Non generalizziamo, i sequel hanno senso se il progetto in toto è solido e non ha urgenze puramente economiche. Per esempio, Election 2 è meglio di Election. Questo per citare solo uno degli ultimi esempi.
Tutti i sequel nascono da esigenze economiche; difficile facciano il seguito di un flop. La riuscita dipende dal fatto che ci siano o meno buone idee e che il regista abbia gli attributi oppure no.
c’è anche da evidenziare che alcuni film, magari tratti da serial, ovviamenti si prestano più ad avere sequel (vedi M.I., potrebbero farlo ogni due anni e magari azzeccare sempre il biuon prodotto…) altri meno. effettivamente abbiamo assistito a garndi “forzature” ma anche piacevoli conferme. il tutto poi, come sempre, molto soggettivo…
Ho parlato di esigenze puramente economiche, ovvio che quella componente sia sempre presente.
ho appena visto il trailer del remake di fright night - ammazzavampiri e devo dire che sara sicuramente una cagata pazzesca
il sequel che mi ha fatto piu venire il latte cagliato a quei marron glaces che stanno sotto l’ombelico è il padrino parte 3…se mi regalassero il dvd lo userei come sottobicchiere.
di contro, esiste un sequel che mi è piaciuto e gasato piu dell’originale, trattasi nientepopodimeno che di “audace colpo dei soliti ignoti”. il personaggio piedamaro/nino manfredi è qualcosa di spettacolerrimo!
Sono rari i casi in cui un sequel sia meglio del primo capitolo…fosse per me quella parola nemmeno dovrebbe esistere…:rolleyes:
Capisco che il cerchio si doveva chiudere, ma trovai alquanto inutili, “fastidiosi” e perfino disturbante) mi riferisco al film di Nanni LoyI soliti ignoti vent’anni dopo e Amici miei III.
Già allora, quando passavano i trailers nelle tv private, non mi “strapparono” nessuna risata.
Ma non impossibile a quanto pare. Il primo Tron fu fiasco ma poi divenne film di culto, allora diciotto anni dopo pensarono di farne un secondo sulla scorta del culto raccolto dal primo (Tron: Legacy) ma fu un fiasco lo stesso; ad ottobre uscirà un terzo (Tron: Ares). A quel punto saranno passati 15 anni dal secondo e ben 43 dal primo. Mah!
p.s.: Semmai faranno un quarto io sarò già bello che morto.
Mah
Direi che l’argomento del thread è troppo ampio e non può essere trattato in maniera analitica, e anche ovviamente direi.
Sono stati fatti mille esempi e altri mille se ne possono fare di seguiti riusciti-meno riusciti-migliori-peggiori-floppati-ecc.
Posso solo aggiungere che il fattore economico non è l’unico, o perlomeno non sempre è quello iniziale, con i produttori che spingono per fare seguiti di film di (potenziale)successo. A volte il regista o autore ci credono e basta, e hanno abbastanza credito da trovare qualcuno che li finanzia, o rischiano di tasca loro, ecc…
Ma anche questa disanima rientra nel campo dell’ovvietà direi
Riguardo il citato Tron, ecco quello è un caso particolare perchè trattasi di film appunto di non tanto successo al botteghino, sia perchè creato con valori artistici bassi, ma pare soprattutto perchè troppo visionario per il suo tempo (a me visto da bambino turbò non poco, ricordo).
Ecco allora che col senno di poi, quando le sue tematiche di fondo sono diventate più diffuse e attuali, si è deciso di andarlo a ripescare e riproporre, perchè per quanto debole una traccia nell’immaginario collettivo l’aveva comunque lasciata, perlomeno nella categoria dei nerd
Concordo al 100% per cui do il mio contributo “minimal” al topic dicendo che ogni volta che vedo un film che mi fa innamorare vorrei che restasse una gemma rara e non fosse oggetto di sequel/prequel/spinoff e cazzivari.
In primo luogo perchè sono elevatissime le possibilità che nella migliore delle ipotesi i capitoli che seguano siano acqua fresca. In secundis perchè l’ovvia ricerca di sceneggiature legate all’archetipo finiscono per aggiungere dettagli al capolavoro iniziale togliendogli quella patina d’irrisolto che normalmente ha e quindi depotenziandone l’efficacia quando lo riguardi.
Se poi si fanno sequel di film di cassetta senza pretese, pazienza. Quando inizieranno ad incassare di meno, il filone si estinguerà naturalmente e probabilmente senza rimpianti da parte nostra.
Di contro, stranamente, i reboot di Venerdì 13 e Nightmare sono rimasti senza seguiti. Eppure negli USA ebbero esiti discreti.
2010 L’anno del contatto, di Peter Hyams, un film che mi piace ma che ha la presunzione di voler dare delle spiegazioni alle domande filosofiche del film di Kubrik.