Rosemary's Baby - Nastro Rosso a New York (Roman Polanski, 1968)


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ROSEMARY’S BABY
(id., 1968, USA)

Thriller
Regia di Roman Polanski
Con:
Mia Farrow
John Cassavetes
Ruth Gordon
Durata: 136 minuti

Trama:
Rosemary e Guy Woodhouse si trasferiscono in un appartamento di New York, e diventano amici di una coppia di anziani loro vicini. Quando Rosemary rimane incinta, le attenzioni dei vicini si fanno sempre più pressanti, e cominciano a farla temere per la salute del suo bambino.

Scene memorabili:

La possessione di Rosemary da parte del Demonio.

Battute memorabili:
“Che cosa gli avete fatto?”

Curiosità:
Rosemary’s baby ha ottenuto due nomination agli Oscar: per la sceneggiatura non originale di Polanski, e per l’attrice non protagonista, Ruth Gordon, che vinse il premio. La settantaduenne Gordon definì il premio “un incoraggiamento per la carriera”.

Fu William Castle (1914-1977), sceneggiatore, regista, produttore, e soprattutto geniale autore di originali film horror tra la fine degli anni 50 e i primi anni 60, a scoprire il libro di Ira Levin e a comprarne i diritti per lo schermo. Avrebbe voluto dirigerlo personalmente, ma Bob Evans, vice presidente della Paramount, era di avviso diverso. Conoscendo al passione per lo sci di Roman Polanski, invitò il regista a Hollywood per proporgli di dirigere “Gli spericolati”, pellicola dedicata alle gare di sci, ma fece anche in modo di fargli trovare una copia del libro di Levin. Polanski lo lesse tutto d’un fiato e ne restò letteralmente conquistato. Castle rimase nelle vesti di produttore e apparve nel breve cameo dell’uomo alla cabina telefonica.

La lavorazione del film (il primo americano di Polanski) durò una ottantina di giorni, comportando una spesa di 2 milioni di dollari.

Ottenuta la regia, Polanski mise subito mano alla stesura della sceneggiatura, affidando la scenografia a Dick Sylbert, vecchio collaboratore di Elia Kazan. Sylbert si ricordò di uno stabile molto particolare nel Central Park di New York, il Dakota (dove abitava John Lennon quando venne assassinato nel 1980, proprio mentre usciva dal palazzo) e lo utilizzò per le riprese esterne, facendo poi ricostruire in studio l’appartamento dei Woodhouse. Nel film il Dakota è stato ribattezzato The Branford.

Per un tragico gioco del destino, nel 1969 i membri della setta guidata da Charles Manson, ispirati proprio da una canzone dei Beatles, “Helter Skelter”, uccidono orribilmente Sharon Tate, la moglie di Polanski, in attesa di un bambino, oltre ad altre 6 persone.

Oltre a recitare, la Farrow cantò anche la nenia infantile che accompagnava i titoli del film, brano che raggiunse l’undicesimo posto nella classifica musicale di Billboard nell’Agosto del 1968. Il pezzo è intitolato “Lullaby of Rosemary’s baby”.

La moglie di Polanski, Sharon Tate, appare brevemente nella scena del party.

Per rendere più realistici e precisi possibile canti e rituali satanici, Polanski si affidò a Anton LaVey, fondatore della Chiesa di Satana e autore di “The Satanic Bibles”. In cambio della sua consulenza LaVey ottenne di interpretare il ruolo del demonio durante la scena della possessione. Particolare inquietante: nella scena finale il pubblico crede spesso di vedere il viso del bambino nella culla, ma Polanski non girò mai alcuna inquadratura a riguardo.

Mia Farrow ottenne il divorzio da Frank Sinatra durante le riprese.

Esiste un seguito televisivo, girato nel 1976 da Sam O’Steen, il montatore del film: “Look What’s Happened to Rosemary’s Baby” (Guardate cosa è successo al figlio di Rosemary).

Questo fu il primo adattamento da un romanzo per Polanski, che riportò fedelmente tutti i particolari, dai dialoghi ai vestiti.

Nella versione originale la voce dell’attore che è diventato cieco è di Tony Curtis.

Rosemary dice a Terry Ginofrio (Angela Doriani): “L’avevo scambiata per Victoria Vetri, l’attrice”. Victoria Vetri è il vero nome di Angela Doriani.

Quella di La Vey che interpreta il Maligno nella scena del sabbah è una leggenda,probabilmente alimentata dal diretto interessato,che quanto a mitomania non scherzava(aveva messo in giro pure la voce d’essersi spupazzato Marilyn Monroe).Quanto alla storia della “consulenza”,non so quanto ci sia di vero;del resto,il cerimoniale che precede lo stupro della Farrow viene ripreso paro paro dal libro di Levin,che immagino si fosse documentato sull’argomento.

Si, è vero, anche sull’IMDB il fatto è smentito categoricamente…

Voi come interpretate il finale? Dagli ultimi secondi intuirei che in Rosemary vincerà il senso di madre che la spingerà a riconoscere comunque il figlio nonostante la sua “diversità”. Oppure è caduta pienamente nella follia? Io avrei giurato invece che all’ultimo lo avrebbe seccato in qualche modo.

Ah, poi durante la visione ho continuamente avuto la sensazione di aver visto un film molto ma molto simile, forse non tanto nella storia specifica ma quanto nel continuo presagire questo complotto angosciante per giungere a una soluzione imprevedibile. Non riesco a ricordare quale film sia, e mi viene in mente “Il profumo della signora in nero” dove l’atmosfera di complotto era molto simile (tra incubo e realtà), ma non credo sia questo il film. Se qualcuno ha un’idea…

A mio avviso si tratta proprio de “Il profumo della signora in nero”. Mi pare che lo abbia confermato lo stesso Barilli di essersi ispirato all’atmosfera del film di Polanski, con l’aggiunta di ingredienti personali.

Sì, il film di Barilli si vedo lontano un miglio che parte da qui (tra l’altro gran film anche quello).
Ora non lo ricordo molto bene, ma anche “La corta notte delle bambole di vetro” aveva la stessa aura di complotto. Confermate?
E dunque mi domando, ma può essere stato veramente Rosemary’s Baby a lanciare per primo questi stereotipi poi ripetuti spesso in altri film successivi?

Direi proprio di sì; tutto il film è un inno alla paranoia. Del resto, Rosemary’s Baby e L’Esorcista sono i due horror satanici che più hanno influenzato il cinema fantastico anni 70-80 (ma anche quello attuale: vedi Lost Souls, Nameless eccetera).

premesso che non vedevo il film da secoli e quindi era impossibile avere ricordi nitidi ma ero convintissimo che a un certo puntosi vedesse proprio la faccia del bambino, marroncina e con gli occhi gialli

in questo capolavoro una cosa che, tra le tante, mi ha colpito è l’incredibile bellezza di mia farrow che personalmente ho sempre considerato poco meglio di una gallina mentre qui è davvero incantevole

Gran bel thriller/horror polanskiano, bello oscuro e con un crescendo claustrofobico di tensione,mistero e terrore.
Nel cast anche Ralph Bellamy (Il dottore). Bella e innocente la Farrow.
Da rivedere per coglierne appieno tutti gli aspetti.

Il mio horror preferito! Questo è l’horror che piace a me, quello ambiguo, dove non vedi niente ma ti cachi sotto! La scena finale

con mia farrow che guarda nella carrozzina e trasale fa ghiacciare il sangue…e poi il cinismo di ruth gordon che toglie il pugnale conficcato nel pavimento sennò rovina il parquet!!

Come dice robby, il bello è che

non si vede niente, ma tutti sono convinti di avre visto il bambino! È qui la potenza del film! E poi l’inquadratura finale come quella iniziale che chiude il cerchio (struttura cara a polanski) fa pensare che fosse tutto un sogno, è tutto ambiguo, è questo il bello del film…

Strepitosa la colonna sonora del grande komeda, purtroppo morto poco dopo…

Ottima l’idea di chiamare vecchie glorie di hollywood come ralph bellamy, sidney blackmer e elisha cook jr.

Il film è identico al libro, l’unica cosa che polanski, secondo me giustamente, ha cambiato, è che

nel finale del libro, il bambino è descritto nei minimi dettagli, gli occhi, le manine, se invece non si vede è più spaventoso… polanski questo l’aveva capito e infatti non ha sbagliato niente! Grande!

Non l’avevo mai visto né sapevo di che parlasse fino a ieri notte… inquietante a dire poco. Tensione costruita in modo magistrale fino alla fine, con quel velo di ambiguità che pervade tutto il film. Due ore abbondanti che volano come il vento…
Ammetto la mia ignoranza, è il primo Polanski che vedo, se non erro…:oops:

Il dvd italiano della Paramount mi pare buono, ci sono anche interviste varie.

Rivisto Venerdì notte assieme alla mugliera, grandissimo film, si vede poco o niente ma ha un’aria malsana e un’atmosfera insostenibile difficile da imitare. Ambiguo e angosciante, molti delle tematiche verrano riprese da Polanski per The Tenant.

Infatti si vede, anche se

non si può dire se sia lei che sovrappone il viso del diavolo visto durante il sogno/stupro o sia effettivamente un viso

Comunque da brividi, uno dei massimi horror. Ottimo il dvd, anche il reparto extra è interessante (e in parte d’epoca).

uscito il bluray italiano.
zero extra purtroppo.
appena ho modo di visionare il master vi dico se la qualità è quella che si spera…

Un bellissimo film che rivedo sempre volentieri… con atmosfere inquietanti che ti portano fino al tesissimo finale: Capolavoro imperdibile!!! :smiley:

//youtu.be/otPyEsObI1M

L’ho preso anch’io: prodotto davvero insufficiente, visto che stiamo parlando di un film che certamente meriterebbe un’edizione degna. Non uno straccio di extra, e anche il master francamente non è all’altezza, il dvd upscalato gli arriva molto vicino.
Mah…

Il dvd contiene un po’ extra (neanche male, tra l’altro), assurdo che non siano stati recuperati…

Mentre scrivevo prima, non ricordavo che l’edizione dvd avesse degli extra… Ciò rende la cosa ancora più allucinante.

Male per gli extra, ma il Blu-Ray ha un video ottimo secondo me. Buon dettaglio, grana fine e cinematografica. Nessuna manipolazione digitale.

Per dire:

http://www.caps-a-holic.com/hd_vergleiche/comparison.php?cap1=15683&cap2=15673&art=full&image=9&cID=1340&action=1&lossless=#vergleich

Questa è una comparison fra DVD e Blu-Ray della Criterion (con video quasi identico al nostro).
La differenza è notevole.

Devo dire che l’ho visionato velocemente, ma francamente non ne son rimasto particolarmente colpito. Ora, non so quanto l’edizione italica sia simile alla Criterion. In questi giorni provo a postare qualche immagine, magari confrontandola con il dvd.

io ne sono rimasto totalmente soddisfatto.
parlo del master, che per me è superiore a quello del dvd.
poi ok, l’assenza degli extra e quel menù da dvd scrauso fanno davvero incazzare.