Mah e Boh
Pochi temi sono così controversi come Muccioli e la vecchia San Patrignano.
Tutto giusto quello che ho letto nei vostri commenti (a parte l’illazione che sarebbe partito già con l’idea di farci i soldi, che non si può sentire), certamente un personaggio luci e ombre, parrebbe più ombre ma…sarei curioso di vedere i numeri, che poi sono l’unica cosa che conta se non vogliamo farne un discorso alla fine puramente ideologico.
Quante persone ha salvato Sanpa, quante invece le comunità gestite con criteri più, diciamo, buonisti?
Purtroppo dati attendibili in tal senso non mi pare ci siano.
Inoltre, quante situazioni simili ci saranno state in giro, con però un’esposizione mediatica minore? a Muccioli se non altro bisogna riconoscere di non avere mai nascosto la natura del suo “metodo”.
E il consenso riscosso nell’opinione pubblica, SOPRATTUTTO della massa di genitori disperati a cui veniva restituito un figlio/a, non si può trascurare credo. A meno di non voler addebitare anche quello esclusivamente ad una fascinazione collettiva per la figura di Muccioli.
Ora la comunità è lì, e parrebbe ripulita, anche se devo dire che ci sono stato anch’io diverse volti e per motivi vari, e le sensazioni che mi sono arrivate non sono mai completamente positive. Sicuramente la cosa che mi è apparsa chiara è che li dentro il valore principale è la disciplina.
Inoltre ci lavora da qualche mese uno dei miei migliori amici, come educatore, e mi assicura che l’aver lavorato a San Patrignano fa parecchio curriculum, nella sua professione. Non sarà un caso neanche questo.
Comunque, inevitabile che la discussione sia passata al giudizio su Muccioli e San Patrignano, ma questo rimane pur sempre il thread sulla serie Netflix.
E su quella dico meh.
Bravissimi a fare sembrare il racconto una semplice descrizione degli eventi, il più imparziale possibile, ma è chiaro che la struttura narrativa che hanno creato va in una direzione ben precisa. Le ombre sono le protagoniste, alle luci viene dato il minimo risalto necessario. La stessa scelta dei personaggi intervistati è chiarissima in tal senso. Come il fatto che alcuni (tipo il figlio di Muccioli) hanno dichiarato di non sapere o di essere stati tratti in inganno sul contenuto della docufiction, e che dopo si sono dissociati dalla visione parziale che fornisce.
Quello che io francamente non riesco a perdonargli però è la lista dei personaggi che non hanno accettato di intervenire, che allora si potrebbe fare per ogni opera analoga. Sarà un dettaglio ma mi ha parecchio infastidito, così come l’avere buttato lì le voci (mai confermate) sull’omosessualità di Muccioli e sulla causa della sua morte, che sarebbe stato molto più elegante tralasciare.
Comunque, se la si prende solo per quello che è, ovvero una spettacolarizzazione della storia, il giudizio allora non può essere che positivo, perchè il risultato è stato raggiunto pienamente, con un ritmo non scontato che te la fa seguire d’un fiato dall’inizio alla fine.