aka Venganza india
diretto da Bruno Mattei (con lo pseudonimo di Werner Knox) nel 1986
Con Mapi Galan (Yarin) e Vassili Karis (Matt).
Trama: un gruppo di militari sudisti attacca il villaggio indiano di Aquila Nera facendo strage di tutti gli abitanti, comprese donne e bambini. La figlia del capo indiano, Yarin, viene fatta prigioniera, ma riesce a scappare trovando rifugio in casa di Matt, ex tenente sudista. I due si ritroveranno insieme a fuggire dai soldati e Yarin ad avere la sua vendetta.
VHS DeLaurentiis, fullscreen, durata circa 100 min.
Tardo western, uscito sulla scia di Soldato Blu, diretto in contemporanea con l’altro di Mattei “Bianco Apache”. Storia abbastanza risibile, attori poco più che cani, qualche scena di violenza e sesso (poco), fotografia penosa, da elogiare solo per il tentativo di rivitalizzare un genere che in Italia (ma non solo) è ormai morto e sepolto.
Scalps e Bianco Apache sono due film tipo L’Altro Inferno e La Vera Storia Della Monaca Di Monza, girati contemporaneamente da Mattei e Fragasso che si dividevano i compiti come ai bei tempi.
Devo dire che dopo questo Scalps ho rivalutato un po il Bruno Mattei, visto che fino ad oggi non ho mai trovato perlomeno carino un suo film.
Scalps è divertente e abbastanza ben fatto, certo alcuni dialoghi sono un po risibili , e la nostra indiana ha delle armi che nemmeno Rambo e Commando assieme potevano vantare, però la pellicola ha un ottimo ritmo e mi ha tenuto incollato allo schermo.
Commento a caldo di Stubby nei confronti del colonnello Connor: certo che tira più un pelo di figa…
Se devo essere sincero…i due film di Mattei-Fragasso, Bianco Apache e Scalps, li trovo piuttosto inutili e sciocchini. Sono un tentativo assolutamente mal riuscito di ripristinare il genere western in italia. Posso dire che siano molto meglio anche i film di Fidani…almeno, nella loro ingenuità hanno maggior senso logico o filologico. Anche gli Horror di questi due valgono assai poco.
Tardissimo e anche un poco pleonastico western italo-spagnolo in chiave filoindiana,che procede tra grandi stereotipi,citazioni esplicite di Soldato blu(il massacro all’inizio,la scena nella grotta)e Un uomo chiamato cavallo(la tortura subita dal protagonista)ma soprattutto molta violenza ai limiti dell’esagerazione.Tutto sommato possono andare gli interpreti maschili Vassili Karis,Alberto Farnese e Charlie Bravo(rispettivamente doppiati da Michele Gammino,Luciano De Ambrosis e Sergio Di Stefano)mentre Mapy Galan(chi era?)conta solo per il suo aspetto estetico.Nella colonna sonora di Luigi Ceccarelli molti brani di Ennio Morricone da Duello nel Texas e La banda J & S cronaca criminale del Far West e di Bruno Nicolai da Corri uomo corri e Anda muchacho spara.
Per amanti della violenza e del trash.
La Galan, nata nel ‘62, allora era quasi esordiente. E’ apparsa in parecchi film, fra i quali “Un delitto poco comune” di Deodato, “La città perduta” di Jeunet, e “Savage Grace” al fianco di Julianne Moore.
Io sinceramente tra i due western (White Apache e Scalps) ho preferito di gran lunga questo per ritmo, attori (Vassilli Kiris un po’ ingrassato ma pur sempre una faccia da pellicola Matteiana) e duello finale.
In attesa di acquistare il dittico in dvd.
Non sono un fan del duo Mattei/Fragasso e a dirla tutta neanche dei loro film da separati, però devo riconoscere che questo “Scalps” regge bene. Derivativo finché si vuole, ma “Soldato Blu” non me lo ricordo quasi per nulla quindi la mia visione è stata pressoché vergine.
Donna indiana con uomobianco in fuga, braccati da crudeli individui, è un dittico che funziona sempre (“Una donna chiamata apache” e “Apache”) perché permette alla sceneggiatura di muoversi su coordinate on the road, che sfuggono alla staticità.
Mapi Galàn funziona nel tentativo di apparire come un’autentica guerriera coraggiosa dall’animo positivo e dotata di sentimenti. Vassili Karis abbastanza goffo, ma la parte del brontolone imbranato gli si addice come controparte.
Cinzia De Ponti compare in una foto.
Delirante la motivazione che scatena tutta la violenza del film. Un colonnello sudista che pensa solo a deflorare giovani indiane e che un bel giorno decide che deve dedicare lo stesso trattamento alla figlia di un capo indiano. Obiettivamente è difficile pensare che basti questo a creare una guerra privata che coinvolga tutti i soldati del forte.
Raccomandato il br ispanico. Qualità video davvero ottima. E da quel che ho visto, mi sembra un film superiore alla media (tutt’altro che entusiasmante…) delle opere di Mattei. Forse il giovane Fragasso ha dato più che una mano, in fase di riprese…