Forse il mio Troisi preferito, che probabilmente preferisco anche al suo più rinomato debutto. Film che, messo da parte Le vie del Signore sono finite, sta giusto a metà tra Ricomincio da tre e Pensavo fosse amore… invece era un calesse, con l’anarchia del primo e la riflessione del secondo.
Fantastici i duetti con Lello Arena sotto l’acqua che Massimo “porta a sfogare”. Così come Napoli - Cesena via di fuga dalle responsabilità delle relazioni.
Scusate il ritardo é per me come il secondo disco di un gruppo punk, dove ci si aspetta magari la maturazione. Invece Troisi si ripete, anche se a voce più bassa. E proprio per questo, per me, parla meglio. Sempre a modo suo.
Non il miglior film di Troisi e forse neanche il più divertente, ma a me piace molto.
Curiosamente il film si apre con un funerale a casa del protagonista, ma non viene svelato chi sia il morto.
La storia è ancora più esile di quella in “Ricomincio da tre”, e la regia è altrettanto grezza, ma tantissime sono le scene e le battute memorabili, soprattutto negli scambi con Lello Arena (qui in una inedita versione senza barba).
A livello di tematiche il film sembra quasi una prova generale per “Pensavo fosse amore…”, lo sguardo sui rapporti di coppia è già qui molto pessimistico, del rapporto con Anna (Giuliana De Sio) vediamo solo i contrasti.
Piccola parte per Anna Pavignano, co-sceneggiatrice con Troisi di tutti i suoi film, compreso questo.
Mancano, unica volta in un film diretto da Troisi, le musiche di Pino Daniele.
È disponibile su Netflix, con qualità uguale a quella del DVD (quindi non eccezionale).