Shirley MacLaine

«Dive di oggi? Mie vere eredi solo Kidman e Cameron Diaz»

Shirley MacLaine: uomini e politica i grandi amori di tutta una vita

«Io sono una ragazza di 71 anni alla quale non è mai piaciuto insegnare, ma imparare. Sempre. L’ho fatto in 50 anni di cinema e continuo a farlo: sola o in compagnia, nei momenti di successo come nelle sconfitte». Shirley MacLaine chiacchiera con passione: della propria carriera, di Hollywood e dei suoi amici, dei film appena girati, della sua casa di Malibu («venduta quando i prezzi erano ancora troppo bassi») e dell’appartamento di Santa Fe dove vive ora con Terry, il suo adorato cane.
«Essere un’attrice è una esperienza metafisica. E io ho avuto il massimo, da Hitchcock a Billy Wilder. In fondo, mi sono mancati due soli maestri: David Lean e Fred Zinnemann. Ho avuto tutti gli altri».
Ha avuto anche gli uomini più interessanti, da Frank Sinatra a Dean Martin al grande amore per Robert Mitchum e per Andreij Konchalovski, a noti politici negli anni in cui era un’attivista democratica. «Una pasionaria dei diritti civili e della vera democrazia Usa», corregge lei. Poi riprende, sorniona: «Passionale sono stata anche con gli uomini; sì, anche con qualche collega. Dico sempre alle mie giovani partner: l’amore con un attore dura quattro mesi, ma vale sempre la pena di viverlo. Però, quando ho visto quello che è accaduto tra Jen Aniston e Brad Pitt—ottimo attore e uomo molto bello, io me ne intendo—ho telefonato a lei per sapere com’era andata: beh, non ci ho capito nulla. Con Jennifer avevo appena finito di girare il seguito de Il laureato, in cui io — mi perdoni Anne Bancroft, dovunque si trovi — sono una sboccata, volgare, anticonformista emolto, molto spregiudicata Mrs Robinson. A proposito di attori, mi piace anche George Clooney perché ha lo charme dei divi di Hollywood di un tempo…».
E l’altra famosa ex coppia di Hollywood, Tom Cruise e Nicole Kidman? «Ho recitato di recente anche con Nicole, una persona di primo piano, notevole,ma non dirò una parola contro Tom: un magnifico attore. Lauren Bacall ha parlato male di lui? Lo difendo, certo, solo non gli perdono di aver ferito una donna come Nic». «Hollywood — si accalora Shirley MacLaine — non fa affatto schifo, si fanno film piccoli e bellissimi o grandi e fracassoni. Il problema non sono i film, ma chi sta ai vertici degli studios e pensa solo agli incassi del weekend. Ma noi attori e alcuni ottimi registi ce la facciamo ancora a dribblare il marketing».
E, infatti, in un anno ha interpretato due tv movie, tre film e ne ha doppiato uno d’animazione, con Julia Roberts e Ricardo Montalban. In Bewitched con Nicole Kidman è una strega… «Un ruolo perfetto per me che penso di poter sconfiggere la morte con la reincarnazione. Le streghe hanno sempre una certa spiritualità e, siccome io sono convinta che chi vuole la pace debba cominciare a costruirla analizzandosi e dialogando con se stesso prima che con gli altri, questo ruolo con Nicole, strega anche lei ma con minor esperienza, è stato anche un modo di prendere in giro quei colleghi che, da quando scrivo libri new age e via dicendo, incontrandomi bisbigliano: “Abracadabra”. Sì, meglio le streghe, le fate sono troppo zuccherine».
Certo è spiritosa, con quei capelli rossi e tutte le sue rughe: «Che orrore la mania di farsi liftare e di farsi gonfiare il corpo e certi attributi come una bagnina. Io voglio interpretare ruoli da vera e grande vecchia e, quindi, bado ad aggiungermi rughe non a togliermele ».
Nell’attesissimo In Her Shoes di Curtis Hanson — il film di cui più vuol parlare, che sarà presentato in prima mondiale a Toronto — è la nonna di Cameron Diaz e di Toni Collette: «Non mi stupirei che Cameron per questo film avesse una nomination agli Oscar. E la vedo molto felice con Justin.E’ stato bello lavorare con due ragazze così notevoli, ma nel film sono io a ballare e a conquistare un arzillo vecchietto, mentre loro due hanno problemi di cuore e d’identità. La giovinezza è una malattia, salutare ma faticosa. Quando ne guarisci, scopri che hai cominciato a invecchiare », ride.
Dopo 50 anni di cinema vissuti da diva (ma senza guardie del corpo) conserva l’ironia che nell’83 le ha fatto dire, ricevendo l’Oscar per Voglia di tenerezza: «Non vi ringrazierò, me lo merito». La statuetta le era stata negata già per Qualcuno verrà di Minnelli, con Sinatra e Dean Martin… «Il più bello—interrompe — era Dean, ma Frank ci sapeva fare e… strafare. Restammo amici anche quando diventò repubblicano, cosa imperdonabile, oggi più di ieri. Reagan sapeva capire la gente, almeno, e ho detto tutto ».
Poi c’erano stati L’appartamento e Irma la dolce…«Sì, ero una attrice e una… diva. Ce n’erano altre? Nonme le ricordo: ah s ì , Elizabeth Taylor, Julie Andrews. Lauren Bacall aveva sposato Humphrey Bogart e via, poi è nata dieci anni prima di me, non confondiamo. Poi in fondo c’erano Debbie Reynoldse Doris Day alla quale dovrebbero assolutamente dare l’Oscar alla carriera nel 2006».
E oggi? «Oggi una vera attrice e anche diva è Meryl Streep. Nic Kidman è sulla buona strada, Cameron sta imparando nel modo migliore, Toni Collette è straordinaria. Mi ha dato molto nel nostro film. Bisogna saper imparare anche dai giovani. Lo dico io, che sono nonna anche nella vita e zia della legione di figli di quel rubacuori di mio fratello Warren Beatty, che ormai è persino monogamo. Oltre a essere sempre democratico, ovvio».

Giovanna Grassi
30 agosto 2005

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2005/08_Agosto/30/maclaine.shtml

Grazie. Anch’io sono un fan della Ms MacLaine.