Altro tassello scerbanenchiano che mi mancava. Bellissimo, struggente tutta la prima parte fino alla rapina con la morte della povera Simona ma anche tutto il resto è di gran livello.
Sarà stato un espediente abbastanza classico, ma mi sono sinceramente commosso quando Duilio trova la bambina che si è persa sulla spiaggia e scopre che anche lei si chiama proprio Simona.
Gran romanzo. Credo che lo rileggerò.