Seklusyon (Erik Matti, 2016)

Interessante questo horror demoniaco filippino, firmato da uno scafato autore di blockbuster (locali) come Erik Matti, che conosce i meccanismi dei diversi generi e sa sfruttarli a dovere.

Gran parte della riuscita del film è dovuta alla sapiente descrizione della forte componente religiosa che permea le zone rurali delle filippine, in cui sacro e profano talvolta si mescolano e la superstizione ed i miracoli fanno parte integrante della spiritualità. Un cattolicesimo in cui l’intervento diretto del divino e dell’ultraterreno nelle vicende umane è considerato ipotesi plausibile ed auspicabile, in cui pensiero magico si sovrappone al sentimento religioso, dando luogo ad eventi mirabili ma anche ad ombre inquietanti.

Metà del secolo scorso. Un gruppo di giovani seminaristi che stanno per prendere i voti vengono rinchiusi per una settimana in uno strano luogo di ritiro e preghiera isolato in mezzo alla foresta. Lì non potranno parlare né avee contatti con l’esterno, non devono far altro che pregare ed affrontare le tentazioni che il maligno gli manderà. Ognuno dovrà affrontare le proprie debolezze e criticità, che si concretizzeranno in diverse forme per opera del deminio, che farà di tutto per far perdere loro la fede.
Questa prova viene però interrotta dall’arrivo di una bambina speciale, una santa guaritrice che effettua miracoli a tutto spiano ma che deve trovare un riparo sicuro poiché la sua famiglia è stata brutalmente massacrata in maniera inesplicabile da delle forze oscure.

La bambina però si rivela ambigua e tentatrice anch’essa, tant’è che sorge il dubbio che non sia un emissario del bene bensì del maligno…

Tra sequenze al limite della blasfemia e cristologie distorte si dipana la trama di un film che emerge dalla massa degli horror similari per l’originalità di alcune scelte e l’accuratezza della ricostruzione.

Dopo la visione ho scoperto che ne esiste una versione uncut con alcune sequenze un po’ più spinte sotto il punto di vista del sesso e del sangue. Probabilmente è questa la versione da vedere, poiché al termine della visione sono rimasto con qualche punto di domanda sul personaggio di suor Cecilia, dubbi che forse potrebbero venir dissipati in qualcuna delle sequenze tagliate.

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