Silence (Martin Scorsese, 2016)

Rivisto ieri sera, fresco della visione di Chinmoku, due prodotti che vanno di paripasso, è palesemente un remake che nulla toglie al suo precursore.
Molto più ottimistico e di respiro (e fedele al romanzo da quanto leggo online) il finale.
Come avrete dedotto dai miei recenti post, mi sono appassionato alla storia e ho avuto modo di apprezzare a pieno questo innegabile capolavoro.

Mi è venuto anche in mente che durante il mio viaggio in Giappone al museo nazionale del Kyushu:

C’era una piccola sezione coi cosidetti reperti “cripto-cristiani” piccoli oggetti che raffiguravano immagini sacre cristiane cammuffate per essere venerate, sicuramente c’erano anche le tavolette Fumi-e quelle in bronzo create apposta per essere calpestate che vediamo nel film, nel film giapponese vengono mostrate e spiegate, nell’opera di Scorsese questo piccolo dettaglio viene un po’ tralasciato.

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