Ultimo capitolo per la trilogia di Sydney Sibilia.
Al solito ho problemi a rimettere insieme i pezzi dei film precedenti a distanza di tempo, ma la sensazione è che questo atto conclusivo sia un buon prodotto di un gradino inferiore agli altri due.
Il grosso del film è incentrato sull’evasione dal carcere di Rebibbia della banda, e funziona abbastanza bene, mentre è un po’ più affrettata la conclusione della vicenda vera e propria, ovvero l’impedimento dell’azione terroristica ordita da Lo Cascio.
Ho trovato sottotono De Rienzo (più per lo spazio riservatogli in sceneggiatura che per demeriti propri), piace invece molto Marcorè (che in genere non amo particolarmente).
Da un punto di vista della messa in scena siamo in perfetta continuità coi due predecessori, come è giusto che sia vista la struttura dell’intero progetto.
Quoto il poco spazio lasciato al grande De Rienzo. Per il resto belle trovate ma un pochetto inferiore si due precedenti. A mio avviso se si fosse dato un po’ più di spago in sceneggiatura ai singoli della banda il film sarebbe volato ancora più alto.