Vincenzo (Rolando Ravello), laureato in lettere da diversi anni vive di qualche ripetizione più lavoretti saltuari senza riuscire a trovare un impiego stabile che gli consenta di metter su famiglia con Andreina (Isabella Ferrari).
Nel condominio di Roma dove vive con l’anziana madre rimasta vedova conosce Mister Bartoloni (Alberto Sordi), un anziano coinquilino che, intuendo le ristrette econominche del giovane, gli propone per trenta milioni del vecchio conio di togliere di mezzo la ricca ed ingombrante consorte parecchio scassapalle. Quando la donna viene effettivamente trovata morta…
Bello questo film amaro, impietoso e cinico ma che sa riassumere molto bene alcune tipiche caratteristiche del genius italicus come l’individualismo, fancazzismo, egotismo, capacità di criticare sempre e solo gli altri (mai autocritica) senza aver nulla di costruttivo da dire: per fortuna non tutti sono così ma in giro capita sempre più spesso d’incontrarne (anche nel presente forum)
N.B. fanno parte del cast anche Barbara D’Urso, Natalie Caldonazzo, Mario Carotenuto, Andre Dussollier, etc.
P.S. da non confondersi con l’omonimo film del 1942
Da ricordare solo per l’ultima apparizione di uno spettrale Mario Carotenuto, visibilmente malato e invecchiato (aveva 79 anni, morì poco dopo la fine delle riprese):
Film visto molti anni fa, quando Sordi era ancora in vita, ma ne ho un bel ricordo.
Del mitico Carotenuto nel film ricordo comunque che era ancora molto entusiasta, ricordo che non vedeva l’ora di finire di lavorare per andarè a magnà con sua moglie, o qualcosa di simile…
Buon film di Scola. Sordi ritrova tutta la “cattiveria” che aveva smarrito negli ultimi anni dando vita al suo ultimo grande personaggio(peccato non sia stato questo il suo ultimo film, ma il mediocre Incontri Proibiti con Valeria Marini)
Bravo Ravello al suo esordio,bene Isabella Ferrari che vinse la coppa volpi ed il grande Mario Carotenuto scomparso alla fine del film
Sceneggiato da Scola con Giacomo Scarpelli e Silvia Scola.
Ravello successivamente ammise che non fu una buona idea interpretare quel film. Troppo inesperto rispetto a tre giganti come Sordi, Carotenuto e Dussolier e fini per rimanerne schiacciato. Tra l’altro la sua carriera non decollò mai.
A prescindere dal suo talento recitativo, Ravello non ha la faccia, né il fisico. Altri come lui, nella stessa situazione, ce ne sono. Ma rispetto a questi, evidentemente lui non è abbastanza furbo, o “cattivo” per fare carriera…