Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945)

ROMA CITTA’ APERTA - Italia 1945

Cast: Aldo Fabrizi, Anna Magnani, Marcello Pagliero
Regia: Roberto Rossellini
Formato: 1,33:1
Audio: Italiano (LPCM 2.0) - Tedesco (LPCM 2.0)
Sottotitoli: Italiano
Regione: B
Studio: Flamingo Video
Durata: 103 minuti

Il bluray utilizza i restauro del 2011 del Progetto Rossellini (iniziativa a cura di Cinecittà Luce, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale) è un buon prodotto alla luce anche del fatto che il film fu girato con mezzi di fortuna: video molto buono, quadro pulito e mediamente stabile, non è di certo perfetto ma siamo comunque su alti livelli basti vedere la partita di calcetto per renderanno conto.

Audio è stato restaurato e risulta pulito ma non è un LCPM ma un Dolby Digital 2.0.
Sui dialoghi in tedesco i sottotitoli non sono disattivabili.

Il comparto EXTRA comprende interviste patchwork tratte da documentario francese, due cinegiornali dell’Istituto Luce, un contributo di uno storico che ne spiega il contesto, una bella intervista a Renzo Rossellini e un “dietro le quinte” del film.

Il film, inutile dirlo, è un must. Per adesso credo sia la migliore edizione in circolazione.

Nota di demerito per l’artwork: pregevole l’idea di usare la locandina originale, da catene la scelta di usare un comic sans come font.

L’instant movie più bello della storia del cinema. Rossellini segue i suoi personaggi come in un documentario in presa diretta, mostrandoci la quotidianità e l’umanità di chi lottava per la libertà e di chi invece pensava solo a sopravvivere. Oltre ad una Magnani debordante per la spontaneità con cui recita (ma recita ?) un Aldo Fabrizi probabilmente nel suo ruolo più bello, ed una serie di sequenze indimenticabili, la morte della Magnani, il discorso ottimista tra la Magnani e Francesco seduti sul ballatoio, il confronto tra i due ufficiali nazisti e lo straordinario pentimento di Fabrizi dopo aver maledetto i tedeschi
In quel finale in cui i ragazzetti camminano verso Roma dopo aver assistito all’esecuzione di Don Pietro, ho sempre visto una specie di monito di Rossellini nel dover fare in modo che le generazioni future tenessero bene a mente le immagini terribili della guerra e dell’occupazione nazi-fascista a perenne monito per il futuro, e ieri mi sono un po’ intristito al pensiero di quanta di questa memoria sia andata persa e di quanti tentativi vengano fatti per farla perdere o per modificarla.
Vabbè che questo manifesto neorealista sia un capolavoro non ve lo devo dire io, e che non perda una virgola della sua forza anche rivisto a distanza di tanti anni, forse non dovrebbe stupire. Visto nello splendore del cofanetto BFI “The war trilogy”

Targa in memoria dell’inizio delle riprese del film “Roma città aperta”

1 Mi Piace

Integra il punto esatto con google maps!

Ogni suo desiderio…

1 Mi Piace

2 Mi Piace

In un’intervista Aldo Fabrizi rivelò che in sede di sceneggiatura e quando venne proposto a lui il film era solo un cortometraggio. Fu lui stesso a chiedere che diventasse un lungometraggio. In effetti successivamente Anna Magnani si prese praticamente ogni merito, ma il vero protagonista era lui (tanto che sui manifesti e sui titoli di testa originali c’è scritto “Aldo Fabrizi in”). Ancora Fabrizi rivelò che il regista lo scelse lui così come la coprotagonista con cui aveva già fatto tre film.

1 Mi Piace
4 Mi Piace