Anno 1969
Durata 96
Origine ITALIA
Colore C
Genere GIALLO
Specifiche tecniche TECHNISCOPE, TECHNICOLOR
Tratto da romanzo “La morale privata” di Antonio Leonviola
Produzione RIZZOLI FILM
Distribuzione CINERIZ - DOMOVIDEO
Vietato 14
Regia
Luigi Comencini
Attori
Philippe Leroy Nanni Brà
Paola Pitagora Cinzia
Sara Franchetti Pia
Elisabetta Fanti La segretaria
Graziella Galvani Giovanna
Giorgio Piazza Polli
Silvano Tranquilli Zeppegno
Umberto D’Orsi
Musiche
Ennio Morricone
Musiche dirette da Bruno Nicolai
GLI ESTERNI DEL FILM SONO STATI GIRATI A MILANO E LIVORNO.
NASTRO D’ARGENTO 1970 A PAOLA PITAGORA COME MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA.
Vhs Domovideo. Da un romanzo di Antoni Viola (il regista Leonviola)
Il film è senz’altro invecchiato ma non è disprezzabile. Fondamentalmente vale per l’intepretazione di Paola Pitagora, qui in un ruolo abbastanza complesso.
Onestamente non direi che il film sia un giallo, ma vabbè.
Tra giallo (giusto la cornice) e sentimentale (la parte centrale), è la storia dell’incontro letteralmente fatale di un giovane avvocato con una ragazza di una famiglia “bene”. Due personaggi soli, insoddisfatti e moralmente ambigui, straordinariamente attuali e interessanti. Convincenti Leroy e Pitagora nell’interpretare due ruoli complessi, come detto da Renato. L’usuale perizia di Comencini, delicato e bravo anche a tenersi alla larga da sottotesti antiborghesi e sguardi benpensanti.
Molto bello, anche se il finale è leggermente telefonato e comprensibile da una battuta della Pitagora detta in un certo modo, in una certa scena…
Il termine “thriller psicologico” potrebbe non essere campato per aria per descrivere questo film.
Anche a me piace molto - ma, come dite, e più un drama di un giallo - e forse l’elemento del mistero (chi ha uccisa la madre?) che lo metto nel categoria giallo - e una parte della narrativa fondamentale… ma non la parte che ti attira.
Ho chiesto a Paola Pitagora i ricordi di questo film al cinema Trevi anni fa e mi ha sembrata un po sorpresa che qualcuno si ricordava… Ha detto poco, eccetto che stato un piacevole esperienza e che Philipe Leroy era una persona molto riservata… e nient’altro. E strano perchè le recitazione di entrambi attori sembra molto studiato, pensato - specialmente Pitagora. Speravo che avesse un po di più da dire… Ma in consolazione, ho la locandina autografata
Un film per me troppo sottovalutato, lo considero un piccolo capolavoro - ma principalmente un drama, sicuramente. Anche una colona sonora molto bello… pensandoci adesso, lo ricordo ancora molto bene