Servo suo

Regìa: Romano Scavolini, 1973
Soggetto e sceneggiatura: Romano Scavolini
Montaggio: Valeria Altobelli
Fotografia: Romano Scavolini
Musiche: Carlo Esposito

Con: Chris Avram, Lea Lander, Paola Senatore, Francesca Sebastiani, Alberto Bertoli, Gioacchino Maniscalco, Bruno Boschetti, Carla Mancini, Edoardo Bartolotta.


Anche questo in via di recupero personale… uscito in vhs anche in tempi recenti (7-8 anni fa) per la Shendene e Moizzi. Scavolini non era certo un regista trash per definizione, immagino sia un film con folli pretese autoriali e risultati altalenanti… vedremo.

di una lentezza esasperante, uno dei pochi polizieschi o presunti tali che ad un certo punto ho valutato ‘e mò basta però’ abbandonando la visione ritirandomi sconfitto

osservare un’ora e mezzo una natura morta mi avrebbe regalato senz’altro maggiori emozioni

auguri renè :pollanet:

C’ha il suo fascino secondo me.
Certo non è del filone La città spara il trucido fa giustizia (per rimanere nel generatore di titoli inesistenti) però secondo me è il miglior Scavolini insieme a “A mosca cieca”.

non so se sia il miglior Scavolini. ma sono d’accordo con Scerba che il film in questione abbia il suo fascino, oltre ad un prologo molto suggestivo.

…la cosa più affascinante, oltre al già citato prologo, è indubbiamente Lea Lander, qui addirittura più bella (anche di Paola Senatore) che in Cani Arrabbiati di Bava…

bisogna inoltre dire che la vhs Shendene di questo film fa davvero schifo: il formato è full contro l’originale 2.35:1 e penalizza moltissimo la visione.

Il problema di 'sto film è che Scavolini ha flirtato col noir senza adottarne davvero gli stilemi. Ne è venuta fuori una cosa imho pretenziosa, esecreabile non tanto per la lentezza quanto per l’indecisione su dove andare a parare. Scavolini era a mio avviso un regista valido, ma a volte eccedeva coi preziosismi e le uscite intellettualoidi (infatti spara a zero sui suoi titoli più smaccatamente “di genere”).

che poi sono i titoli che io prediligo eh eh eh
e non credo solo io.

tuttavia “A Mosca cieca”, così sperimentale, così folle, è un film che ho sempre adorato…
“Servo Suo” credo abbia -oltre al fascino già citato- alcuni momenti riusciti, oltre ad un cast che me lo rende simpatico “a priori”.
però è innegabile che la tua argomentazione sia validissima… perché in questo film i vizi da te citati sono presenti… eccome.

Mi sembra sia stato rieditato proprio nel 2000 (Sex and Violence).
Esiste una rarissima edizione svizzera.
Mescola mafia-movie e noir d’autore con risultati poco equlibrati. Il budget non aiuta.
Visione estremamente faticosa.

Mi chiedo con quale criterio di valutazione è stato inserito nella filmografia di genere un lavoro come Servo Suo, perché se non si è in grado di riconoscere il malinteso, a quel punto diventa anche erroneamente ragionevole discuterlo e classificarlo tra i film polizieschi meno avvincenti e mal riusciti del cinema italiano.
Servo Suo andrebbe osservato con un’ottica diversa da quella di chi si appresta a vedere un poliziesco, altrimenti, seguiteremo a sottovalutare un regista che da oltre quaranta anni continua ad essere ignorato nonostante abbia realizzato dei film eccezionali come “Nightmare of a brain damage” che ha ottenuto un gran successo negli Stati Uniti, dove nella sola città di New York oltre centoquaranta sale proiettavano contemporaneamente il film.
Scavolini, attraverso l’uso dello stereotipo del killer a sangue freddo interpretato da Chris Avram in Servo Suo, ha cercato unicamente un volto in grado di rappresentare un uomo nel pieno di una crisi esistenziale. Non a caso, alcuni brevi dialoghi sono stati attinti dai lavori di Samuel Beckett.

Scusa, chi lo dice che Scavolini è sottovalutato? Nightmare… è assai apprezzato dai cultori del genere, come il suo film sul Vietnam del resto. E sebbene non goda di particolare fama, direi che pure Un bianco vestito per Marialè i suoi estimatori li ha. Imho Servo suo è proprio un brutto film, che attinga da Beckett o meno; il che ritengo non tolga nulla al talento registico di un autore che considero molto valido.

è ovvio che nel momento in cui si parla di ‘film polizieschi’ necessariamente si introduce una valutazione di carattere soggettivo… i film polizieschi italiani dei 70’s possono essere 30 o 300 a seconda dei punti di vista

dal mio personale punto di vista ‘film polizieschi’ è un concetto abbastanza allargato e non potrebbe essere altrimenti, che concerne più le tematiche trattate nel film che non l’essere di genere o meno

comunque se non sbaglio Servo suo viene inserito nei polizieschi un pò da tutti quelli che hanno affrontato l’argomento, da Città violente in poi

Fermo restando che non lo considero necessariamente discriminante e riduttivo per la formulazione di un giudizio. Pure L’Arma di Squitieri potrebbe deludere le aspettative di chi ha acquistato il DVD pensando ad un poliziesco (così lo catalogava la AYP); ma alla fine risulta un buon film, e devo dire che anche nei forum dedicati al genere ho letto tanti pareri positivi. Diciamo che Servo suo ha connotazioni noir ben precise (assai più de L’Arma, imho) ma risulta poco convincente (almeno così lo vedo io).

A me questo film ha sempre ricordato (seppur vagamente) certe atmosfere de L’Etranger di Camus.

È possibile approfondire il discorso sui dialoghi tratti da Beckett?

d’altronde il regista tenne presente il testo anche in occasione di A Mosca Cieca… se la mia memoria non m’inganna;)

Nella scena finale di Servo Suo, Chris Avram pronuncia la frase Hanno ucciso gli splendori della natura……”, ed altro che in questo momento non ricordo. Avevo notato che la stessa era stata usata anche in un suo film precedente “La Prova Generale”. Così quando mi è capitato di incontrare Romano Scavolini, tra le tante domande che gli ho rivolto, mi sono tolto la curiosità di chiedergli il perché di questa analogia. Lui in tutta sincerità mi ha risposto di aver usato di proposito una citazione di Samuel Beckett.

La mia versione (ignoro da che vhs sia tratta) ha questo formato…boh

rivisto da una registrazione su abc di circa 2 anni fa…film noioso e lento…polpettone nomberone non capisco come mai ha tutti questi commenti… su un film come questo c’è poco da commentare…

Il tuo ovviamente fa eccezione…