Rivelazioni (Barry Levinson, 1994)

https://www.imdb.com/title/tt0109635/

Un anno dopo Proposta Indecente arriva la risposta WB alla Paramount, sempre con Demi Moore co-protagonista, che passa da un ruolo “passivo” ad uno “attivo” (…no pun intended! :-p ).

Una storia politicamente scorretta e un po’ misogina che fa leva su una questione morale ma invertendo l’ordine degli addendi, contrariamente al solito, stavolta il prodotto cambia, eccome. Douglas è un omino per bene, sempre per bene, disperatamente per bene. Ha una moglie (normale, proprio niente di che), due figli, fa favori ai dipendenti più bassi in grado, è collaborativo con i colleghi, va a lavorare col traghetto come un working class hero di tutti i giorni; al contempo è intelligente, creativo, fantasioso, entusiasta del suo lavoro, pensa positivo. Finché non viene trombato professionalmente (e non solo). Quando ad un certo punto se ne esce fuori addirittura con una intemerata sui diritti della vittima delle molestie sessuali e del mobbing fa quasi tenerezza. Tralasciando che come la maggior parte degli attori americani è stato accusato di molestie sessuali, quel monologo di protesta in bocca sua stona come una giornata di lavoro di Belen Rodriguez in catena di montaggio a Mirafiori.

Il rovescio della medaglia è l’aggressiva panterona Demi Moore, tacchi a spillo, gonna sopra il ginocchio, capello perfetto, bocca a cuoricino, sguardo penetrante, idee chiare (personaggio piuttosto vicino a quello della Stone in Basic Instinct di due anni prima). La polarizzazione dei personaggi è troppo marcata, Le musiche sono di Morricone e francamente se non lo avessi letto sui titoli di testa non me ne sarei accorto. Tralasciando la pruderie dell’argomento principale, come thriller il film soffre di una tediosa staticità di ambienti (i personaggi sono quasi sempre chiusi nela mega corporation). Sul finale c’è una virata tecnologica con effetti speciali curati dalla Industrial Light and Magic; una specie di diversivo per ravvivare lo script che mi ha fatto pensare a Entrapment, che con i suoi reticolati laser giocava un po’ la stessa carta (e pure lì il jolly rimaneva sempre e comunque il sedere della Zeta Jones). Non il miglior film di Barry Levinson.

Film gradevole, anche se la parte sulla realtà virtuale mi è sempre parsa orrenda.

La Moore è una topa paurosa, quando dice a Douglas “potevi lasciarmi fare, ci saremmo divertiti” è davvero arduo non concordare.

Buon film, sicuramente non il lavoro migliore di Levinson, ma altamente professionale e godibile. Tecnicamente ineccepibile (fotografia e scenografie innanzitutto), interpretato con convinzione (Douglas è più bravo qui che non in BI, la Moore è molto migliorata rispetto a “Proposta…”, eppoi c’è Donald Sutherland, imbattibile quando si tratta di fare il dirigente d’azienda stronzo), ben ritmato. Un pò fuori posto (diciamo “appiccicata con lo sputo”), tanto per attirare il pubblico GGiovane (e magari già rincretinito dal computer…), la parte sulla realtà virtuale, ma pazienza. C’è un vecchio dvd Warner, di buon livello, e a tutt’oggi non è mai uscito in br. Peccato.
P.S. Non ricordavo che pure Douglas fosse accusato di “molestie” (ma attenzione: tra poco anche guardare un paio di vistose tette o un bel culo tondo sarà assimilato al generico termine “molestia”, se si continua così…). Certo che dopo le ultime notizie a proposito di quella gran signora della Argento, vien da dire “Da qual pulpito…”, o “Chi la fa…”.

Lui stesso rivelò di stare per essere accusato, prima ancora che la notizia diventasse pubblica, verso gennaio 2018. Roba di 30 anni prima. Una donna che aveva lavorato per lui negli anni '80 lo incolpava di essersi masturbato davanti a lei. “È una bugia dalla A alla Z”.

Ho scritto che la sua intemerata vittimistica anti molestie nel film mi aveva fatto un po’ specie non per questo, ma semplicemente perché quel tipo di proclama in bocca a qualsiasi uomo avrebbe fatto un po’ ridere. E’ un po’ la stessa sensazione che si prova quando, dopo aver elencato decine di eccidi, violenze, torture e soprusi fascisti, arriva uno e fa: “E le Fosse Ardeatine?” (la cui versione moderna sarebbe: “… E il PD?”).

Credo che ti sia confuso con le foibe :wink:

si touché… le Foibe ovviamente.

Ne ho un ricordo più che positivo.
In questo film tra l’altro la Moore era super in forma grazie al fitness e Douglas fece una battuta del tipo : “Io molestarla? Ma se fa 3 ore di ginnastica al giorno se mi tocca mi ammazza”
Non posso che parteggiare per Douglas dall’inizio alla fine. La Moore per quanto figa è di un acidità e di un antipatia senza pari.
merita la fine che fa.