Ad Atlanta, durante un concerto per festeggiare le olimpiadi del 96, esplode una bomba che non fa una strage solo grazie all’intervento di uno degli addetti alla sicurezza. Quest’uomo si chiama Richard Jewell e dopo essere stato osannato per 3 giorni dall’opinione pubblica come se fosse stato un eroe si trova improvvisamente indagato dall’FBI come se fosse il responsabile dell’attentato.
Mi è piaciuto molto, l’ho trovato ottimo, una delle migliori prove registiche di Eastwood degli ultimi anni.
È una storia vera (che peraltro non ricordavo proprio) molto coinvolgente ma anche molto interessante per come affronta il tema dei media e dei paradossi della giustizia americana.
Il protagonista Paul Walter Hauser è bravissimo nel caratterizzare Jewell, mostrandolo come una persona buona, mammona e semplice, forse un po’ troppo ingenua (a volte sembra quasi alle soglie del ritardo mentale) ma comunque “pura”.
Strepitosa Kathy Bates nei panni della madre e molto bravo anche Sam Rockwell nei panni dell’avvocato.
Non sembra sicuramente un film girato da un quasi novantenne (all’epoca delle riprese), è tutto costruito con grande rigore e le due ore del film volano via. Ci sono alcune sciatterie (che ogni tanto fanno capolino nei film di Eastwood) che fanno un po’ storcere il naso (per esempio, fate caso alle pezzentissime inquadrature dal palco di Kenny Rogers durante il suo concerto col sosia del cantante mostrato di spalle) ma sono peccati veniali.
Ottimo il blu ray e interessanti le due brevi featurette negli extra.