Silenced (Dong-hyuk Hwang, 2011)

Pellicola sulla tematica degli abusi sessuali ai danni di bambine e bambini sordomuti, perpetrati dagli insegnanti di una scuola speciale di una zona rurale della corea. Tratto da vicende realmente accadute. La prima parte racconta senza troppi preamboli gli eventi in modo piuttosto crudo e senza lasciare molto spazio all’immaginazione, forte impatto emotivo; la seconda parte è una sorta di legal thriller, che vede le vittime e gli operatori delle associazioni umanitarie impegnati in una impari battaglia in tribunale per cercare giustizia contro i poteri forti della conservatrice cittadina di provincia.
Non pensavo che nella società coreana, che sotto tanti aspetti mi sembra così avanzata, ci fosse tanto spazio per corruzione e clientelismo.

Un’opera potente, che a suo tempo raccolse premi anche qui in europa, al Far East di Udine.
Filmone.

Io lo dico spesso (sono invecchiato e mi ripeto): l’italia e la corea condividono il cattolicesimo, la passione per la musica melodica e per il melodramma e l’aver avuto un ministro della cultura che e’ anche regista… :wink:

Grazie per la segnalazione!
Ciao!
C.

Lo leggevo con stupore nel tuo recente thread su Poetry.
Certo che tra Lee Chang-Dong e Veltroni il paragone è davvero impari… :mad:

Non avendo mai avuto il piacere di vedere un film di Veltroni non posso commentare questa frase :wink:

Comunque devo dire che, in questo momento (mi sbilancio) la cinematografia di questa penisola (altra similitudine :-)) e’ quella che da piu’ soddisfazioni. Purtroppo per me, non frequentando social network commerciali, e’ sempre piu’ difficile reperire informazioni su quello che producono gli altri paesi di quella zona del pianeta: purtroppo sono rimasto orfano di alcuni forum (quindi obsoleti ;-)) specializzati. Il mio punto di vista e’ quindi quasi certamente parziale.

Ecco perche’ sono molto contento quando segnalate qualche titolo qui! :slight_smile:

Ciao!
C.