Roger Waters e l'opera

Dovrebbe uscire oggi “ça ira”, l’opera LIRICA dell’ex pink floyd dedicata alla rivoluzione francese… La mia fede per quell’uomo è messa a dura prova. Mi sembra un’operazione di un narcisismo smodato. Chi di voi lo comprerà o ha già sentito qualcosa in anteprima, batta un colpo…

Il 17 Novembre a Roma ci sarà l’anteprima all’auditorium Parco della Musica …sono orgoglioso del fatto che abbia scelto l’Italia come prima rappresentazione, ma al tempo stesso sono abbastanza titubante…non capisco cosa possa spingere un artista del suo target a intraprendere un percorso del genere…se lo saprà motivare a dovere, mi avrà tra i suoi anche questa volta…

Alla fine me lo hanno regalato. Mi rimangio i dubbi. E’ una cosa seria e, per quel poco che ne capisco di Opera, la definizione piccolo capolavoro non mi sembra peregrina. Certo, è una cosa che va ascoltata una decina di volte prima di dare un minimo di giudizio. Mi hanno sorpreso la complessità della tessitura sonora: refrain, temi, variazioni, l’unità dell’insieme, quasi un miracolo per un musicista che viene dal Rock e che ha dovuto imparare da zero (insomma… 15 anni di studio e lavoro). Ma si sa che la follia può portare tanto al fallimento quanto al trionfo. Pare che anche gli snobissimi intenditori di lirica abbiano in gran parte premiato il nostro: primo nella classifica Billboard della Classica. Spulciando varie recensioni specialistiche, il dato critico positivo è il seguente: la melodia latitava da tempo immemorabile nelle produzioni operistiche contemporanee, perlopiù volte all’avanguardia e alla sperimentazione. Sembra che Waters sia riuscito nell’intento di ravvivare proprio la tradizione della melodia, modelli: Bizet, Verdi e Puccini. I critici meno inamidati lo considerano un risultato importante, che potrebbe avvicinare molti zotici (come me) al mondo dell’Opera. Per quanto mi riguarda, l’ascolto di ça Ira mi ha suscitato grande curiosità nei confronti di un universo musicale che avevo sempre considerato indigesto. Che dire? L’occhio de la madre, la carrozzella con il povero bambine… L’orchestrazione di Roger, stasera, mi ha letteralmente schonvolte…

Mi era sfuggito il topic (frequento poco la sezione, purtroppo). Lo recupero ora. Dicevo: l’ho comprato a scatola chiusa, il primo giorno d’uscita nei negozi (e come potevo fare altrimenti, vista la mia patologica affezione per il gruppo?) e mi ha lasciato interdetto. Non ci capisco 'na mazza di Opera per cui il mio giudizio è solo quello del fanatico floydiano, ma ho fatto fatica ad ascoltarlo tutto e non è un buon segno. Ho provato in ogni modo a convincermi che ci doveva essere qualcosa di buono, qualcosa che mi facesse sentire che quel disco apparteneva alla penna dell’autore che più amo. Niente da fare. Troppo lento, pachidermico per stimolare l’ascolto (da parte mia). Ingenuamente (non sapevo ancora nulla o quasi del disco) speravo di sentire qualche gorgheggio watersiano, tra le voci dei tenori, speravo di ascoltare qualcosa di nuovo e accattivante. Bene, la mia scarsa attitudine al genere me l’ha impedito. Spero davvero che qualcuno, oltre a Giacomo, riesca ad apprezzare il lavoro di chi comunque ha avuto il coraggio di provare e di entrare in un mondo tanto “chiuso” e settario.