Non sia mai detto che rifiuti un invito a parlare di un film di Godzilla (anche se è da un po’ che non lo rivedo).
Come già accaduto in occasione del Godzilla di Emmerich, la Toho dopo l’uscita del Godzilla di Edwards ha prodotto un nuovo film sul suo campione per far presente che gli americani possono fare quello che vogliono ma l’icona è solo giapponese.
Il punto è proprio questo: Shin-Godzilla è un film nipponico fino al midollo che risulta incomprensibile a chi lo guarda con occhi occidentali. Si riallaccia idealmente all’archetipo del '54 con la riproposizione dell’incubo della radioattività ed è iperaggressivo nei confronti della classe dirigente che viene accusata di attendismo e incapacità. Godzilla è di nuovo una nemesi inarrestabile e non l’alleato con il quale viene normalmente identificato dal pubblico e già questo, per esperienza, fa storcere la bocca a molti così come la mancanza di mostri avversari. Questo film però è di una bellezza rara proprio perchè è il contrario dei sui omologhi USA. Scende in profondità, regala metafore, lascia dubbi.
Visivamente ineccepibile ad eccezione del primo stadio di Godzilla. Musiche centratissime. Un vero peccato che non abbia potuto essere l’inizio della quarta era della saga visto che la Toho ha dichiarato che non avrà sequel nonostante la scena finale… ma siamo proprio sicuri?
https://youtu.be/IrcB8nxM4zM
(guardate l’immagine nella nebbia)