Misconosciuta serie di 13 cortometraggi da sei minuti ciascuno, realizzata da Bruno Bozzetto in collaborazione con la Televisione Svizzera Italiana (forse è per questo che da quest’altra parte delle alpi non ha avuto molta circolazione).
In pratica siamo di fronte ad una sorta di cartoni animati in carne ed ossa, con il classico umorismo sagace di Bozzetto, talvolta surreale e talvolta beffardo. Il ritmo degli episodi è indiavolato, sul ritmo dell’incalzante OST di Franco Godi che ripete in continuazione dei simpatici vocalizzi. Dei brevi racconti slapstick senza parole, il cui le dinamiche da cartoon sono ricreate con l’ausilio di un sacco di ingegnosi effetti speciali artigianali, dalla stop motion all’utilizzo di cavi. Molto presente l’elemento erotico, diverse delle gag osé attualmente sarebbero viste di cattivo occhio a causa del politically correct. Bozzetto sfrutta molto le ambientazioni tipiche della tradizione svizzera, infatti molti degli episodi sono ambientati in contesti montani come alpeggi, baite, torrenti, cascate, ferrate e via dicendo. Stranamente però una puntata (Photo) è ambientata in un parco che mi sembra quasi certamente il Parco dei dinosauri di Rivolta D’Adda (a meno che in svizzera non esista un’attrazione praticamente identica).
A mio giudizio una delle cose più carine e divertenti realizzate da Bruno Bozzetto, un peccato che Sandwich sia così poco noto e reperibile.
Uscì per Mondadori una vhs antologica contenente tutti gli episodi, è grazie a questo supporto che ho avuto modo di scoprire la serie.
Dato che su imdb manca l’episode list, la riporto io qui di seguito:
Il ciclista
Tennis
Cocktail
Il sasso
I pescatori
L’apecheronza
Photo
Smack
Il pollo
Freesbe bar
Alcool
Pic nic
Parking
Il primo episodio (Il ciclista), è quello che dà il nome alla serie, in quanto il protagonista è un cicloamatore che per tutto il tempo del film insegue un enorme sfilatino imbottito che gli è sfuggito dalle mani e scappa per i boschi e le montagne della svizzera, dando luogo a gags esilaranti e situazioni assurde.