniante quella di Ninetto Davoli, che però si vede poco e fa il trombettista.
A me sinceramente non è che sia piaciuto molto! L’ho visto domenica scorsa su Rai Movie…tra l’altro c’è una scena che secondo me è tagliata: quando Prinsy è minacciata dal biondo con un coltello e poi improvvisamente quando arriva Castel la trova nella sua camera ubriaca. Mi è sembrato uno stacco troppo netto e strano
Lizzani in quegli anni scrisse anche una sceneggiatura per un western di Giuseppe De Santis mai realizzato. Quello sì che sarebbe stato un film interessante da vedere.
Anch’ io sono rimasto basito da questo stacco. Qualche esperto può dirmi se la pellicola in questo punto è tagliata, o meglio, se la versione trasmessa e ritrasmessa in questi giorni da Rai Movie è UNCUT o meno?
Che grande caratterista sarebbe potuto diventare (non a caso i pischelli di borgata lo chiamavano “Jack Palance”, per via di quelle guance scavate), ovviamente doppiato…
In uscita un nuovo dvd (il 28 settembre) per la label tedesca NSM in collaborazione con Koch Media.
Non posso ancora essere certo sulla presenza dell’audio in italiano, in compenso gli extra lo sono. Un’intervista di circa mezz’ora con Lizzani e una di un quarto d’ora ad Antonio Bruschini.
utilizzera’ lo stesso master della precedente edizione Koch?
Neanche ricordavo che fosse già uscito per la Koch, ne sei sicuro?
Comunque il master dovrebbe essere lo stesso dell’edizione Medusa.
No, per la koch non è mai uscito
Ah ecco.
Ricordo un altro dvd italiano oltre a quello Medusa. C’era l’edizione della Shendene, molto modesta.
infatti mi son confuso nell’imbrogliarmi. Pensavo a Yankee… chissa’ come mai tendo sempre a confondere i due film… vabbe’, my apologies…
Per ricordare Carlo Lizzani pubblico in versione integrale (solo per una settimana) la featurette che ho fatto 3 anni fa per l’edizione tedesca del suo film “Requiescant”.
Il dvd tedesco è reperibile qui
A me non ha detto granché, il discorso ideologico appesantisce non poco la narrazione, specie nella seconda parte.
E l’ambientazione fortemente laziale non ha certo aiutato a costruire l’atmosfera: Villa Mussolini e i soliti paraggi ben poco texani. Certo il cast resta curioso, con tutto che Castel per me era un pessimo attore…
In effetti valeva poco come attore, però quella faccetta all’epoca quasi infantile e al tempo stesso ambigua funzionava bene, e infatti fra qui, il successivo “Matalo!”, e i precedenti “Quien sabe?” e “I pugni in tasca” riusciva a nascondere i suoi limiti attoriali. Che poi sia stato un pirla (dare i soldi alla “causa rivoluzionaria”…) e che, una volta passati gli anni più “impegnati” (nel bene e nel male…) del nostro cinema, abbia solo vivacchiato, filmicamente parlando, è un’altra faccenda.
In uscita il blu ray Arrow con audio italiano.
Tra gli extra la mia featurette con Lizzani, già apparsa nel dvd tedesco.
Mi è arrivato il bluray Arrow, davvero ottimo, la qualità del master mi pare eccelsa.
Imbarazzante Lou Castel nell’intervista messa tra gli extra… Non so a quando risalga, ma lui è invecchiatissimo, pieno di macchie sulla pelle tipiche dell’età avanzata, poteva almeno allacciarsi la camicia o mettersi un maglione… ma figuriamoci, era trasandato da ragazzo immaginiamoci ora.
E’ sempre invece un piacere risentire Lizzani nella featurette di Brass.