Era un po’ che facevo la posta a questo film, sia per la recensione di @swat che per i pareri discreti dei miei figli che l’avevano visto in sala (legenda del parere dei figli: “discreto” vuol dire bello). Approfittando del fatto che l’hanno messo sul catalogo Netflix, ieri sera me lo sono sparato con la consorte.
Confermo anche io che è un film che funziona molto bene al di là di alcune cose che personalmente non incontrano i miei gusti. Prima di tutto gli scare jumps (tecnica che mi fa sembrare di essere a luna park invece che al cinema). Bisogna però sottolineare che sono fatti molto bene e soprattutto non sono la classica coperta per nascondere incapacità a creare tensione. Anche l’attrice protagonista, comunque efficace nel suo ruolo, non mi ha convinto più di tanto.
Come però dicevo, il film è un horror che finalmente si stacca dalla produzione seriale americana che alla fine diventa insulsa e te ne dimentichi dopo al massimo un giorno che l’hai vista. Ho sentito echi del The Ring di Verbinski che all’epoca mi aveva entusiasmato anche perchè in qualche modo punti di contatto tra le trame ci sono.
Bravo il regista nella gestione dell’alternanza tra sogno/allucinazione e realtà. Riesce a spiazzarti anche quando hai capito più o meno come funziona il meccanismo narrativo. Ho apprezzato anche alcune inquadrature particolari che non mi hanno dato l’idea della sboronata. Peccato solo che avevo intuito il finale dieci minuti prima della fine ma è un dettaglio che non svilisce il film.
Aspetto con interesse Smile 2 sperando che non mi crei la prostrazione del dittico di Sinister (ho amato il primo tanto quanto ho odiato il secondo).